Memorial Wagner: grande Italia, sconfitta la Russia 3-2

Fipav
 
ITALIA-RUSSIA 3-2 (32-30, 19-25, 30-32, 25-22, 17-15)
ITALIA: Buti 9, Travica 3, Maruotti 10, Mastrangelo 21, Lasko 11, Savani 20. Libero: Giovi. Parodi 2, Boninfante, Birarelli, Sabbi 8, Bari. All.Berruto
RUSSIA: Khtei 15, Muserskiy 15, Mikhaylov 16, Biriukov 7, Volkov 17, Grankin 4.Libero: Sokolov. Zhigalov, Butko 2, Komarov, Ilinykh 8. N.e: Apalikov. All. Alekno
Durata Set: 39’, 27’, 34’, 26’, 19’.
Italia: bv 6, bs 27, m 20, et 40
Russia: bv 8, bs 25, m 13, et 39
Inizia nel migliore dei modi il Memorial Wagner dell’Italia, che esce vittoriosa 3-2 (32-30, 19-25, 30-32, 25-22, 17-15) dalla sfida contro la Russia, al termine di una gara bella e combattuta. Bravissimi i ragazzi di Berutto a sconfiggere la favoritissima formazione sovietica che si presentava al completo. L’arma principale di Savani e compagni è stato il muro, dove Mastrangelo a quota 10 ha primeggiato, riuscendo nel difficile compito di tenere basse le percentuali del temibile attacco avversario. Ottima anche la tenuta mentale degli azzurri, che nonostante qualche occasione sprecata nel terzo e quinto set, non hanno mai perso quella lucidità, rivelatasi fondamentale per la vittoria.
In avvio Berruto schiera Travica in palleggio, Lasko opposto. Maruotti e Savani martelli, al centro Mastrangelo e Buti, libero Giovi. In tribuna si accomodano Zaytsev, in fase di recupero dall’infortunio alla caviglia destra, Kovar e Barone.
Nel primo set i russi partono forte a muro, ma Savani riesce a tenere gli azzurri vicini. Le due squadre faticano a chiudere i punti, mentre le difese permettono di rigiocare molti  palloni. L’Italia sfrutta a suo favore questo fattore e salendo anche di livello a muro, si porta avanti 15-12. I russi non trovano un buon supporto dalle  bande e sono costretti ad affidarsi alla coppia Muserskiy-Volkov 22-20. La nazionale azzurra cala leggermente di ritmo e permette agli avversari di recuperare. Berruto butta nella mischia Sabbi, e il giovane opposto romane risponde in maniera positiva. Il finale è una girandola di emozioni, nella quale emerge Mastrangelo, portentoso a muro 32-30.
Alekno visto lo scarso rendimento degli schiacciatori inserisce Ilinykh per Biriukov e i risultati si vedono subito. La Russia piazza un parziale di 8-3 con l’Italia che non punge più a muro, mentre Grankin  serve con continuità a Muserskiy e Volkov, fissando il punteggio sul  25-19.
Nel terzo set il copione si capovolge, l’Italia allunga subito 4-1 spinta da Mastrangelo e Buti. Gli azzurri danno l’impressione di poter controllare parziale (12-9), ma i russi trovano le energie per replicare, aggrappandosi a Volkov 20-17. Savani e compagni, però, non ci stanno e riaprono le sorti del set. Gli azzurri hanno a disposizione anche diversi set point, ma li sprecano e stavolta sono loro a cedere 32-30.
Equilibrato il terzo parziale che si trascina in parità fino al 12-12, quando l’Italia cambia marcia con la coppia Mastrangelo-Lasko che a muro blocca le bocche di fuoco russe. Travica inizia a pungere con il suo servizio e sembra dar vita all’affondo decisivo, ma i russi non mollano e rientrano 23-22. L’Italia non perde la calma e  stoppa le velleità degli avversari grazie a Buti 25-22.
Il tie break conferma il momento positivo degli azzurri che partono con Parodi titolare 5-2. La Russia va in difficoltà, non trovando aiuti dalla battuta 13-11. Quando la partita sembra decisa, Muserskiy e Mikhaylov si svegliano e riaprono i giochi, annullando un paio di match point 14-14. A chiudere i conti, allora ci pensa Lasko che con il suo muro consegna la vittoria agli azzurri 17-15.
Domani l’Italia tornerà tornerà in campo per affrontare la Polonia (ore 17.30), allenata dall’ex ct Andrea Anastasi.
BERRUTO: “Questa sera i ragazzi hanno tenuto molto bene le posizioni in campo, riuscendo a limitare il punto di forza della Russia, ovvero l’attacco. La vittoria è una bella iniezione di fiducia, anche perché venivamo due amichevoli perse. Ora, però, dobbiamo stare con i piedi ben ancorati a terra e staccarli solo quando siamo in campo.”