Caso Novara. Lega a Fipav, Fabris “Mai chiesto cambio norme ma solo presa d’atto delle procedure di tesseramento da rivedere.

Lega FEmminile

Le Società hanno sempre onorato impegni con la Nazionale

In merito al comunicato stampa diffuso in mattinata dalla FIPAV, il presidente di Lega Pallavolo Serie A Femminile On. Mauro Fabris ha così puntualizzato: “Il presidente della FIPAV Magri non può attribuirmi cose mai dette. Nella riunione del Consiglio Federale nel quale si è affrontato il cosiddetto ‘caso Novara’, nel nostro comunicato di ieri, ho sostenuto e dimostrato in Federazione, come le procedure adottate dall’Ufficio Tesseramento della Federazione, tuttora vigenti, vadano corrette perchè sono le responsabili del cosiddetto ‘caso Novara’. Il buonsenso che ho richiesto in sede FIPAV, a nome di tutti i club di serie A che hanno riconosciuto la ‘buona fede’ nelle procedure di tesseramento seguite da Novara, doveva portare semplicemente a riconoscere tale fatto e conseguentemente sanare la situazione creatasi, accogliendo la proposta avanzata dalla Lega. Tale proposta, lo ripeto, tutela, più di qualsiasi altra norma in vigore, la presenza delle italiane in campo in quanto prevedeva per Novara l’obbligo di schierare sempre, durante le partite di campionato, quattro italiane in campo, di cui una sempre under 22, consentendo l’utilizzo di due atlete straniere under 22. E’ singolare, dunque, non riconoscere come questa proposta andasse ancor più nella direzione voluta dalla Federazione di avere sempre più italiane in campo.
Mi riservo di riprendere, invece, il tema del contributo che i nostri club e la Lega danno per la crescita delle atlete azzurre, dunque alla nostra Nazionale, al termine della World Cup, in corso in Giappone, nella quale la squadra di Barbolini sta peraltro ottenendo strepitosi risultati. Mi consenta, per ora, il Presidente Magri, di ricordare come la Lega, con tutti i Club, ritienga che l’obbiettivo di avere una forte Nazionale dipenda non solo dal numero delle straniere presenti nei nostri Campionati, ma anche da tante altre forme di collaborazione e rispetto del reciproco lavoro e dei reciproci impegni, anche economici, che le nostre Società hanno sempre garantito alla Federazione”.