2DF> Italo Svevo, buona la prima

Ufficio Stampa

Le ragazze di Gentile vincono 3-0 contro Velletri con un’ottima prova corale e un forte spirito di squadra.

Buona la prima. Per i cinèfili questa formula richiama alla mente nomi prestigiosi come Bergman, Fellini Kubrick e chi più ne ha più ne metta. Per l’Italo Svevo questo richiamo vuol parlare della gara contro il Rosavolley Velletri. Quella disputata sabato al Palasangiustino, era la prima di un trittico che serviva a dare una risposta importante sulle ambizioni della seconda divisione guidata da coach Alessandro Gentile e dal suo assistant coach, Elisabetta Crocitti.
A stretto giro di posta le “secondine” dovranno misurarsi, in trasferta, con la Borghesiana sabato prossimo e poi con il Monteporzio il 5 febbraio in casa.
La gara contro le ragazze veliterne si è consolidata su un 3 a 0 che dà il giusto morale all’Italo Svevo ma che invita a mantenere la massima concentrazione.
Anche sabato la squadra ospite ha dimostrato che nessun avversario ama recitare il ruolo di vittima sacrificale e ha dato, specie nel terzo set, del filo da torcere alle ragazze di Don Bosco. Si parte con Marta Sansone in cabina di regia, Ylenia Gaviglia come M1 e per la prima volta capitano, Martina Garritano M2, Federica Mari e Francesca Rinaldi come centrali, opposto Martina Giani e Nella Aniballi come libero.
Il set si dipana con qualche sofferenza iniziale e dopo un parziale di 3 a 1 per le ospiti, si assiste ad un continuo crescere delle ragazze dalla squadra di casa. Il parziale a referto parla di un 25 a 14 per l’Italo Svevo.
Al cambio campo Gentile schiera la stessa formazione del primo set con gli innesti in corso d’opera di Pamela Previtera e Simona Migno, in regia, al posto di Marta Sansone per la quale si è resa necessaria una salutare spruzzata di ghiaccio per un colpo alla caviglia. Anche questa frazione vede una Italo Svevo procedere verso la conquista del parziale pur con qualche, eccessivo, momento di deconcentrazione, alternando sprazzi di ottima pallavolo, segnata da ricezione perfetta, distribuzione sagace e attacco vincente: come da manuale. A referto va il risultato finale di 25 a 16. E’ il 2 a 0 per le ragazze di Gentile.
Nel terzo set Gentile inserisce Alessia di Somma come centrale, Ilaria Romagnoli come opposto e Marta Canafoglia nel ruolo di libero. Questo notoriamente è il set più delicato di un match di volley. Puoi chiudere la partita oppure puoi regalare una chance alle tue avversarie. Nelle gare recenti troppe volte le biancoblu  hanno assunto le vesti di Babbo Natale e hanno fatto cortesi regali. Questa volta non c’è stata, finalmente, la ripetizione di questa negativa tradizione, ma si è dovuto lottare punto a punto con le ragazze in maglia rossonera, per arrivare a questo (auspicato) risultato sancito da un muro vincente di Federica Mari. Muro e punto finale che, chiudendo il match sul 25 a 23, con tanto di esultanza festosa delle padrone di casa.
È stata una gara contro una avversaria ostica, contro un Velletri che nel campionato non occupa la classifica che forse meriterebbe; è stato il primo step di un percorso arduo ma esaltante per il futuro della compagine svevolina. Una buona notizia è arrivata in serata da Cave, dove la, finora implacabile, formazione prenestina ha dovuto cedere un punto a quella Borghesiana che, come accennato, sarà il prossimo e delicatissimo banco di prova per la Svevo.
Finisce qui la cronaca di una buona gara che pur con qualche eccessivo rilassamento, parla di un team, di via Publio Valerio, in buona salute fisica e mentale, segno di un gruppo unito e coeso, senza dare spazio ai singoli ma confermando che la pallavolo è più che mai sport di squadra.
Una squadra è tale quando tutte le ragazze condividono lo stesso progetto e si sentono partecipi del percorso  da effettuare. Una squadra è tale quando tutte danno il proprio contributo; una squadra è tale quando anche chi non viene impiegata in determinati frangenti della gara, mette nel patrimonio comune il proprio entusiasmo e la propria partecipazione a sostegno delle compagne in quel momento in campo.
 Il campionato è lungo e tutte hanno la possibilità di scendere sul parquet e dare vita alla propria prestazione, contribuendo alla causa. Dolce sarà la Primavera!