Pavona, Professione Alzatore: Io Proprio io … Elena De Vecchi

Fabrizio Trivelloni: “Elena? spirito di sacrificio, buone mani, ed un carattere niente male …”

(SPORTING PAVONA) – Pavona, 23 Agosto – Presentiamo oggi Elena De Vecchi, una delle giovani, e promettenti palleggiatrici dello Sporting. Elena, classe 2001, vive a Grottaferrata, ed ha giocato la scorsa stagione nei Campionati Under 14 / 16 / 18 del Pavona. Trascina l´Under 14 ai Quarti di Finale, vince con l´Under 16 il Campionato, arriva agli Ottavi di Finale con l´Under 18, ed è anche convocata in Serie C.

Trascorsa questa interessante stagione, Elena ci racconta come nasce l´attrazione per il volley, “ho iniziato a giocare a pallavolo quasi per caso quando avevo 10 anni, mi piaceva, più che altro, l´idea di stare con le mie amiche; ma più passava il tempo e più questo sport mi entrava nelle ossa …”.

Nel Grottaferrata inizia il percorso della giovane, “dopo un anno di Minivolley, nel quale ho solo familiarizzato con la palla, sono andata a giocare con l´Under 13” – continua Elena – “ho cambiato allenatrice ed ho iniziato a giocare in un campionato vero, ho fatto nuove amicizie e imparato cose nuove. La nostra squadra era unita e forte, infatti durante il campionato siamo riuscite ad arrivare prime nel nostro girone (malgrado la sconfitta con lo Sporting!)”.

Nella stagione successiva Elena cambia società ed approda al Ciampino, e ci dice, “è stato travagliato l´inizio della nuova stagione, i primi mesi ci siamo anche allenate in un parco pubblico, con dispiacere, e per dei problemi societari, ho scelto e preferito iscrivermi con la società del Ciampino”.

Nel Ciampino Elena inizia a provare il ruolo del palleggiatore, “il mio nuovo ruolo, quello di alzatrice, la palestra, il gruppo Under 14, ed anche i dirigenti mi piacevano”, ma al termine della stagione qualcosa non funziona, “alla fine dell´anno l´incantesimo si è rotto, il mio anno di nascita, il 2001, mi ha penalizzata! Lo Staff aveva previsto che, nell´anno seguente, non avrei più potuto allenarmi con le mie compagne, e mi avevano inserito con un gruppo di ragazze più piccole! Fu per me una delusione!”.

Cosi ci dice Elena, “non era in discussione il fatto di dover cambiare gruppo, o che io sapessi o meno giocare” – motiva la ragazza – “l´insoddisfazione, a mio giudizio, nasceva dal fatto che volevo essere considerata per quello che ero come persona, e migliorata nelle abilità con il lavoro attraverso gli insegnamenti, piuttosto che avere la percezione di essere già selezionata a 13 anni”.

Sportivamente parlando, è tormentata l´estate di Elena, “ho dunque vissuto un momento difficile, ho trascorso un´intera estate presa da un dubbio amletico: devo lasciare la pallavolo? Non volevo restare a Ciampino, non volevo accettare di tornare a Grottaferrata, ma…non potevo fare a meno di desiderare di giocare ancora…”.

Casualmente o fatalmente, Elena non può partecipare ad un Camp già prenotato, viceversa si iscrive al Volleyball Camp di Lucoli.

“Questa occasione mi ha permesso di conoscere uno Staff che ha creduto in me, ha dedicato tempo ai mie punti deboli, e contestualmente ho avuto la possibilità di confrontarmi con altre ragazze” – ci dice Elena – “sono tornata dal Camp con grande fiducia ed autostima” – continua la giovane – “ho partecipato poi ad un altro Camp con una Società di Roma (quando si dice che non si può stare lontani dal campo!), ed a settembre ho provato ad allenarmi con lo Sporting …”.

Racconta Elena, “è stata una decisione che ha richiesto molto coraggio: Pavona non è proprio dietro l´angolo di casa mia e tre allenamenti a settimana, il tempo per il trasferimento, le partite, le trasferte, il primo anno di scuola superiore sono stati piuttosto impegnativi! Ma ho imparato cosa vuol dire veramente praticare uno sport di squadra: in questa nuova realtà ho affrontato il carico della responsabilità, ho lavorato con le altre in un´ottica nuova!”.

La forza del Gruppo, ci dice Elena, “ho dovuto maturare l´idea che fare parte di un gruppo non significa solo stare bene insieme, ma che l´impegno di una si ripercuote su tutte le altre, che l´errore di una compromette il successo di tutta la squadra, che se sbaglio non pago solo io…così l´attenzione nel gioco via via è diventata maggiore, la consapevolezza del mio ruolo all´interno del gruppo è aumentata, ma anche le soddisfazioni”.

I Campionati di Elena, “il campionato Under 14 è stato bellissimo, una vittoria dopo l´altra, insieme alle altre! E poi partecipare all´Under 16 mi ha permesso di fare parte di un gruppo forte che è arrivato fino alla vetta della classifica!”.

L´importante decisione di Elena, di giocare nel Pavona, vivendo a Grottaferrata, incide anche in altri ambiti della vita quotidiana della ragazza, “questa scelta di vita così faticosa mi ha aiutata anche in altri ambiti, mi ha obbligata a disciplinarmi, ad organizzare il mio tempo, a far entrare in un solo pomeriggio studio, sport ed amicizie … ma ce l´ho fatta! E ne sono molto orgogliosa!”.

La pallavolo, una passione irrinunciabile per Elena, “ho capito che quando si ha una passione, e la pallavolo è una passione, non c´è nulla che non si possa risolvere, e che se si lavora con impegno c´è sempre qualche buon risultato da raccogliere … e quest´anno posso veramente essere soddisfatta di quel che ho ottenuto!”

Stimolata, motivata, conclude Elena, “grazie soprattutto a chi mi ha accompagnata in questa avventura: la mia famiglia, le mie compagne, ed il mio allenatore!”.

Non possiamo che fare un grosso in bocca al lupo ad Elena, la maturazione come persona e giocatore, passa attraverso tanto sacrificio quotidiano, presupposto di qualsiasi passione si intende perseguire!

Fabrizio Trivelloni
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