Master Group Sport Volley Cup A1: l’Imoco piega la Pomì al tie-break ed è sola in testa.

Piacenza è seconda, Modena stende Busto.
Primi successi per Bergamo e Bolzano

E’ della Imoco Volley Conegliano il big match della 3^ giornata della Master Group Sport Volley Cup di Serie A1 Femminile. Le pantere di Davide Mazzanti superano 3-2 la Pomì Casalmaggiore di fronte a più di 5.000 spettatori e salgono a 8 punti, al primo posto in classifica. Appena dietro, le stesse rosa e la Nordmeccanica Piacenza, che al PalaYamamay batte il Club Italia per 3-1. Si riscatta la Liu Jo Modena, che contro la Unendo Yamamay Busto Arsizio infila il secondo 3-0 interno consecutivo e sale a quota 6. Festeggiano i primi successi stagionali la Foppapedretti Bergamo, che vince 3-1 a Scandicci contro la Savino Del Bene, e la Sudtirol Bolzano, che si impone in casa con lo stesso risultato su Il Bisonte Firenze.

Appena tre giorni e si tornerà in campo con il turno infrasettimanale.

LIU JO MODENA – UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 3-0 (25-18, 25-20, 25-15)
Le bianconere confermano subito che la sconfitta in terra bresciana è stata solo un incidente di percorso. Contro l’insidiosa Unendo Yamamay bastano settantasette minuti per chiudere i conti e voltare subito pagina in vista dell’impegno infrasettimanale contro il Club Italia.

Sestetto tipo per coach Beltrami che lancia Ferretti al palleggio, Diouf opposta, capitan Di Iulio e Horvath in posto quattro, Heyrman e Folie al centro con Arcangeli libero. Per Busto Arsizio, invece, la diagonale principale è tutta americana con Hagglund al palleggio, Lowe in posto due. Gli attaccanti di banda sono Papa e Yilmaz, Fondriest e Pisani i centri con Poma libero.

Yilmaz apre il match con il primo punto ed il primo errore, dai nove metri, poi Modena va avanti con il rigore di Heyrman, che chiuderà il parziale con cinque su cinque in attacco, per il 3-2 e allunga subito di qualche lunghezza proponendo un gioco ordinato ed efficace. Si va al time out tecnico sul 12-8 e poi il nuovo allungo arriva quando si scatena Horvath con tre punti consecutivi: pipe, attacco da posto quattro e muro per il 17-11. Mencarelli si gioca il suo secondo time out dopo essersi giocato il primo nella fase iniziale del set, ma non trova benefici. Neanche i cambi tattici smuovono una situazione che si è messa in discesa per il sestetto bianconero, bravo a mantenere la giusta concentrazione ed il giusto ordine su ogni situazione. Per le biancorosse solo Lowe trova con una certa continuità punti in fase offensiva, ma non basta perché Modena chiude il primo parziale a suo favore sul punteggio di 25-18.

Di Iulio apre con un mani fuori il secondo set che si mantiene punto a punto in equilibrio fino all’ace pescando la linea laterale di Heyrman. Primo break bianconero, 5-3 e risponde Papa dall’altra parte, ma un suo errore dai nove metri, un tocco della rete di Hagglund ed il muro di Diouf su Yilmaz portano Modena 8-4 e costringono Mencarelli al primo time out discrezionale del set. Dopo aver fermato la schiacciatrice turca, l’opposta modenese inizia a spingere anche in attacco e a farsi trovare pronta su diverse situazioni difensive. Per Busto Arsizio Degradi rileva proprio Yilmaz, ma commette invasione dopo aver attaccato in pipe, punto che vale il 12-7 Modena e porta al time out tecnico. Sembra mettersi sui binari del set precedente anche questo secondo, ma talvolta le bianconere iniziano a concedere qualcosa e a commettere qualche sbavatura. Busto Arsizio ne approfitta e coach Beltrami ferma subito il gioco sul 19-16 e poi sul 21-19 quando Di Iulio si ritrova un pallone decisamente fuori banda che non può attaccare. Stop quest’ultimo che aiuta probabilmente Degradi a commettere un errore dai nove metri che di fatto chiude il parziale. Di Iulio mette per terra due palloni di cui uno al termine di un lungo scambio e poi Heyrman realizza il rigore del 25-20 finale.

Continua a ruotare le proprie giocatrici coach Mencarelli e come nel set precedente si parte con le due squadre in equilibrio, prima che le bianconere allunghino, ma questa volta di poche lunghezze. Heyrman fa 9-6 poi le biancorosse tornano a contatto a -1 sul 9-8 prima dell’errore dai nove metri di Lowe, il rigore di Horvath e il pallone mandato out da Papa. E’ di nuovo un allungo di quattro punti in prossimità del time out tecnico che regala abbrivio a capitan Di Iulio e compagne. Busto Arsizio accusa la situazione nonostante gli innesti Degradi, Angelina e Cialfi, tre cambiamenti rispetto allo starting six. Heyrman fa attacco e muro per il 17-11, time out per Mencarelli e ancora la belga al ritorno in campo prima del muro di Ferretti per il 19-11. Entra anche Bertone per alzare il muro proprio al posto della palleggiatrice bianconera e la scelta è vincente con la stessa centrale che realizza il punto del 21-12. Degradi con due punti consecutivi riporta Busto a -7 sul 22-15, coach Beltrami ferma tutto e Folie trova subito il cambio palla. Di fatto il set non si è mai comunque riaperto e Modena chiude parziale ed incontro con il muro della bolzanina e l’attacco out di Degradi.

La palleggiatrice Francesca Ferretti: “Questo è il nostro gioco, difesa e squadra perché senza non si va da nessuna parte. Poi ci vuole sempre l’entusiasmo che ci ha accompagnato in pre-season e che non si è visto a Montichiari. Busto Arsizio secondo me è una squadra che crescerà tanto e darà fastidio a molti, ha un opposto mancino molto forte che è difficile da fermare e anche a livello di gioco può fare ancora passi avanti. Non conoscevamo bene alcune di loro, sono giovani e ci vuole un po’ per adattarsi, ma da metà secondo set siamo state molto brave in difesa e muro. La pallavolo femminile è questa, non bisogna mai stare tranquilli neanche in vantaggio di dieci punti perché basta un ace a cambiare le cose. Dobbiamo stare attenti e continuare a lavorare per far sì che come oggiAggiungi un appuntamento per oggi non ci facciamo recuperare una volta avanti di molti punti”. La schiacciatrice biancorossa Valeria Papa: “Modena ha giocato molto bene, mentre noi abbiamo peccato in molte fasi di gioco. Nel primo set abbiamo tenuto abbastanza, poi siamo calate. Loro hanno servito in modo efficace, mentre noi non abbiamo osato abbastanza, facendo vedere la nostra inesperienza. In ogni caso non disperiamo, ma prendiamo questo risultato come ulteriore stimolo per migliorare”.

IMOCO VOLLEY CONEGLIANO – POMI’ CASALMAGGIORE 3-2 (25-19, 25-19, 24-26, 18-25, 15-11)
Una grande sfida, due grandi squadre e un pubblico da finale play off (5.130) al Palaverde per il big match tra le Pantere dell’Imoco e le campionesse d’Italia della Pomì Casalmaggiore. Dopo il saluto ad Alisha Glass, rientrata ieri dagli USA e in tribuna per tifare le sue compagne vecchie e nuove, iniziano i fuochi d’artificio. Una partita spettacolare e un’Imoco Volley tirata a lucido per questo ‘test’ contro le tricolori di coach Barbolini, in un match pieno di ‘incroci pericolosi’ con ex a bizzeffe da ambo le parti.

La partenza delle Pantere è scintillante, un abbrivio che darà la spinta per tutto l’incontro giocato alla grande dalle gialloblù: il primo break è 6-2 con le difese di Moki De Gennaro e i muri di Rachael Adams che fanno tremare di entusiasmo i muri del Palaverde, costringendo al primo time out coach Barbolini. La partenza delle ragazze di coach Mazzanti è veemente, prima Robinson, poi Arrighetti ben imbeccata da Bechis, e c’è un ulteriore allungo 9-4 con un ritmo di gioco impressionante. Ma la Pomì non ci sta e si riavvicina (9-7). La partita è bellissima, Kozuch risponde alternando schiacciate e pallonetti, poi anche l’ex Tirozzi si mette in luce per il -2 (11-9). Il ritmo delle Pantere è infernale, muro, difesa e contrattacco colpiscono a ripetizione, è Serena Ortolani da centrocampo a impiombare il 15-10 che suggerisce alla Pomì il secondo time out. Sarà il break decisivo, Adams a muro e Ortolani da seconda linea fiaccano la resistenza delle campionesse d’Italia e chiudono un grande primo set per 25-19.

Nel secondo set c’è ancora l’Imoco a dettare la sua legge in apertura: Megan Easy (6 punti nel set) è implacabile, riceve benissimo (56% di perfette) e attacca alla grande (sfiora il 60% nel set) e le Pantere allungano 7-4, poi anche Arrighetti mette il turbo al centro, risponde Stevanovic (12-9). L’allungo decisivo arriva ancora nella fase centrale, grazie anche ad alcuni errori specie al servizio delle ospiti: 19-14. Poi minacciosamente le tricolori di Casalmaggiore con l’esperienza di Piccinini e Kozuch e una buona rova delle centrali si riavvicinano, ma ancora la capitana, Valentina Arrighetti, fa esplodere il Palaverde con i suoi muri e la squadra di Mazzanti si riprende in mano il set, chiuso alla grande da una diagonale al fulmicotone di Kelsey Robinson. Doppio 25-19 e pubblico in visibilio.

Il copione si ripete nel terzo set, 5-1 la partenza sprint della squadra di Mazzanti che funziona come un orologio, poi Gibbemeyer e compagne fanno capire che la partita non è finita e iniziano a difendere e ad attaccare con precisione, allungando gli scambi e tenendo sulla corda le padrone di casa. Sirressi si danna in difesa per la squadra rosa di Casalmaggiore, ma Easy e Robinson, sotto l’attenta e precisa regia di Marta Bechis tengono avanti le Pantere. La “fast” eccezionale di Arrighetti contro il muro a due ospite manda le squadre al t.o. tecnico sul 12-10 per Conegliano. Moki De Gennaro in versione “aspiratutto” strappa boati ed ovazioni ai 5130 del Palaverde, ma di là della rete la Pomì fa sul serio ed è l’ex Gibbemeyer a murare la sua compagna di nazionale Adams per il primo pareggio del match a quota 14. Ma proprio Adams ed Easy si “vendicano” in una sfida tutta stelle e strisce e Conegliano tiene la testa avanti, due muri ed è 16-14 per le padrone di casa. Ancora Adams, cuore ed esuberanza, spacca il muro avversario, e firma un altro allungo: 19-15, coach Barbolini chiede time out per invertire il trend,e trova una Stevanovic ficcante a muro. Ma l’Imoco resta avanti (20-18). Un paio di errori, rari nella serata magica delle Pantere, e la Pomì pareggia a quota 20, time out di coach Mazzanti. Al rientro le due squadre se le danno di santa ragione e crescono le difese a scapito delle percentuali d’attacco: Kozuch (6 punti nel set) firma il primo vantaggio Pomì (20-21), risponde di forza Arrighetti, poi una magia di Kelsey Robinson (22-22). La partita si accende ancora di piu’, il Palaverde è una bolgia, Easy e una grande Kozuch si scambiano colpi da maestro. Ortolani annulla alla grande il set ball ospite (24-24), poi Carli Lloyd (altra ex) riporta avanti le tricolori e a muro chiude il set 24-26.

Quarto set: Piccinini e compagne sembrano rinfrancate dalla bella chiusura del set precedente, e la partita diventa equolibratissima. De Gennaro da una parte e Sirressi dall’altra, i due liberi, danno spettacolo con le loro difese, gli attacchi sembrano un po’ meno efficaci e si resta in parità (9-9). Robinson e Adams sono ancora in palla, ma Kozuch cresce ancora e tiene la Pomì avanti (11-12) al t.o. tecnico. Ci sono le mani di Vale Arrighetti ben protese a muro per l’ennesima parità a quota 13 prima dell’ace di Robinson che lancia il primo minibreak (15-13) con time out di coach Barbolini. Alla ripresa Easy va out e poi l’ace di Tirozzi riporta avanti la Pomì (15-16) e stavolta è coach Mazzanti a parlarci sù. Ma l’ex Tirozzi è scatenata al servizio e scava un solco importante (15-20), le Pantere rispondono (17-20), ma il muro di Piccinini smorza gli entusiasmi (17-22). La Pomì non sbaglia più, Kozuch è implacabile (8 punti con il 67%!) e chiude 18-25, si va al tie break.

Nel quinto set inizio da scintille, Arrighetti prima, poi Gibbemeyer, poi ancora Adams e magia di Easy da posto quattro, 3-1 Imoco. Risponde sempre lei, Margareta Kozuch, la tedesca è inarrestabile, ma le Pantere restano avanti grazie a Robinson, 5-2 e t.o. Barbolini. Rachael Adams pero ha gli occhi della tigre, anzi, della Pantera, e il suo ace per il 7-3 infiamma il Palaverde, che poi esplode al gran muro di capitan Arrighetti per l’8-3. La centrale genovese è scatenata, ancora un muro d’autore per il 9-4, ma Gibbemeyer e Kozuch tengono la Pomì a -4 (9-5). Ora le Pantere anno ripreso il controllo delle operazioni e volano sospinte da un pubblico incredibile, 11-5. Arrighetti prende per mano le sue compagne che rispondono alla grande: Easy vola in cielo per i due punti che mandano l’Imoco 14-7. La chiusura è rimandata dall’orgoglio delle ospiti, con Kozuch, Stevanovicn e Piccinini si avvicinano fino al 14-11, ma Adams (MVP del match) firma il 15-11 per il tripudio generale.

Davide Mazzanti: “Una partita che è iniziata molto bene, poi purtroppo siamo mancate nella correlazione muro-difesa e abbiamo sofferto il loro rientro. Per fortuna abbiamo sempre tenuto bene nel cambio palla e nel tie break abbiamo avuto il carattere per vincere una bella partita. Possiamo fare molto meglio, ma per ora va bene così e sono convinto che il gran pubblico di oggiAggiungi un appuntamento per oggi si sia divertito al Palaverde”.

Massimo Barbolini: “Sono contento perchè pur giocando male abbiamo strappato un punto in un campo difficilissimo e abbiamo mostrato una bella reazione di carattere nel terzo e quarto set. Nel quinto poi ci siamo un po’ perse, ma per essere a inizio stagione la prestazione è in linea con la nostra condizione attuale”.

SAVINO DEL BENE SCANDICCI – FOPPAPEDRETTI BERGAMO 1-3 (26-28, 19-25, 25-16, 19-25)
Il palcoscenico della partita si apre con un bel ringraziamento degli sportivissimi tifosi di Bergamo a Enrica Merlo (Chicca semplicemente grazie) e l’urlo “Savino” da parte dei sostenitori scandiccesi.

In campo è Fiorin ad aprire le danze con una bella parallela dopo uno scambio prolungato. Le due compagini iniziano al set punto a punto. Bergamo si posiziona bene a muro contendo gli attacchi delle schiacciatrici della Savino Del Bene. Sara Loda sbaglia il servizio dando la possibilità a Bergamo di andare al time-out tecnico con due punti di vantaggio (12 a 10). Subito dopo una fast del capitano Federica Stufi riporta sotto nel punteggio la squadra fiorentina. Lo scambio più bello e spettacolare, splendidi due recuperi di Enrica Merlo, se lo aggiudica la Foppapedretti Bergamo con un attacco all’incrocio delle linee di Alessia Gennari. Risponde Sara Loda dopo un time-out chiamato da coach Bellano. Rondon diventa più imprevedibile, Nikolova griffa il sorpasso (19 a 18). Savino che cresce anche nel fondamentale del muro, e la difesa di conseguenza diventa più precisa. Bellano inserisce Pietersen al posto di Fiorin sul 20 a 19. Primo tempo in sospensione di Toksoy (22 a 20). Lavarini chiama Mori al posto di Aelbrecht ma la prima palla set la mette in terra Loda con una diagonale di rara precisione e potenza. Degli errori gratuiti regalano la palla set a Bergamo che ringrazia e conquista il 28 a 26.

Ospiti che spingono sull’acceleratore anche nel secondo set portandosi sul 5 a 2 forzando il servizio. Barun picchia forte e sul 6 a 2 per le ospiti, Bellano chiama il time-out. Scandicci lavora da formichina rosicchia il vantaggio di Bergamo (9-10). In ricezione viene cercata spesso Cardullo che, però, non ne sbaglia una e quindi Loda picchia forte su Plak che non è precisa come la compagna e torna l’equilibrio (12 a 12). Ancora errori in ricezione riportano avanti Bergamo. Poi non viene visto il quarto tocco di Bergamo sul 16 a 13, che è sembrato netto, permettendo il nuovo break alla Foppa. Rientra Pietersen per Fiorin. Il ritmo delle ospiti è impressionante, ma Plak in ricezione dà spazio alle padroni di casa di tornare nel set (18 a 22). Lo Bianco pennella le azioni rossoblu e Bergamo vola sul 2 a 0 (25 a 19).

Terzo set con Pietersen in cambio al posto di Fiorin. Si procede nuovamente punto a punto. Pietersen subito incisiva alzando le percentuali in attacco, Savino più bella anche nel gioco (9-6). Scandicci che mantiene il break (17 a 14), diciassettesimo punto di straordinaria bellezza: cannonata in pipe di Loda. Pipe anche di Pietersen (20-15). Valzer di cambi per Lavarini. Ma sale il muro di Toksoy che spegne le speranze ospiti: 25 a 16. Determinante l’olandese nel terzo parziale.

Parte con una marcia in più la Savino Del Bene, Bergamo cerca di tenersi in scia. Sylla entra al posto di Plak. Sylla è devastante, come Frigo entrata al posto di Paggi che in difesa ha dato un gran mano alle ospiti e Bergamo torna a condurre 17-15. Rientra Fiorin al posto di Loda. Break impressionate delle ospiti che si portano sul 23 a 17. Sylla mura Nikolova. In campo Alberti, troppo tardi. Vince meritatamente Bergamo per 3 a 1, squadra che ha tenuto un ritmo altissimo per tutta la partita. Le fiorentine hanno lottato col cuore, prendendosi il meritato applauso a fine partita, ma non è bastato. La Foppapedretti dopo due sconfitte torna alla vittoria.

Merlo: “Ci siamo trovate in tanti momenti a rincorrere, Bergamo veniva da due sconfitte e per questo erano molto motivate, noi abbiamo avuto in pochi momenti la lucidità giusta. Sarà un campionato molto equilibrato, tutte le squadre possono fare punti contro tutti. Ci abbiamo creduto fino alla fine, fino all’ultima palla. La Plak sicuramente è quella che nella prima parte di gara è stata la nostra spina nel fianco. Voltiamo subito pagina e giovedì a Piacenza cercheremo di imporre la nostra pallavolo”.

Lavarini: “Nel terzo set ho provato a cambiare qualcosa visto il risultato che stava maturando, nel quarto set ho cambiato di nuovo con Plak, Sylla, Frigo e Aelbrecht che nell’arco dell’incontro sono riuscite a rompere gli equilibri. Questa vittoria ci dà un po’ più di autostima, quest’anno siamo partiti con grandi aspettative che le due sconfitte iniziali avevano un po’ attenuato, purtroppo abbiamo iniziato a lavorare tardi a causa dell’europeo, ma con il lavoro stiamo mettendo apposto le cose e stiamo dando equilibrio alla squadra”.

SUDTIROL BOLZANO – IL BISONTE FIRENZE 3-1 (20-25, 25-17, 25-19, 25-22)
Si cercava una reazione e una reazione c’è stata. Grande, grossa e rotonda come il 3-1 che il Neruda impone a Il Bisonte Firenze davanti ai 1300 spettatori del PalaResia di Bolzano. Una vittoria importante per il Südtirol reduce dalla sconfitta di Busto Arsizio patita più nel carattere che non nel punteggio.

Contro le toscane è un Neruda che morde il campo anche dopo un avvio preoccupante. Pronti via e le toscane di Francesca Vannini sono avanti 5-0 davanti a un pubblico ammutolito. Il primo set scivola via nelle mani di Firenze con un parziale di 20-25 e la difficoltà di Bolzano a chiudere bene gli attacchi dopo una ricezione che tiene. Da lì in poi, però, nasce un’altra partita: il Neruda sale in cattedra e nonostante ampi tratti di gioco punto a punto non molla più la gara.

I tre set conclusivi sono tutti di marca altoatesina e chiusi con parziali importanti: 25-17; 25-19 e 25-22. Rimangono negli occhi le soluzioni d’attacco e l’efficacia della dominicana Martinez (21 punti) spalleggiata da una Mari ancora una volta incisiva e ancora una volta top scorer tra le mura amiche con 22 palloni messi a terra. Ottima e capace di solcare la differenza la palleggiatrice Brcic che mette a referto 11 punti, due dei quali pesantissimi nei momenti caldi del quarto e decisivo set. Undici anche i punti dell’altra banda Ikic, mentre dalle centrali Garzaro (6) e Manzano (3) arriva un apporto sostanzioso di grinta e carattere quando la temperatura sale.

Firenze, dal canto suo, porta a Bolzano la sua capacità di variare moltissimo i colpi d’attacco, anche se paga alcune mancanze nel meccanismo muro-difesa. Braccio pesante per Turlea con 20 punti e 49% d’attacco mentre palloni saettanti arrivano dai centri Ninkovic (14) e Calloni (8) sollecitati spesso dal palleggio Van de Vyver (2 punti per lei). Manca qualcosa, però, al capitolo schiacciatrici con Vanzurova (4) e Negrini (2) sotto tono mentre risponde presente il mancino di Perinelli (10).

La sfida tra liberi è vinta da Paris (77% di ricezione positiva, 48% di perfette) su una Parrocchiale un po’ in ombra (72% positiva, 44% perfette, ma qualche problema in difesa).
Il Neruda ora sarà chiamato mercoledì alla proibitiva sfida contro l’Imoco Conegliano mercoledì sera alle 20.30. Uno show già annunciato.

Fabio Bonafede. “Era molto importante rompere il ghiaccio. Sentivamo la pressione della mancanza di risultati e sapevamo che Firenze poteva essere una concorrente diretta. Non potevamo sbagliare. Ora ci aspettano Conegliano e Scandicci: match complicati. Giusto dare questa risposta. Adesso le affronteremo senza la preoccupazione, ma potendo essere aggressivi portando a casa il meglio che possiamo”.

Francesca Vannini: “Purtroppo abbiamo battuto male, soprattutto dopo il primo set, e abbiamo lavorato molto male anche in difesa, in quello che di solito è un nostro punto di forza: spesso non abbiamo difeso nemmeno le palle più facili, in più non abbiamo ricevuto al nostro livello, e quando giochi così poi è difficile rimanere in partita. Ora dobbiamo solo rimetterci a lavorare e pensare al match di mercoledì con Novara”.

CLUB ITALIA – NORDMECCANICA PIACENZA 1-3 (19-25, 31-29, 16-25, 15-25)
La prima gara casalinga del Club Italia Femminile al PalaYamamay di Busto Arsizio si chiude con un altro 1-3: come accaduto una settimana fa a Novara, le azzurrine restano a secco di punti contro la Nordmeccanica Piacenza ma dimostrano di poter lottare per lunghi tratti alla pari con una delle “grandi” del campionato. Dopo lo straordinario impatto in avvio di partita (4-0), la squadra della Federazione Italiana Pallavolo cala alla distanza e cede il primo set sul 19-25; straordinaria la reazione nel secondo set, in cui D’Odorico e compagne annullano ben 5 set point prima di imporsi ai vantaggi per 31-29. Nei successivi due parziali, però, Piacenza prende nettamente il sopravvento, mettendo a frutto l’efficacia al servizio e la maggiore esperienza delle sue giocatrici.

Per il Club Italia prima partita da titolare di Vittoria Piani, scelta come opposto nel sestetto iniziale: la numero 9 chiude con un bottino di 12 punti. La miglior attaccante azzurra è ancora una volta Anastasia Guerra, autrice di 15 punti, mentre la serata non è positiva per Paola Egonu, ferma al 12% in attacco; bene in battuta Beatrice Berti, con 3 ace all’attivo. Ottimo l’impatto di tutta la panchina a cominciare dal capitano Sofia D’Odorico, che risolve il secondo set con 5 attacchi vincenti su 8 palloni. Decisamente in difficoltà invece la ricezione, ferma al 45% di positività e con 13 ace subiti.

Nella Nordmeccanica brillantissima la prova di Floortje Meijners, top scorer dell’incontro con 23 punti, e di Indre Sorokaite, che chiude con 19 punti e il 47% in attacco. Qualche difficoltà in più per due delle grandi ex “bustocche”, Bauer e Marcon, in evidente debito d’ossigeno e sostituite nel corso della gara.

La cronaca. Un solo cambio nella formazione iniziale del Club Italia rispetto all’esordio di Novara: Piani sostituisce Zanette nel ruolo di opposto. Sestetto tipo invece per Piacenza, che presenta Ognjenovic in palleggio in diagonale con Sorokaite, Bauer e Belien al centro, Marcon e Meijners schiacciatrici e Leonardi libero.

L’avvio di gara delle azzurre è fulminante: 4-0 con ace di Berti e attacchi di Egonu e Piani. Gaspari è costretto all’immediato time out e al rientro in campo Piacenza torna in scia con Meijners (5-4), ma Egonu piazza subito un altro servizio vincente per il 7-4. Le ospiti però non mollano e dal 10-8 vanno al sorpasso sul 10-11 con Meijners protagonista; un break di 0-4 sul servizio di Ognjenovic porta poi la Nordmeccanica sul 12-16, malgrado il time out chiamato da Lucchi. Un muro di Marcon regala a Piacenza il massimo vantaggio sul 13-20; la ricezione del Club Italia continua a soffrire, nonostante l’ingresso di Bonvicini, e Bauer mette a segno il 15-24. Le azzurre annullano ben 4 set point, ma alla fine è un attacco out di Guerra a decidere il parziale per il 19-25.

Ben diverso l’andamento del secondo set: gli ace di Danesi e Piani portano il Club Italia sul 7-5, poi è Sorokaite a siglare l’8-9 per Piacenza, ma si resta in assoluto equilibrio. Piacenza prova a scappare sul 14-16, ma viene ripresa da un altro servizio vincente di Berti per il 17-17. Le azzurre giocano la carta D’Odorico al posto di una Egonu in difficoltà (0 su 8 nel set); la Nordmeccanica sembra trovare la fuga decisiva sul 19-23, e Sorokaite si procura tre chance per chiudere sul 21-24. Il Club Italia però non molla e con Piani, Malinov (spettacolare tocco di prima) e un muro di Berti aggancia il pari sul 24-24; ai vantaggi ci sono altri due set point annullati da Berti e Guerra, poi tocca alle azzurre portarsi avanti sul 28-27 con D’Odorico. La Nordmeccanica annulla a sua volta due occasioni per le padrone di casa ma alla fine, sul 29-29, decidono Piani e ancora il capitano D’Odorico, che ristabilisce la parità nel conto dei set.

Due novità nei sestetti iniziali del terzo parziale: D’Odorico per Egonu tra le azzurre e Melandri per Bauer nella formazione emiliana. Parte meglio Piacenza, che si porta subito sull’1-4 con l’incisiva battuta di Belien; Lucchi chiama subito time out e il Club Italia ritrova la parità (4-4) con Guerra. Le ospiti però fanno ancora danni in battuta con Sorokaite, che firma due ace per l’8-12; un altro servizio vincente di Belien vale il 10-16 e l’opposta azzurra, davvero scatenata, sigla tre punti consecutivi per il 12-19. Gli ingressi di Zanette ed Egonu non cambiano la situazione: Meijners in battuta sigla il 13-23 e un errore in battuta di Zanetti chiude i conti per il 16-25.

Un copione simile si ripropone anche nel quarto set: subito 0-4 in favore della Nordmeccanica sulla battuta di Belien, e Lucchi cambia rotta inserendo Orro in regia al posto di Malinov e Botezat per Danesi. Non c’è pace per la ricezione azzurra, che subisce due ace di Meijners per il 2-9; al time out tecnico Piacenza è avanti 5-12. Una “bomba” di Meijners vale il 6-15 per la squadra di Gaspari, che dilaga con Melandri per il 9-20. Nel finale Zanette e Guerra riducono il passivo (13-22) ma ci pensa Ognjenovic a siglare il 15-25 che consegna la vittoria alle ospiti.

Cristiano Lucchi: “Sono molto contento dell’approccio alla gara nei primi due set e tutto sommato anche nel terzo. Abbiamo dimostrato ancora una volta di saper giocare contro squadre di alto livello; mi sono piaciute le scelte tattiche nel finale del secondo set e l’apporto di tutta la panchina. Peccato per la battuta, non siamo riusciti a forzarla come avremmo dovuto e contro avversarie così è vitale avere un servizio efficace. Dobbiamo comunque continuare ad allenarci con entusiasmo ed essere consapevoli dell’importanza di aver portato via un set a Piacenza”.

Marco Gaspari: “Non siamo sorpresi della prestazione del Club Italia: è una squadra con talento, entusiasmo e valore tecnico, che se si esalta può diventare pericolosa. Noi abbiamo commesso l’errore di farle entrare in partita, ma poi siamo stati bravi a capire che in questo campionato non si può scherzare con nessuno. Complimenti comunque a queste ragazze, se continuano così saranno il futuro della nostra pallavolo”.

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