Ariete Prato Volley Project: il bilancio del Presidente

Dimissionario ed orgoglioso. Stefano Poli ha già deciso. Dopo cinque anni di presidenza e dopo aver guidato ed accompagnato l’Ariete PVP nei faticosi anni della sua nascita, crescita e consolidamento, è il momento di lasciare la presidenza. Sta ora alla prossima assemblea del consiglio, che verrà convocata a breve, decidere chi sarà il successore ma intanto con Poli, in occasione della festa di fine stagione, abbiamo tracciato un bilancio dell’annata appena terminata e dei primi cinque anni di PVP.

Presidente partiamo da questa ultima stagione. Come la valuta? “Molto positiva sia per il settore giovanile che per la prima squadra. Il nostro vivaio ha portato tutte le proprie squadre ai play off provinciali e con l’Under 16 abbiamo ottenuto un secondo posto per il quale ci è rimasto l’amaro in bocca, soprattutto per una gara d’andata non giocata al meglio e nella quale ci siamo giocati le chance di vittoria. Con la Serie C potevamo forse fare di più contro l’Astra ma alla fine l’obbiettivo stagionale era raggiungere la post season e questo è stato fatto, anche tra le tante difficoltà di una squadra che aveva da amalgamare elementi nuovi”. Guardando subito al futuro ed in virtù dei risultati descritti quale pensa sia l’obbiettivo che il suo successore potrà porsi per la prossima stagione? “Di puntare forte su un settore giovanile in costante crescita e nel quale ci stiamo ormai avvicinando all’obbiettivo di portare a casa anche qualche titolo. C’è ammirazione per quello che stanno facendo i ragazzi del Volley Prato ma a livello provinciale e regionale il panorama femminile è molto più competitivo ed è veramente difficile vincere. Nonostante questo il lavoro fatto in questi anni sta dando i suoi frutti perché Prato è ormai una piazza credibile ed ambita anche per tante giovani del circondario”. Giovani che da qualche anno stanno sempre più subendo le sirene delle grandi aggregazioni di società che stanno creandosi attorno alle due Serie A di Scandicci e soprattutto Bisonte e questo rende tutto più complicato. “Certo queste aggregazioni hanno un grande appeal per famiglie ed atlete e sta a noi lavorare sempre di più su un’offerta tecnica di qualità. Per combattere contro questi colossi che operano su territori molto ampi non possiamo che lavorare con i nostri tecnici sulla qualità. Oltre a ciò ed oltre al fatto che il Centro Giovanile di Formazione Sportiva ci aiuta molto nel reperire ragazze, dobbiamo però iniziare anche a guardare fuori dai confini di Prato”. Tornando alla prima squadra, è più la gioia per l’obbiettivo raggiunto o l’amarezza per la semifinale persa? “Diciamo che è stata una stagione a due facce. Non abbiamo avuto infortuni e questo ha consentito allo staff tecnico di lavorare in serenità. A fronte di questo abbiamo in alcuni frangenti la squadra non ha reso secondo il suo valore con cadute incomprensibili. Allenatore e tecnico sono state brave però a far gruppo ed a chiudere al meglio la regular season per poi disputare un play off ottimo nel turno con Lucca e bello a metà contro l’Astra”.

Dopo cinque anni come lascia il PVP? “abbiamo costruito molto creando quasi da zero un progetto nuovo. Sono stati anni complessi per trovare gli equilibri giusti tra società e tecnici. Serviva soprattutto una sintonia tra allenatori e questa è stata trovata, spero si continui in tale direzione”.

Cosa lascia al prossimo presidente? “Un ottima materiale ed una solida base di partenza da cui ripartire. C’è ancora moltissimo da fare ma chi mi succederà può guardare con ottimismo al futuro e potrà puntare a fare un ulteriore salto di qualità per affrontare al meglio tutte le sfide che attendono il PVP”.

Ufficio Stampa