CF> Volley Terracina: Serena Pisacane, una guerriera in mezzo al campo

Continuiamo il nostro giro alla scoperta delle ragazze della Volley Terracina e questa volta conosciamo un po’ più nei dettagli, ascoltando le sue parole e le sensazioni sul campionato, incontrando uno dei due liberi della squadra, Serena Pisacane.
Nata a San Giorgio a Cremano in provincia di Napoli nel 1998, Serena inizia a giocare a pallavolo sin da piccola a Latina, per poi iniziare con i campionati delle Under tra le fila della New Volley Latina fino ad arrivare in serie D, da qui poi il passaggio due anni fa nella Volley Terracina sotto la guida di coach Carmine Pesce.
Martello-ricevitore è stato sempre il suo ruolo, ma con l’approdo a Terracina il tecnico biancoceleste ha intravisto in lei doti tecniche particolari, tanto da proporla nella nuova posizione di libero, subito accettato dalla ragazza che si è messa a disposizione, calandosi integralmente nel nuovo ruolo e con ottimi risultati.
Serena è una che non molla mai, in campo è dappertutto a difendere e recuperare palloni, sempre pronta a battagliare e dare la carica alle compagne, una che lotta fino all’ultimo pallone, ed è proprio un segno distintivo del suo carattere.
Come è stato calarsi nel nuovo ruolo?
Benissimo, è stata dura all’inizio visto che ero un martello rinunciare a mettere giù palloni, ma con il tempo ho sposato la nuova veste. Certo, devo migliorare ancora tanto, curare meglio alcuni dettagli del ruolo, ma il mio allenatore mi sta aiutando moltissimo e se sarò brava ad ascoltare i suoi suggerimenti, non potrò far altro che crescere.
L’anno scorso quando sei arrivata, era una squadra costruita in fretta, dove avete impiegato un po’ per iniziare a carburare, facendo poi un girone di ritorno fantastico. Quest’anno invece come giudichi e valuti il gruppo?
E’ vero, la passata stagione è stata un po’ travagliata all’inizio, per l’amalgama che facevamo fatica a trovare, problemi logistici, ecc… quest’anno invece c’è stata molta più oculatezza e calma nel ricercare ciò di cui avevamo bisogno, ma soprattutto la cosa più piacevole è stata scoprire delle compagne, oltre che brave tecnicamente, meravigliose compagne di viaggio che hanno fatto si che ora siamo davvero un gruppo molto unito e umile, che lotta, soffre e vince insieme, andando tutte dalla stessa parte, senza primedonne, e questo mi piace molto.
Avevi qualche dubbio nella tua scelta di venire a Terracina?
No assolutamente, sono una che si butta senza timori nelle nuove avventure e questa mi ha preso sin da subito, anche se già conoscevo qualche compagna.
State facendo un buon campionato. Che vuoi dirci a proposito?
Io non mi accontento, quindi diciamo che ci manca qualche punticino che purtroppo abbiamo perso per strada. Ora stiamo giocando bene, abbiamo trovato una buona quadratura in campo, qualche infortunio ci ha tolto in alcuni momenti continuità, ma siamo fiduciose nei nostri mezzi: proseguiamo passo per passo, senza tabelle di marcia, avendo ben preciso però il nostro obiettivo, basta solo seguire e concentrarci su ciò che ci dice il nostro allenatore.
Domenica prossima arriva il Talete, una delle due capoclassifica, una di quelle partite che ti caricano a prescindere. Che partita sarà?
Credo e spero bellissima, soprattutto per il pubblico che mi auguro venga numeroso al palazzetto. Sarà dura, loro sono una gran bella squadra, esperte, fisicamente ben attrezzate, con qualche individualità importante e la posizione che occupano non è un caso. Noi dovremmo fare una partita super, dovremmo mettere in campo tutto quello che abbiamo, curare ogni dettaglio cercando di commettere meno errori possibili. Abbiamo le armi per fare loro del male e colpirle nei punti deboli, dobbiamo uscire dal campo con la certezza di aver dato tutto, poi come sempre che vinca il migliore.
Raccontaci un po’ di Serena fuori dal campo, passioni, hobby, ecc….
La mia passione è la cucina, amo cucinare. Un‘altra mia grande passione sono i cani, amo questi animali. Poi mi piace uscire con le amiche e divertirmi, andare al cinema, leggere.
Un tuo difetto?
Sono un’istintiva, non riesco mai a stare zitta, dovrei, come si dice, contare fino a dieci prima di parlare.
Quali sono le tue ambizioni, progetti per il tuo futuro?
Crescere sempre di più nel mio ruolo e magari riuscire a calcare qualche palcoscenico importante nella pallavolo, un giorno anche giocando all’estero. Giocare a certi livelli mi affascina molto, ma devo ancora lavorare tanto.
Allora in attesa di vederti in squadre titolate, facciamo il più grande in bocca al lupo per tutto, ad iniziare dal prossimo presente che è la partita di domenica.
Crepi, mi auguro che il palazzetto sia pieno e che i tifosi ci diano quella carica necessaria per fare una grande partita. Noi faremo del nostro meglio e anche di più per riuscirci.

Silvio Bagnara
Ufficio Stampa
Volley Terracina