Superlega> Perugia, gara cinque vale la finale scudetto

Sir Safety Conad Perugia – Diatec Trentino 3-0 (25/12-25/20-30/28)
Perugia: Ricci, Cesarini (L), Shaw, Russel 7 , Zaytsev 15 , Della Lunga, Siirila, Berger, Colaci (L), Atanasijevic 11 , De Cecco 2, Andric, Anzani 7 , Podrascanin 7 . All.: Bernardi – Fontana
Trento: Kovacevic 9 , Hoag 4 , Kozamernik 3, Cavuto, Vettori 5, Chiappa (L), Giannelli 5, Lanza 9 , Zingel 3 , Teppan 4, Partenio, Carbonera 6, De Pandis (L). All.: Lorenzetti – Petrella
Arbitri: Pueche – Bartolini
MVP: Zaytsev

E sono tre, come le finali scudetto della propria storia, come i set rifilati a Trento nell’ultima occasione utile, come le sfide stagionali con Civitanova per la conquista di un titolo. Perugia si guadagna con merito l’ultimo atto, quello che vale il tricolore e lo fa nel migliore dei modi: poche sbavature, tanta concentrazione e voglia di raggiungere l’obiettivo. Trento vende cara la pelle solo nell’ultimo parziale, paga la prestazione decisamente sotto tono di Vettori e troppe amnesie in ricezione. In casa Sir prestazione monstre di Zaytsev, Anzani e Podrascanin.
Esplosivo ed adrenalinico: l’avvio del match non può che essere descritto in altro modo. L’approccio è quello delle partite senza ritorno e nessuno si tira indietro; si forza ogni fondamentale per non dare alcun vantaggio all’avversario. Nella prima fase è il muro di Perugia a fare la differenza, a scavare quel solco che può valere il set; Trento lotta con le unghie e con i denti, ma deve dar corda alle accelerazioni prepotenti dell’avversario che straripa in tutti i settori. L’ace di Zaytsev firma il primo vantaggio. Cala il furore, cresce Trento; il secondo parziale in avvio parla trentino, la formazione di Lorenzetti assesta un sei-uno che riaccende entusiasmo e convinzione. E’ solo una fiammata, Perugia esce dal torpore e riaccende i motori con la serie in battuta di De Cecco, da meno cinque a più uno segna il ritorno in partita della Sir. Il doppio ace di Russel e la magia di De Cecco aprono il varco fondamentale, Perugia può gestire, la serie di Zaytsev dai nove metri porta il 2-0. E non finisce qui, la Sir riparte a mille, dai nove metri Podrascanin crea sconquassi nella ricezione trentina servendo un 5-0 che non ammette repliche. Dai nove metri Giannelli riaccende la fiammella della Diatec, rischia il giallo, si prende tre punti e soprattutto rivitalizza la spirito trentino. Tocca a Zaytsev, sempre dai nove metri, a riaccendere i motori, poi è Podrascanin ad aprire falle nella ricezione della Diatec ed i punti di vantaggio tornano ad essere cinque. Lorenzetti prova la carta Teppan al posto di uno spento Vettori e Trento torna a farsi sotto, fino al pareggio a metà parziale. Perugia non cade nell’errore di mollare la presa, raddoppia gli sforzi ed i colpi, uno strappo che vale il più tre per la volata finale. Non basta ancora, Lanza dai nove metri pareggia, poi getta alle ortiche la possibilità del sorpasso e Atanasijvic lo imita. Servono i lunghissimi vantaggi quelli che premiano la Sir portandola in finale scudetto.

Marco Benedetti