CF> Volley Terracina, Sara Sciscione con i play off nel mirino

Ci avviamo verso la conclusione per quanto riguarda la scoperta e conoscenza di tutte le ragazze della Volley Terracina, prima di chiudere il cerchio incontriamo questa volta ancora una delle “veterane” del roster di coach Pesce, l’altra mente del gioco delle biancocelesti, l’altro ago della bilancia che rende una palla più lenta o più veloce, più morbida o più tesa, la palleggiatrice Sara Sciscione.

Sara nasce a Fondi (Lt) nel settembre del 1996 ma al di là del luogo dove venne al mondo, Sara è una terracinese doc, cresciuta nella città di Giove Anxur e dove ha mosso i primi passi nel mondo della pallavolo, da sempre, sin dalle giovanili fino all’approdo in prima squadra, ha sempre avuto addosso la maglia biancoceleste della Volley Terracina fino ad indossarne i gradi di capitano nella scorsa stagione.

Sara quest’anno è subentrata anche lei come la Tigli, a stagione in corso ed è proprio da questo suo ritorno che iniziamo la nostra chiacchierata: “Si, difatti inizialmente avevo rinunciato per seri problemi di studio che mi avrebbero impedito di essere continua negli allenamenti, anche se nei ritagli di tempo andavo in palestra a dare una mano, ma poi nei mesi scorsi, complice anche l’infortunio di Rosa (D’angelo, ndr) e d’accordo con allenatore e società, sono tornata per la causa e perché è difficile stare lontano per lungo tempo dalla palestra e da questa maglia.”

Hai parlato di studio, cosa studi nello specifico?

Sono iscritta all’università, studio fisioterapia e a volte non è affatto semplice conciliare lo studio con gli impegni della pallavolo, però piano piano cerchiamo di far incastrare il tutto.

Spostiamo lo sguardo sulla squadra e parliamone un pochino, tu che comunque hai visto prima dall’esterno cosa accadeva prima di calartici dentro e vivere gli eventi in prima persona.

La squadra è composta da un bel gruppo, ragazze che ho imparato a conoscere con il passare dei giorni, anche se molte già le conoscevo e devo dire che l’alchimia che si è creata tra tutte e qualcosa di bello, di raro e nella maggior parte dei casi le vittorie o i traguardi importanti si raggiungono partendo proprio dall’unità e dal clima che regna nello spogliatoio. Speriamo di poter confermare questa cosa.

Tu sei un’altra che essendo cresciuta in questa società, conosci ogni angolo delle mura che la circondano, come anche il coach Pesce da anni seduto sulla panchina.

Esatto, ci sono pochi lati oscuri, ogni viso, ogni persona, ogni elemento che la compone sono per me familiari, certo non sono sempre rose e fiori, come normale che sia, ma gli angoli con un po’ di volontà si smussano. Con Carmine poi va benissimo, sono anni che lo conosco, come non apprezzare il suo lavoro: cura ogni dettaglio, a volte è uno stakanovista del volley, in pochi conoscono questo sport e queste categorie come lui, quindi, anche se in palestra spesso alza la voce ma è solo perché lui sa che determinati esercizi possiamo farli e quando non escono come dice lui si arrabbia. Ma va benissimo così.

Il campionato tra qualche periodo di continuità e non, è andato bene, con il raggiungimento della zona playoff, obiettivo minimo stagionale.

Esatto, diciamo che la classifica esprime molto spesso i valori delle squadre, anche se a volte non è così. Noi abbiamo fatto un buon campionato, alcuni infortuni ci hanno penalizzato nel corso della stagione, più che altro hanno interrotto un discorso di continuità, ma nonostante ciò, abbiamo battuto tutte le squadre che ci hanno preceduto in classifica segno che il nostro potenziale è altrettanto valido.

Domenica avete giocato la partita di andata dei playoff battendo una squadra ostica quale la Margutta Civitavecchia, contro la quale avevate perso la finale di Coppa Lazio: sabato prossimo il ritorno per il superamento del turno. Le tue impressioni su questo turno?

Domenica abbiamo giocato una partita bellissima, attente e determinate, sapevamo già che non avremmo ripetuto la partita persa in Coppa Lazio, che sarebbe stata tutt’altra cosa. Abbiamo battuto bene mettendo loro pressione e limitandone gli attacchi, loro sono una squadra giovane e “rognosa” con qualche buona individualità. Sabato prossimo non sarà di certo facile, loro giocheranno il tutto per tutto, noi dovremmo rimanere calme e fare il nostro gioco non perdendo di vista il nostro obiettivo, che è quello di fare risultato anche lì.

Parlaci di Sara al di fuori della palestra, i tuoi hobby, passioni, progetti, …….

Mi piace molto uscire con le amiche, leggere soprattutto, una ragazza semplice. I miei progetti sono quelli di laurearmi innanzitutto per poi dedicarmi alla fisioterapia che mi dia la possibilità di spaziare su più progetti, su più comparti e non essendo legata ad uno solo.

Per ciò che riguarda il volley, gioco per divertirmi e finché ci sarà la possibilità di farlo lo farò e cercherò di non smettere.

L’augurio che fai a te e alla squadra per questo finale di stagione e un pensiero rivolto ai vostri tifosi.

Oddio, beh, alla squadra di continuare a giocare come fatto domenica scorsa, siamo partite a fari spenti pur coscienti della nostra forza, ora è il momento di tirare fuori tutto e provare a lottare per qualcosa di importante. Giocare domenica con il palazzetto pieno è stato davvero emozionante, li invito ad essere sempre più numerosi e rumorosi, a seguirci con entusiasmo anche sabato in questo difficile incontro. Li aspettiamo.

Silvio Bagnara

Ufficio Stampa

Volley Terracina