Superlega> Civitanova-Perugia, tutto rimandato: per lo scudetto c’è bisogno di gara 5

Cucine Lube Civitanova- Sir Safety Conad Perugia 3-0 (25-20/25-21/25-19)
Civitanova: Sokolov 14, Kovar, D’Hulst , Marchisio (L), Juantorena 9, Massari, Stankovic , Diamantini, Leal 10, Cantagalli , Cester 4, Simon 11, Mossa de Rezende 4 , Balaso (L). All.: De Giorgi – Camperi
Perugia: Piccinelli, Ricci 4, Hoag, Hoogendoor , Della Lunga (L) , Seif, Leon Venero 12, Lanza 3, Galassi , Berger, Colaci(L), Atanasijevic 11, De Cecco 1 , Podrascanin 6 . All.: Bernardi – Fontana
Arbitri: La Micela – Sobrero
Il verdetto definitivo non c’è, il tricolore rimane li sospeso per qualche giorno; Civitanova annienta Perugia e rimanda tutto a gara 5. Una Lube praticamente perfetta gestisce dall’inizio alla fine l’incontro, senza pause e distrazioni, rende pan per focaccia alla Sir soffrendo il minimo sindacale e sviluppando la propria azione senza sbavature. Per Perugia l’ennesima prestazione in trasferta da dimenticare, mai vittoriosa in questi playoff lontano dal PalaBarton, unica consolazione è che il nodo verrà sciolto tra le mura amiche.
E’ Perugia a scattare con il semaforo verde, a prendere la migliore traiettoria, a sfruttare la velocità del proprio motore; la Lube si vede costretta da subito a rincorrere rischiando sin dai nove metri. La fase evidenzia troppa fallosità dei padroni di casa, ma quando Simon azzecca la giusta serie di aces è pareggio e sorpasso. Civitanova ritrova convinzione e certezze, quelle necessarie a tenere alto il livello in tutti i reparti e fondamentali. Per Perugia improvvisamente si fa buio, la ricezione balla, la fase offensiva non riesce a trovare i giusti varchi con il risultato di scivolare a meno quattro. E’ Bruno a dettare legge ed offrire spettacolo e magie, con lui la Lube vola e si va a prendere il primo set con la firma di Leal dai nove metri. Cambia il campo, ma non il canovaccio; è la Lube continua a spingere e Perugia deve sudare le sette camice per mantenere il passo. E’ un ritmo indiavolato quello di Civitanova, poche le sbavature e la fase cambio palla precisa come un orologio svizzero; mattoncino dopo mattoncino il tesoretto raggiunge quota quattro, La Sir a contrasto riesce a mettere il solo Leon e solo da posto quattro, dai nove metri non sembra la giusta serata; le altre frecce riposte nella faretra. E’ di Simon il punto che vale il 2-0. Perugia ci prova a dare potenza al proprio motore, e per un po’ ci riesce, ma la pressione Lube torna ad essere insostenibile; Bernardi prova la carta Berger al posto di in impalpabile Lanza in seconda linea, con il solo risultato di mantenere inalterato lo svantaggio di meno tre. Il rientro del Filippo nazionale riapre la falla e non c’è più nemmeno Leon a tenere in piedi la baracca, la Sir affonda pallone dopo pallone senza giustificazioni ed alibi se non quello di aver affrontato una Lube incontenibile.
Marco Benedetti