CM> Velletri: parola a Marco Di Lucca

Marco Di Lucca, prodotto del vivaio gialloblu sia da atleta che da tecnico. Cosa ti ha spinto ad accettare la proposta della Prima Squadra?

… Sono nato e cresciuto in questa Società sia come Atleta sia come Tecnico; Anche da bambino/ragazzo si poteva già respirare quale fosse l’obiettivo di questa Società: crescere i giovani con i giusti valori e creare giocatori di pallavolo!
Cosa mi ha spinto ad accettare questo incarico? L’età media di questo gruppo. Ad oggi non so a fine stagione che risultato porteremo a casa ma di una cosa sono certo: la crescita individuale di ogni atleta e del gruppo sarà esponenziale.
Lavorare con i giovani è stimolante perché i margini di miglioramento possono essere molto ampi, i giovani sono ambiziosi e con voglia di crescere sotto qualsiasi aspetto e questa squadra rispecchia esattamente il mio ideale di gruppo con cui lavorare.

Da atleta di riferimento a primo allenatore, è stata una scelta complicata?

…Si! Sono arrivato ad un punto in cui fare entrambe le cose risultava difficile, sia a livello mentale sia a livello fisico; ho dovuto fare una scelta tra continuare a divertirmi con la pallavolo giocata o cercare di far divertire con la pallavolo gli altri.
Per quanto fosse difficile scegliere, quest’anno non ci ho pensato due volte; quando mi è stato proposto di allenare una Prima Squadra giovanissima non potevo certo tirarmi indietro, visto anche il mio percorso di studi.
Ho deciso di metter da parte la pallavolo giocata per dedicarmi a 360° ai giovani atleti che inizieranno a calpestare campi da gioco importanti per la loro età e per fare ciò non potevo dividermi tra campo e panchina.
Nessun rimpianto ma solamente tanta voglia di trasmettere ed insegnare qualcosa di positivo ai più giovani.

Quanto è importante, a parer tuo, la scelta intrapresa dalla società di portare avanti un percorso basato solo ed esclusivamente sullo sviluppo del settore giovanile?

… Sono sempre stato più che allineato con le linee guida di questa Società, lavorare sullo sviluppo del giovane atleta significa avere “futuribilità”, significa programmare progetti pluriennali e ricavarne il miglior risultato; quindi penso che per noi tecnici sia molto gratificante lavorare con e sui giovani, perché è plasmare qualcosa di cui vedi il potenziale ma devi comunque costruirlo; è un lavoro che dà molte soddisfazioni.

Scendiamo nei particolari, resoconto tecnico di queste prime due settimane di fase preparatoria?

…Due settimane di lavoro intenso a cui tutti i ragazzi hanno risposto alla grande. Tre quarti di loro già li conoscevo, avendoli allenati direttamente la scorsa stagione, dandomi di nuovo degli ottimi feedback; il restante quarto si è allineato perfettamente ai ritmi di lavoro.
In questa prima parte il lavoro tecnico è stato improntato ovviamente sull’impostazione, sulla reimpostazione e sviluppo delle tecniche individuali di base per poi riportarle gradualmente in fasi di gioco.
Tecnica individuale di gioco ovviamente accompagnata da un’importante componente di lavoro fisico.
Sappiamo che questa fase preparatoria è molto importante per farci trovare pronti sia fisicamente che tecnicamente.

Quali sono gli obiettivi di questo gruppo?

…Parlando di un gruppo giovane, sicuramente l’obiettivo principale sarà la crescita individuale di ognuno, lavorando sodo e facendo esperienza su campi di gioco importanti.
Con ogni atleta abbiamo concordato degli obiettivi tecnici individuali, in modo tale che arrivino in palestra con le idee chiare sul da farsi.
Ovviamente, poi, il miglioramento individuale dovrà essere messo a disposizione della squadra per perseguire il miglior risultato in ogni gara.

Quest’anno la società gialloblu affronterà due categorie di Eccellenza giovanile. Quanta soddisfazione per questo risultato ottenuto?

…La soddisfazione è tantissima! Dopo anni siamo riusciti a riportare non uno, ma due campionati di Eccellenza giovanile maschile in palestra.
Difficilmente mi elogio, ma stavolta penso siamo stati bravi in questi anni a programmare il lavoro a lungo e a breve termine; la dedizione di tutti gli staff è stata massima, gli atleti sono stati sempre ben concentrati sugli obiettivi stagionali e tutti noi siamo stati ripagati per tutto il lavoro svolto.
Certo è che non è un punto d’arrivo ma sarà un punto di partenza, un nuovo inizio; gli obiettivi crescono, il lavoro aumenta e noi saremo pronti!

In bocca al lupo per tutto quello che verrà! Il tuo motto?

… Sono il primo a farmi un grandissimo in bocca al lupo per questa entusiasmante stagione e ….
VINCE SEMPRE CHI PIU’ CREDE!

Ufficio Stampa
ASD Pallavolo Velletri