Il tecnico brindisino e il suo vice perugino raccontano la loro quotidianità rivoluzionata
OFFANENGO (CREMONA), 28 MARZO 2020 – Due seri professionisti che si trovano lontano dalle loro zone di origine e continuano a vivere a Offanengo questa quotidianità rivoluzionata dall’emergenza-Coronavirus. Il paese cremasco continua a essere la base logistica di Dino Guadalupi e Guido Marangi, rispettivamente coach e vice della Chromavis Abo, formazione che al momento della sospensione temporanea dei campionati si trovava in vetta alla classifica del girone B di B1 femminile.
Brindisino d’origine, Guadalupi è al suo primo anno sulla panchina neroverde; stesso discorso per il suo “braccio destro” Marangi, originario di Perugia. Come trascorrono ora le giornate i due allenatori di Porzio e compagne? Andiamo a conoscere meglio la loro quotidianità rivoluzionata.
“Non ho una giornata tipo – spiega Guadalupi – preferisco ascoltare le condizioni, i desideri, le curiosità di quel momento che ci rendono più piacevoli le giornate. Innanzitutto, sfrutto questo periodo di stop forzato per dedicarmi allo studio e all’aggiornamento tecnico nella pallavolo, aspetti a cui normalmente si riesce a riservare poco tempo se non in estate. Inoltre, in questo periodo ci sono tanti aspetti da approfondire grazie agli spunti offerti dalle molteplici iniziative della Federazione e dei club. Stesso discorso per la lettura, ho alcuni libri che non avevo tempo di leggere o comunque ne avevo meno. Mi piace ascoltare la musica; quale? Sono cresciuto con il rock nelle sue varie sfaccettature, ascolto ora anche cose un po’ più elaborate, spazio in base all’umore. Per il resto, cerco anche di informarmi su ciò che sta accadendo in questo periodo, non ascoltando solo i telegiornali, ma prendendo spunti anche da varie fonti”. E il tenersi in forma? “Mi alleno in casa quasi tutti i giorni, circa un’oretta quotidiana, per tenersi attivi. Per quanto riguarda la squadra, invece, le ragazze hanno un programma casalingo individuale, ci sentiamo con il preparatore atletico Massimiliano Mazzilli per poi vedere come programmare le prossime settimane”. Infine, uno sguardo sul futuro sportivo, tutto da decifrare. “Sono un po’ infastidito dal tanto chiacchierare sui social su cosa sia giusto o sbagliato fare a vari livelli, con giudizi di merito criticando società, CONI e Governo. In questo contesto, il parere del singolo ha poco peso;mi piace la filosofia della mia società: ci siamo mossi seguendo le indicazioni date e attendiamo gli sviluppi. Personalmente, di natura sono ottimista, la speranza di solito non mi abbandona mai. Gli organi competenti ci sono e prenderanno le decisioni necessarie; mi auguro ci sia la finestra per poter tornare a lavorare in palestra che oltre al nostro lavoro è anche la nostra passione”.
E Guido Marangi? Il tecnico perugino, vice di Guadalupi, ci racconta le molteplici attività svolte durante le giornate. Grande appassionato di corsa, non rinuncia a tenersi in forma riadattando il programma al nuovo contesto. “Faccio – spiega Marangi – un circuito in casa, lavorando a corpo libero e utilizzando gli oggetti a disposizione come pesi, il tutto a ritmo di musica. Per il resto, sfrutto un’altra mia passione, il cucinare, mentre nel’arco della giornata gioco con il pc, guardo le serie tv, pulisco casa, qualche videoconferenza con Zoom. Con Dino (Guadalupi) ci sentiamo spesso, inoltre videochiamo i miei familiari in Umbria, che sono purtroppo lontani”. Anche per lui, è tempo di aggiornamento. “Guardo un po’ di filmati di pallavolo, soprattutto tecnica e tattica, per cercare di “rubare” qualche consiglio da tecnici più esperti”. Infine conclude. “E’ abbastanza prematuro parlare di previsioni, è tutto in divenire. Spero si possa tornare un giorno in palestra con tranquillità e serenità, per il resto ci pensano gli altri. Ci sono gli organi competenti per decidere, noi dobbiamo essere bravi ad aspettare”.
Nella foto di Alessandro Soragna, da sinistra Guido Marangi e Dino Guadalupi (Chromavis Abo) durante i test fisici di inizio stagione
Ufficio stampa Volley Offanengo 2011
Luca Ziliani