La LIBV risponde al Comunicato Ufficiale FIPAV in merito all’iniziativa #ripartiresicuri.

Roma, 21 maggio 2020 – Con estrema sorpresa ed un pizzico di amarezza, la LIBV prende atto della dura risposta da parte di FIPAV relativamente all’iniziativa #ripartiresicuri. È evidente un fraintendimento dovuto, probabilmente, ad una non attenta lettura del documento in questione e dei relativi comunicati: si afferma infatti più volte che non si è voluto in alcun modo redigere un protocollo sostitutivo di quelli ufficiali, visto che (ed è espressamente indicato) la LIBV non è organo preposto in tal senso e non intende in alcun modo anteporsi a coloro i quali siano deputati allo scopo. Il messaggio espresso, pienamente in linea con le normative vigenti e in particolare con le linee guida emanate ai sensi del DPCM 17/05/2020, è rivolto alla gestione dei centri sportivi in cui le Società affiliate alla LIBV praticano le attività e racchiude una serie di “consigli” e “suggerimenti” evinti dall’analisi delle norme generiche e dei documenti ufficiali prodotti da altre Federazioni Sportive.
Continua il Presidente della LIBV, Gianfranco Meli: “Ad ogni modo, siamo confidenti che la nostra azione sia riuscita almeno a sollevare all’attenzione dell’opinione pubblica un problema assolutamente concreto, che merita il rispetto di tutte le istituzioni competenti, ovvero la difficilissima situazione che le Società che svolgono attività di Beach Volley si trovano ad affrontare, con le prime indicazioni ufficiali giunte solo oggi. A tal proposito, condividiamo la grande preoccupazione di un movimento socio-economico di assoluto interesse che, a fronte di oltre 2.000 lavoratori e più di 100 Società distribuite su tutto il territorio nazionale, consta quasi di 350 impianti, prevalentemente, a differenza della pallavolo, ad iniziativa privata, con esposizioni cospicue che creano non pochi interrogativi per la forzata e persistente chiusura.”

Ufficio Stampa