Giovanile> L’aspina Lucia Maschietto alla corte del Volleyrò.

Nonostante il momento di difficoltà a causa dell’emergenza Covid, l’attività in casa ASP, ben
corroborata dalle vittorie della serie B2, continua con iniziative importanti.
Questa volta focalizziamo l’attenzione sul settore giovanile femminile: essere stati inseriti nel
progetto Volleyrò Academy, progetto che riguarda il costante monitoraggio, crescita e supporto di
tutte le atlete nate nel 2008 2009, comporta infatti anche un rapporto di stretta collaborazione per altre
fasce di età.
Alle più promettenti atlete nate 2005 2006 2007, previo accordo fra tecnici e staff dirigenziali, viene
a volte consentito di poter svolgere uno o più allenamenti presso quella che molti addetti ai lavori
considerano come la società più importante d’Italia a livello giovanile femminile (Volleyrò Casal de
Pazzi, ndr).
Proprio in virtù della sopracitata collaborazione, lunedì scorso, la giovanissima atleta dell’ASP Lucia
Maschietto, classe 2007, ha avuto l’onore ed il privilegio di allenarsi con le sue pari età al Palaford,
la casa madre della Volleyrò, una delle più grandi fucine di campionesse esistenti in Italia.
Queste le prime impressioni dell’aspina Lucia: “Appena entrata in palestra ho subito notato
un’atmosfera piena di energia positiva. È stato un momento di confronto e crescita davvero unico.
Sono tornata a casa stanca, ma allo stesso tempo felicissima di aver vissuto questa bellissima
esperienza”.
Il direttore tecnico dell’ASP de Gennaro, da sempre sostenitore delle collaborazioni fra le diverse
realtà, commenta così: “Far parte del progetto Volleyrò Academy ed avere la possibilità di inserire
nostre atlete in alcuni allenamenti del club più importante d’Italia è davvero un privilegio. Al di là di
essere poi inserite negli organici Volleyrò, le ragazze vivono comunque un momento importante del
loro percorso sportivo. Spero che tutti seguano il nostro esempio di contaminazione e confronto con
una realtà così importante. Ci sono infatti anche altre atlete nel territorio che a mio avviso, per
caratteristiche fisiche e tecniche, possono vivere esperienze analoghe”.

ASP Civitavecchia