Volley Scuola per l’uso consapevole dell’acqua e per l’obiettivo Fame Zero

4° seminario online con Acea e FAO

Oggi è andato in scena il 4° seminario online del Volley Scuola, nell’ambito del progetto “V come Volley Scuola, V come Valori”. Dopo i primi incontri dedicati al bullismo, al cyberbullismo, alle dipendenze, all’uso consapevole del web (con particolare riferimento alle piaghe sociali del sexting e del grooming), alla donazione del sangue e ai valori dello sport olimpico e paralimpico, il Comitato Regionale FIPAV Lazio ha organizzato con le classi degli istituti Cristo Re e Baffi – 200 studenti presenti in videocollegamento – un approfondimento dedicato a due temi specifici: l’uso consapevole dell’acqua e gli obiettivi di sviluppo sostenibili “Fame Zero SDG2”. In un ciclo di oltre 20 seminari, il CR sta proponendo la formazione didattica “a distanza”, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani su diverse tematiche che rappresentano il cuore del progetto educativo dello storico torneo che coinvolge le scuole di Roma e provincia dal 1994.

Dopo il saluto di Alessandro Fidotti, responsabile territorio e promozione FIPAV Lazio e voce storica della manifestazione, sono intervenuti Pier Francesco Pugliese (Responsabile Presidio Tecnico – Direzione Operazioni – Acea Ato2 Spa), Patrizia Spisso (membro del team Waidy – Supporto Operativo – Acea Ato2 Spa), Katia Meloni (Ufficio promozione della FAO a Roma) e Jessyama Forlini (DGCS, Unità per la strategia, i processi globali e le organizzazioni internazionali del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale). Gli studenti hanno appreso il ciclo dell’acqua e il lavoro che Acea, partner che ha accompagnato il Volley Scuola fin dalla seconda edizione, nel lontano 1995, svolge sul territorio di Roma, portando la risorsa idrica a quasi 3 milioni di abitanti. La dottoressa Meloni ha invece illustrato la problematica globale dello spreco del cibo (1/3 del cibo prodotto nel mondo viene sprecato), illustrando diversi dati, come quello relativo alle persone che nel pianeta soffrono la fame, ben 690 milioni.

Giorgio Marota
Ufficio stampa – Settore Comunicazione