Giovanile> Millenium: Gabriele Perego, coach e responsabile della Under 13 young

Un viaggio tra obiettivi, ripartenze e metodologia all’insegna dell’apprendimento attraverso la scoperto.

Quali sono gli obiettivi per la 13 young in questa stagione?
La formazione di un gruppo prende avvio dagli obiettivi che ci si pone, per quanto riguarda la U13 young il gruppo è stato composto allo scopo di far apprendere alle atlete le basi della pallavolo e prepararle alle tappe future. Ci siamo concentrati molto su questo gruppo, perciò anche se inizialmente le atlete si presentavano molto eterogenee, ora si può constatare un livello molto più omogeneo.

Come è impostato il lavoro in palestra?
Le MiniLeonesse si sono allenate sempre con passione e determinazione sia nei momenti di teoria, che di esercizio (molto ritmati) ma anche nelle fasi di gioco, apprendendo sempre il più possibile. Molte di loro erano alla prima esperienza, altre avevano frequentato qualche corso negli anni precedenti, quindi ci riteniamo molto soddisfatti del percorso fatto da queste piccole atlete. Il modulo di gioco che è stato adottato è quello dei “due palleggiatori a penetrazione”, questo modulo è stato voluto per favorire un’infarinatura generale delle basi pallavolistiche, essendo alla prima esperienza e molto giovani. Questo modo di allenarsi, dando solo degli spazi parcellizzati di allenamento specifici per i palleggiatori, allenati da Arianna Nujic, rientra nella metodologia della scoperta. Attraverso questa metodologia cerchiamo di far scoprire i propri talenti e i propri punti di forza alle atlete in modo da poter concludere l’ultimo periodo dell’annata sportiva introducendole nei ruoli a loro più confacenti.

Quale è stato il momento più bello fino ad ora della stagione?
Il momento più bello credo sia stato il primo giorno in palestra a dicembre dopo lo stop; la gioia nei loro occhi, l’entusiasmo e il poter correre di nuovo dietro quel pallone che tanto le faceva sognare. Certo, devo dire che in alcuni casi era il pallone ad andare incontro ad alcune, e talvolta piuttosto veemente, ma sono cose che fanno crescere.

Come sono stati i primi mesi del 2021 in attesa dell’inizio dei campionati?
Il periodo che va da gennaio a fine marzo è stato particolarmente convulso per una seconda falsa partenza dei campionati che dopo la prima giornata sono stati interrotti per precauzione dal comitato territoriale. I mesi di febbraio e marzo sono stati dedicati all’approccio col campo e con il gioco 6vs6, definendo prima di tutti i movimenti di prima fase (freeball e ricezione); solo nella seconda parte di marzo si è potuto iniziare a lavorare sulla difesa e muro in correlazione.

Quali sono le impressioni rispetto alla prima partita di campionato ?
Il 21 aprile è stato il momento della prima partita delle Leoncine. Erano agitate, entusiaste e sapendo di dover faticare per guadagnare dei punti non si sono risparmiate, sorprendendo tutti, allenatore compreso, per la grinta che sono riuscite a dimostrare, lottando e divertendosi in ogni singola azione. Ora il gruppo dovrà continuare ad affinare le tecniche individuali, fare spirito di squadra e di società (cosa di cui si sta occupando benissimo la Manager Silvia Bertoli coadiuvata dal dirigente di squadra Samuele Barbisoni) e giocare il più possibile naturalmente.

Ufficio Stampa