La prima intervista al nuovo tecnico di Prima Divisione Maschile e Minivolley
La stagione sta per entrare nel vivo. Tra circa un mese, infatti, prenderà il via il campionato di prima divisone maschile, e con lui anche l’esperienza di Michele Marra sulla panchina gialloblù. Lo scorso anno è stato un successo, con la promozione in questa categoria raggiunta con il tandem Romero – De Simone a succedersi alla guida della squadra.
Il neo tecnico, tuttavia, non soffre la pressione di una stagione di grandi traguardi, anche perchè può contare sulla presenza di un gruppo già solido e coeso, come ci conferma lui stesso: “La squadra secondo me si potrà togliere diverse soddisfazioni, è un bel mix di esperienza e talento con un pizzico di spensieratezza e voglia di far bene”.
E questa voglia di fare bene, gli uomini di Marra dovranno metterla in campo sin da subito perchè si partirà tra pochissimo con le prime amichevoli della stagione, test importanti per rimettere minuti di gioco fondamentali nelle gambe: “Presto inizieremo a giocare alcune amichevoli per vedere a che livelli siamo noi ma sopratutto a che punto sono i nostri avversari”.
Oltre al livello fisico, dovranno essere testati anche i nuovi arrivi ma sopratutto l’amalgama del gruppo, che dovrà presentarsi preparato già a partire dalla prima partita di campionato: “Gli obiettivi stagionali sono di crescita tecnica in maniera decisa ed importante per i nostri giovani – ha dichiarato il tecnico – mentre per quel che riguarda la squadra in toto aspetterei per dare il mio giudizio, tendenzialmente preparo le mie squadre per un unico obiettivo. Fare più punti degli altri, ed affinché ciò possa avvenire si devono tenere conto tante le variabili”.
Oltre alla prima divisione maschile, Michele Marra avrà anche un altro ruolo, forse ancora più delicato: l’allenatore gialloblù, infatti, si occuperà anche del Minivolley, categoria che regala tante piccole e intense emozioni ma che è anche più impegnativa delle categorie superiori: “Quando iniziai oltre 20 anni fa a lavorare con i bambini ero molto motivato e tanto curioso di confrontarmi con “piccoli caratteri in formazione”. Adesso alla curiosità ed alla motivazione aggiungo l’esperienza; canalizzare le forze del bimbo intraprendente, risolvere un problema motorio, aiutare il timido a far uscire la sua reale forza, impegnare il più esperto con sollecitazioni motorie più complesse. Il tutto messo a disposizione della squadra. Credo che sarà un impegno che porterà tante soddisfazioni e tanto divertimento. Sono pronto, anzi come dico ai piccoli atleti che alleno, sono nato pronto”.
Ufficio STampa