Intervista all’allenatore del Minivolley gialloblu impegnato in una vera e propria missione al servizio dei più piccoli
Lavorare con i bambini non è mai facile. Bisogna fare attenzione ad alcuni piccoli dettagli che vanno curati quotidianamente, soprattutto nello sport. Lo sa bene Michele Marra, tecnico della Prima Divisione Maschile ma anche allenatore del settore Minivolley.
LA DIFFERENZIAZIONE DEL LAVORO NEL MINIVOLLEY IN BASE ALL’ETA’ – Ora che la stagione si avvicina al giro di boa, mister Marra tira le somme di quanto fatto finora con i bambini: “Abbiamo circa 30 bambini con una fascia d’età dai 6 ai 9 anni. Fortunatamente sono tanti e quindi abbiamo pensato di dividere il gruppo in modo che, sia i bambini di prima e seconda elementare che i bambini di 3a e 4a elementare possano seguire dei percorsi formativi adeguati alla loro età. Per i più piccoli, che segue Silvia Poloni ed Elenora Vasselli, l’attività principale è la crescita e lo sviluppo delle capacità coordinative con percorsi e staffette che prevedono l’attrezzo/palla sempre presente e utilizzato. I più grandi, invece, hanno iniziato a fare esercitazioni che prevedono l’apprendimento dei primi fondamentali individuali come il servizio dal basso e il palleggio. Sempre per i più grandi in questi primi mesi abbiamo lavorato anche sul modo di stare in campo, con la conoscenza delle rotazioni e del passaggio al compagno”
REGOLE PRECISE ED ORGANIZZAZIONE DELL’ALLENAMENTO – Se si chiede a Michele Marra quali siano i suoi metodi d’insegnamento, il tecnico non ha dubbi: dare delle regole precise che valgano per tutti, allenatore compreso: “Il mio modo di lavorare è quello di dare delle regole semplici che tutti, me compreso, devono seguire. Sono regole di sport: rispetto del compagno, rispetto degli attrezzi di gioco, rispetto dell’ambiente in cui ci si allena, rispetto dell’avversario, ricerca della massima collaborazione col compagno e dell’attenzione durante la spiegazione dell’esercizio; inoltre anche la struttura della lezione si compone di quello che fanno anche le squadre seniores, dal riscaldamento alla fase centrale, dalla fase di gioco al defaticamento e lo stretching, anche solo per capire l’importanza dell’allungamento muscolare. Ogni lezione deve prevedere qualche elemento del “fondamentale d’attacco” anche se come rincorsa o come colpo d’attacco, perché per loro correzioni come distendere il braccio che si usa per colpire oppure eseguire la rincorsa nel modo corretto, è utile per poi partire da una base importante in futuro.”
IL MESSAGGIO D’INSEGNAMENTO AI BAMBINI – Anche il messaggio che Michele Marra veicola ai suoi ragazzi è chiaro e semplice, così come quello che si cerca di far arrivare anche alle loro famiglie: “Ai bambini dico di ascoltare e di uscire da ogni lezione con la consapevolezza di avere imparato qualcosa di nuovo. Ai genitori chiedo di essere sempre presenti e di incoraggiare sempre al massimo impegno i propri figli, di non mettere pressioni ma di far vivere questi anni ai bambini nella massima serenità. Stanno formando la loro personalità e devono prendere consapevolezza dei limiti che dovranno superare e dei loro punti forti”.
Ufficio Stampa