Superlega> Gara 1 Finale Play off Scudetto: Lube di prepotenza

Cucine Lube Civitanova- Diatec Trentino 3-0 (25-18/25-20/25-17)
Civitanova: Sokolov 14, Candellaro 5, Pesaresi, Kaliberda, Juantorena 11, Casadei, Stankovic 7, Kovar 6, Christenson 6, Cester, Grebbenikov (L), Corvetta, Cebulj 1. All.: Blengini- D’Amico
Trento: Nelli 6, Burgsthaler, Antonov 2, Mazzone T., Blasi, Chiappa (L), Giannelli 4, Lanza 7, Solè 2, Van de Voorde 3, Colaci (L), Stokr 2, Urnaut 5, Mazzone D. 2 . All.: Lorenzetti- Simoni
Arbitri: Sobrero – Cipolla
MVP: Christenson

Avviso a tutti i naviganti: la Lube c’è ed è in gran forma. Civitanova fa sua gara uno della finale scudetto con una prova di grande personalità, una dimostrazione di forza tecnica e mentale. Mai in affanno per tre set, sempre “sul pezzo” con grande attenzione in tutti i reparti ed in tutti i fondamentali, e sempre con il sorriso sulle labbra. Tutto sin troppo facile, Trento è spazzata via con il minimo dispendio di energie, sabato c’è la Champions
Un razzo che sprigiona tutta la forza dei suoi motori in fase di distacco: questa la Lube al fischio di inizio. 9-3 tanto per mettere subito le cose in chiaro. I padroni di casa sfoggiano una messa a punto in tutti i reparti invidiabile, Trento barcolla e non può che mettersi all’angolo sperando che la sfuriata passi. Tutti i reparti non riescono a fornire un rendimento accettabile; ricezione, battuta ed attacco sono insufficienti e Lorenzetti attinge a larghe mani dalla panchina pensando già al secondo parziale. La firma del 25-18 è di Stankovic. Si riparte con una novità lato Itas, Nelli viene preferito a Stokr, ma è tutta Trento che sembra animata da altro spirito. Il parziale è in equilibrio nelle fase iniziale, molti gli errori dai nove metri delle due formazioni, Sokolov chiamato ripetutamente in causa ha le polveri umide, muro e difesa trentina viaggiano con un rendimento decisamente più elevato. La Lube riporta l’incontro nel binario preferito a muro, prima doppio Stankovic, poi Sokolov per un più tre importante a metà parziale. Un vantaggio che i padroni di casa gestiscono alla perfezione per tutto il parziale, con muro e difesa attenti e puntuali. Trento non può fare altro che chinare il capo una seconda volta. Lorenzetti non cambia gli interpreti, Trento non muta il rendimento; il terzo set inizia ancora una volta con la Lube che affonda, soprattutto dai nove metri, aprendo falle a ripetizione nelle ricezione ospite. Esce Urnaut per Antonov sul 9-3 e la scelta sembra franare l’emorragia, ma è ben poca cosa. La Lube è sempre reattiva in tutte le circostanze, pronta a ribaltare a proprio vantaggio tutte i possibili pericoli, sfrontata al punto giusto per trovare sempre la soluzione più difficile. Una prova di forza e di grande lucidità per Civitanova, un magnifico viatico per l’impegno di Roma.
Marco Benedetti