A2F> Marsala: Conosciamo Tatijana Fucka

Mi chiedono spesso come mai né io né mia sorella abbiamo scelto di giocare a pallacanestro. Il fatto vero è che abbiamo sempre preferito la pallavolo – inizia così Tatijana Fucka, facendo riferimento alla brillante carriera di suo padre Gregor nel mondo del basket – Lui, da vero sportivo, ci ha sempre lasciate libere di scegliere e noi abbiamo seguito il nostro istinto e le nostre passioni –
Ha iniziato a giocare a 11 anni, Tatijana
– Si, ho iniziato con l’Idea Volley Bologna, facendo l’under 13 prima e l’under 14 l’anno successivo, in terza divisione e in serie C. Poi, a sedici anni mi sono trasferita a Bassano, giocando con l’under 18 e partecipando a tre stagioni di B1. Nella prima siamo retrocesse, nelle seguenti ci siamo salvate tranquillamente –
Poi il gran salto in quell’importantissima fucina di talenti che è il Club Italia
– Mi hanno voluto e io non mi sono fatta pregare più di tanto. E’ stato un anno davvero importante. Ho giocato poco, ma ho imparato tanto –
Lo scorso anno Tatijana ebbe, di conseguenza, il suo primo impatto col PalaBellina. Da avversaria.
– Ricordo un finale di gara molto concitato. Vincemmo al tie-break, ma mi colpì il calore del pubblico marsalese. Che è stato davvero capace di trascinare la squadra locale fino alle soglie del successo. Poi, chiaramente, è andata com’è andata. A decidere è e sarà sempre il campo –
Le confermo così che a Marsala c’è ormai un pubblico molto, ma molto caloroso e attaccato alla squadra – Meglio – ribadisce la nuova centrale azzurra – Molto meglio. Giocare in un ambiente capace di coinvolgerti emotivamente è ben altra cosa che giocare in un’atmosfera da salotto. Sono molto contenta che sia così –
Quest’anno la società azzurra l’ha cercata.
– E io ho accettato senza alcun tentennamento, felicissima di abbracciare un bel progetto, con una squadra molto giovane, ma secondo me dalle enormi potenzialità. Soprattutto una squadra motivatissima –
Le chiedo se conosce il suo nuovo coach, Leo Barbieri. Ci pensa un istante e poi ricorda un episodio.
– Si, certo. Mi sono allenata una settimana con lui, tempo fa, a Montichiari. Si era provato a creare un gemellaggio tra la Bruel Bassano, dove all’epoca giocavo, e la società bresciana. Poi non se ne fece più nulla. Ma mi è rimasto l’ottimo ricordo di quel breve periodo–
Poi aggiunge – Conosco anche Francesca Cosi, che è nata dalle mie parti (Bologna, ndr). Infatti ci stiamo già organizzando per arrivare assieme a Marsala –
A questo punto la domanda è d’obbligo e le chiedo cosa si aspetti da questa nuova avventura, stavolta nel profondo sud – Crescere singolarmente e raggiungere buoni risultati con il nuovo gruppo, con la mia nuova squadra. Sono convinta che ci riusciremo, anche con l’aiuto di quel pubblico che mi ha colpito tanto lo scorso anno –
Le spiego che “quel pubblico” si sta organizzando ancora meglio
– Benissimo. Ciò non fa altro che accrescere le mie già forti motivazioni a far bene. Non vedo l’ora d’iniziare e mando un saluto ai tifosi –
Benvenuta Tatijana, anche noi non vediamo l’ora di conoscerti.- (intervista di Umberto Li Gioi)

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