LUCI ED OMBRE per il Top Volley nella JUNIOR LEAGUE

Dopo alcuni anni dalla vittoria in Junior League in cui furono lanciati nel panorama nazionale tanti giocatori, la squadra pontina si riaffaccia alla ribalta del massimo campionato giovanile gestito dalla Lega pallavolo.

Forte della collaborazione con ASD Roma 12, società da tempo specializzata nel settori giovanile, la squadra U19 in questa stagione era decisamente competitiva anche per i massimi livelli. Alla manifestazione finale chiusasi domenica scorsa a Castellana Grotte hanno partecipato i 10 migliori settori giovanili delle squadre di serie A. Nella fascia alta si collocavano Trentino Volley, Treia Macerata e Materdomini che aveva il vantaggio di giocare in casa. Di un gradino inferiore erano tutte le altre fino ad arrivare a Corigliano che chiamata a rimpiazzare un’assenza dell’ultima momento è arrivata un po’ impreparata alla manifestazione.

La Top Volley partiva, però, con un grosso handicap: l’assenza di due nazionali juniores; per infortunio quella di Alessandro Gaia e per impegni sportivi e scolastici quella di Gabriele Di Martino. Nella prima fase era necessario, per entrare nelle zone alte, arrivare secondi presumibilmente dietro Macerata. Tutto è andato secondo previsioni, sconfitta con Macerata e vittoria con Corigliano e Calzedonia Verona; la gara con la Parmareggio Modena diventava quindi la decisiva per ambire alle semifinali. Partenza ottima per la squadra guidata dal duo Calzavara e Belluscio in un set lottato punto punto il colpo di reni viene dato dalla squadra laziale (30-28) nel secondo set la squadra si scioglie e vince agevolmente giocando un’ottima pallavolo, nel terzo set, però, ben 14 errori punto con 7 battute errate rilanciano la squadra emiliana che mentalmente si era già adattata alla sconfitta. Come spesso succede in questi casi, l’inerzia della gara si ribalta e per chi prima conduceva diventa tutto difficile. Un tie break nervoso porta i modenesi alla vittoria.

Persa la grande occasione di frequentare le zone alte incontrando in semifinale i supertitolati trentini, la squadra laziale era piuttosto amareggiata e la fatica delle quattro gare in due giorni si faceva sentire. Contro le buone regole che regolano la gestione delle squadre nei tornei, per smaltire la delusione e per privilegiare l’aspetto culturale, la mattina della finalina 5/6 la società decideva di portare il gruppo a visitare le Grotte di Castellana.

Nel pomeriggio contro Indomita Ortona solita partenza a razzo dei rosso blu con un gioco bello e potente, due set a zero, ma poi sopraggiungeva il solito calo fisico e di concentrazione e così si ricorreva ad un gioco troppo scontato per un avversario agile e molto valido in difesa. Si replicava così la gara del giorno prima arrivando alla fine con tie break perso a 16 dopo aver buttato via anche un match ball.

Il sesto posto non è un brutto risultato, ma arrivare al quarto era più che fattibile, senza considerare il fatto che lasciare due nazionali a casa ha cambiato i rapporti con le altre squadre. Nel gruppo complessivamente valido, vanno fatte almeno due citazioni: una per Paul Ferenciac il più costante in tutte le gare anche nei fondamentali in cui nel corso della stagione non sempre aveva brillato (difesa e ricezione) e l’altra per Simone Necci che ha compiuto diciotto anni il giorno dell’ultima gara e che da centrale di 190 cm scarsi si è fatto valere in tutta la manifestazione sia in attacco che a muro contro avversari fisicamente molto più dotati

Dato che il gruppo che ha partecipato era composto a metà da ragazzi del 97 e 98 resta sempre per la Top Volley la possibilità per la prossima stagione di replicare questa valida esperienza ottenendo possibilmente anche un migliore piazzamento,

Mario Mazzini