CFA > Ne resterà soltanto uno

Livia Zanichelli 24-10-2011

Apd GB Vico – Proger Roma Centro 2-3
(25-16; 24-26; 20-25; 25-15; 10-15)

ApD Gb Vico: Aurizi; Ceccarini 4; Cruciani (K) 9; Gloria 2; Golfetti 1; Menicucci 8; Mennuni; Renzetti (L); Sciacca A.; Sciacca F.; Sperandeo 2; Viselli 11. All.: Di Gregorio
Proger Roma Centro: Acciarini 9; Aquilanti 4; Barbabietola 1; Cappelli; Forastieri 6; Freda (L2); Graziano (K) 4; Leone 12; Lovecchio 4; Lucchetti 1; Munafò (L1); Sabbini 6; Tricarico 2. A..: Camiolo; Cataldi
Arbitri: I Rollo; II Coppola
Top Scorer: Leone (Proger Roma Centro)

La Proger Roma centro vince il lungo e faticoso match con il GB Vico. Uno scontro equilibrato ed avvincente porta le ragazze di Mr. Camiolo alla vittoria per 2-3 contro le padrone di casa.
I primi scambi di questo match sono il preambolo perfetto ad una partita che si prospetta lunga e faticosa: le formazioni sono equilibrate, combattono su ogni pallone, costrette dalle rispettive avversarie a sudarsi ogni punto. In una primissima fase di questo set d’apertura, la Proger Roma Centro sembra lievemente più decisa delle avversarie, si concede meno errori e riesce a staccare le padrone di casa di ben cinque punti: 4-9. Ma Vico non si lascia spaventare: ha carattere da vendere, tanto entusiasmo ed un capitano che non lascia mai le sue giovanissime compagne a se stesse tanto che in poco tempo riesce a raggiungere le avversarie e a portarsi in parità. Poi in vantaggio; un vantaggio che si fa sempre più prepotente, sempre più pericoloso. Le padrone di casa hanno ora il completo dominio caratteriale del match. Le avversarie, sempre pronte e precise sembrano lievemente intimidite e più che gli errori, che rimangono sempre pochi, è il timore quello che le fa andare sotto di ben sette punti: 20-13. Nel frattempo Vico sembra trarre sempre maggior forza dai suoi successi: per le ragazze di Di Gregorio non conta chi c’è dall’altra parte, conta solo giocare al massimo senza concedere niente a nessuno. Man mano che il vantaggio delle “all blacks” si fa più consistente quelli che per Proger erano meri timori, si trasformano in una maggiore percentuale di errori: l’ultimo strenuo tentativo di riprendersi quei punti di svantaggio si rivela ben presto una battaglia inutile per la formazione ospite che subisce una dura sconfitta per 25-16.
Il secondo parziale inizia esattamente come il primo: parità pressoché continua fra due formazioni che al massimo si distanziano di un punto. Come nel set precedente, la grinta e la determinazione del Vico tentano di impossessarsi del campo, riuscendoci temporaneamente con uno stacco di ben tre punti sulle avversarie: 9-6. Ma stavolta Proger non ci sta a farsi sopraffare: Vico si concede qualche errore in più; la difesa sembra meno serrata; l’attacco un po’ meno pressante. La squadra di casa si è un po’ smontata dando alle rivali la possibilità di organizzare un attacco più vario ed insistente, un muro molto efficace. L’indiscussa padrona del campo è ora la Proger che ha trovato una grinta e un orgoglio tutti nuovi, offuscando ed affossando temporaneamente le doti del Vico: 11-17. Ma la faretra del Vico è ancora piena di frecce e le ragazze di Di Gregorio non si lasciano scoraggiare dal pericoloso svantaggio che le affligge ormai da tempo: con uno scatto inaspettato le guerriere in nero si portano in parità, per poi conquistare il vantaggio tanto agognato. Dal 21-20 in poi la partita si svolge punto a punto e gli ultimi scambi lasciano il pubblico col fiato sospeso: 23-22; 24-22: 24-24. Vico si è ripresa sì, ma non riesce a dare quel tanto in più che le avrebbe permesso di portare a casa anche questo set. D’altra parte le ospiti, la vittoria la cercano dall’inizio del parziale: non possono e non vogliono permettere che gli venga strappata tanto che con un ultimo sforzo riescono ad infliggere al Vico una sferzata finale per 24-26.
Il terzo set inizia sotto una cattiva stella, soprattutto per il Vico: la numero 14 della formazione di casa rimane infortunata demoralizzando le guerriere in nero e rendendogli più difficile il tentativo di rientrare in partita dopo la sconfitta del secondo parziale. Le “all blacks” entrano in confusione e fanno fatica a ritrovare quell’equilibrio che le aveva portate alla vittoria del primo set. Dall’altra parte le avversarie si caricano ma si assiste comunque ad un set psicologicamente e sportivamente indefinibile: sebbene in vantaggio, non si può dire che il Proger domini caratterialmente questo set. Lo stesso, e a maggior ragione, si può dire per il Vico. Il match è ora permeato da un clima di caotica tensione: nessuno riesce a trovare una propria stabilità di gioco; tutto si regge su un precario instabile equilibrio pronto a crollare da un momento all’altro. Tutto sta a vedere da che parte cederà per primo questo equilibrio: purtroppo per le padrone di casa il piatto della bilancia pende ancora una volta a favore delle combattenti in rosso-blu che portano a casa il set per 20-25.
Tutto sembra sistemarsi nel quarto parziale; le squadre sembrano aver ripreso la concentrazione: niente più caos o confusione; forse qualche errorino di troppo spiegabile con la stanchezza e un po’ di tensione causata dall’arbitraggio. Entrambe le contendenti ritrovano se stesse e la concentrazione di cui sono capaci, ma stavolta è Vico a prendere il sopravvento contro un’avversaria ancora agguerrita ma che tende a perdersi in alcune fasi di gioco: 16-8. Sarà per la stanchezza, sarà per il campo estraneo, sarà perché la padrona di casa ha ritrovato la sua grinta irresistibile ed il suo piglio guerriero che le ospiti rimangono indietro, troppo indietro per poter sperare di riprendersi: 23-14. Ormai è praticamente tutto inutile per la Proger, ad un passo dalla vittoria, ma bloccata dietro la linea del traguardo dall’incredibile scossa elettrica inflittale dal Vico che vince questo set per 25-15.
La resa dei conti è breve ma intensa: entrambe le formazioni combattono all’ultimo sangue senza esclusione di colpi. Entrambe si lasciano alle spalle paure, timori, blocchi emotivi gareggiando in un set alla pari. È stato un match equilibrato, una battaglia tra rivali degne l’una dell’altra. Forse entrambe le squadre avrebbero meritato la vittoria. Ma sappiamo bene che la vittoria è di uno solo; che un unico guerriero è destinato ad alzare le braccia al cielo gridando al trionfo: questo valido guerriero è la Proger Roma Centro che porta a termine la sua ultima coraggiosa fatica con un glorioso 10-15.