DF> Volley Ariccia, una terza da dimenticare.

Serena Velletrani

Ufficio Stampa

E’ sempre difficile parlare di una “non-partita”. Nella semibuia palestra dell’ITC Pertini, in effetti, abbiamo assistito ad un monologo della Polisportiva Borghesiana, che ha fatto davvero il proprio comodo nei 70 minuti scarsi di partita contro la Volley Ariccia. Capitan Silvagni e compagne sono apparse subito in una giornata di scarsa vena, molli, incapaci di una pur minima reazione nei confronti di una squadra certamente non trascendentale ma davvero ben messa in campo, solida e decisa a fare fino in fondo il proprio dovere: tra le migliori, sicuramente la Frustaci (un libero sempre presente, precisa in ricezione e difesa, ottima nel tenere sempre la miglior posizione possibile) e la Fortini (schiacciatrice efficace, brava nel variare i colpi e molto precisa sia in diagonale che in lungolinea). Dall’altra parte, come dicevamo, una squadra che non ha mai trovato il ritmo giusto, spesso in difficoltà in ricezione e fuori posizione in difesa, con bassissime percentuali positive in attacco ed a muro. Assente Isabella Sandretto, fuori sede per impegni familiari, Alessandro Borrello ha messo in campo Roberta Sidera in palleggio e Sidra Morani opposto, Chiara Lautizi libero, Elisa Capogna e Romina Pozzi centrali, Sara Silvagni e Martina Di Giuliomaria a banda.
Il primo set si apre subito con l’handicap: la Borghesiana schizza 1 a 5, proviamo a restare in scia risalendo sul 5 pari ma ci troviamo a rincorrere ancora per recuperare sul 10 pari e, ancora, sul 18 pari; poteva essere il momento giusto per provare l’allungo decisivo e invece molliamo completamente la presa sulla partita, subendo 6 punti consecutivi che ci portano sul 18/24 per chiudere quindi il set 19/25, senza riuscire neanche ad accennare una reazione accettabile. Il black-out prosegue nel secondo set, quando restiamo in gioco fino al 2/5 per passare poi 5/12, 10/17 e 16/23, fino al 17/25 finale: un secondo set in cui la squadra ha accettato passivamente il gioco delle avversarie, ed a nulla sono servite le sostituzioni di Roberta Sidera con Federica Mitri (sul 3/8) e di Martina Di Giuliomaria con Serena Velletrani (nella foto, sull’8/15). Il terzo set ci ha dato per un po’ l’illusione di una inversione di tendenza, con le due squadre testa a testa fino al 14 pari: non era però proprio giornata e le gialloblu non sono state capaci di approfittare del fisiologico calo di tensione della Borghesiana che, invece, ha poi spinto al momento giusto per diventare imprendibile a 16/18 e 19/23, per poi chiudere 21/25. Una Volley Ariccia quindi troppo brutta per essere vera, nella classica partita che inizia male e finisce peggio: è stata sicuramente una giornata-no, come ce ne possono sicuramente essere nel corso di un campionato, degna conclusione di una settimana in cui, per una serie di motivi, tutta la squadra è sembrata un po’ distratta e poco presente anche in allenamento. Sarà importante ritrovare subito la giusta concentrazione ed il giusto impegno per riprendere “il cammino” nel miglior modo possibile, già dalla partita di sabato prossimo, in casa contro Antico Grottino Nettuno.
In chiusura, non è probabilmente corretto parlare dell’arbitro dopo aver perso in questa maniera ma, per onor di cronaca, dobbiamo riscontrare i tre macroscopici errori commessi a nostro danno dal signor Luongo quando il punteggio dei set era ancora in equilibrio, per poi completare l’opera con un “giallo” (giusto, se vogliamo, a termine di regolamento) prontamente sventolato nei confronti della panchina nel corso del terzo set.

IL TABELLINO DELLA PARTITA
POL. BORGHESIANA / VOLLEY ARICCIA 3.0 (25.19 – 25.17 – 25.21)
POL. BORGHESIANA: Buzzatti, Catarinozzi, Cellapica, D’Alisera, Fortini, Frustaci (L), Gratta (K), Missale, Passari, Pofi, Signori, Soldati. Allenatore D. Mannoni Cocco.
VOLLEY ARICCIA: Atzori n.e., Benelli n.e., Capogna 7, Di Giuliomaria 4, Lautizi (L), Mitri 1, Morani 7, Pozzi 5, Ricci (2.L) n.e., Sidera, Silvagni (K) 10, Velletrani 4. Allenatore Alessandro Borrello.
Arbitro: Alessio Luongo di Roma.