A2M> Club Italia regala, Milano ringrazia

Foto G. Benedetti

Marco Benedetti

Club Italia – Che Banca Milano 2-3(25-23/25-20/21-25/18-25/13-15)
Club Italia: Latelli 1, Paris 2, Valsecchi 4, De Paola 12, Marchiani, Vettori 12, Fedrizzi 18, Mazzone 14, Gabriele 1, Mattei, Prandi (L), Marchisio (L). All.: Bonitta
Errori 12, Battute sbagliate 21, Muri 3, Aces 2
Milano: Angelov 11, Baroti 15, Beretta, Blasi, De Oliveira, Di Manno 7, Insalata 16, Mattera 1, Mercorio 4, Robbiati 5, Vedovotto 16, Durante (L), Cauteruccio (L2). All. Moretti.
Errori 21, Battute sbagliate 15, Muri 12, Aces 5
Arbitri: Polsato – Montanari
Al Palazzetto di Roma il tie-break è un must in questo fine settimana, ieri Latina ha perso un derby in pugno, oggi stessa sorte per il Club Italia; con il match in pugno non riesce a mettere il colpo del ko, finendo per subire la rimonta della Che Banca Milano.Un avvio di studio, contrassegnato da un sostanziale equilibrio; l’idillio viene spezzato dopo la boa del dieci, con Vettori che sparacchia fuori due volte da posto due, seguito a ruota da De Paola che non supera il nastro da quattro. Tre regali che permettono a Milano di conquistare un rassicurante vantaggio Rassicurante si, ma non sufficiente; i ragazzi di Bonitta, riescono nella volata finale a riagguantare gli avversari. Vettori, Mazzone e Fedrizzi trovano gli spazi giusti, e sanno anche sfruttare gli errori, soprattutto quelli di Mercorio in vena di sprechi. Fedrizzi mette il sigillo ad una rimonta fortemente voluta e meritata. Gli azzurri tengono botta anche in avvio di secondo parziale, mai in soggezione costringono ripetutamente all’errore Milano, soprattutto in ricezione. Moretti è costretto a togliere Mercorio all’ennesima topica, puntando su Angelov e sperando che i quattro punti di vantaggio del Club Italia non siano una montagna troppo ardua da scalare.  Latelli orchestra al meglio la vena delle proprie bocche da fuoco, Fedrizzi, De Paola e Vettori non steccano quando chiamati in causa, senza dimenticare Mazzone, che riesce spesso ad impensierire l’esperto Insalata. Il fortino federale resiste senza contraccolpi alle sfuriate disordinate della truppa meneghina, il doppio vantaggio di casa è sin troppo agevole.  Al rientro in campo Moretti lascia seduto Di Manno e si affida ai centimetri di Baroti per tentare di sovvertire le sorti dell’incontro. L’opposto ospite ci mette del suo trovando ripetutamente i giusti spazi; il rendimento, però, dei ragazzi di Bonitta non ha cali, ordinati in tutti i reparti controbattono l’azione avversaria con efficacia e puntualità. Le due formazioni camminano a braccetto  per un lungo tratto, latitano gli acuti, l’equilibrio la fa da padrone. In vista del traguardo finalmente i guizzi, è Milano a tirare fuori l’argenteria migliore con il muro di Insalata e l’esperienza di Angelov. Un break che segna in modo definitivo le sorti del parziale, Milano accorcia lo svantaggio. Il punto fa bene a Milano, regala maggiore tranquillità all’azione meneghina, con Angelov e Baroti sugli scudi; il Club Italia dimostra di essere in affanno malgrado le folate sempre ficcanti di Mazzone in posto tre. Bonitta vede Vittori in calo e si gioca la carta Gabriele, quindi dà fiato a Latelli buttando nella mischia Marchiani. Tentativi vani, Milano fugge via grazie anche ai muri di Insalata ed alle bordate di Baroti. E’ ancora Angelov a risultare determinante, suo il punto che vale il pareggio. Milano vola, il tie break è quasi una formalità per i bianchi di Moretti, il cambio di campo vede ben sei punti di vantaggio per gli ospiti. Bonitta si gioca il tutto per tutto, dentro Paris e Marchiani. La reazione c’è, a tratti anche imperiosa, ma il divario impossibile non consente miracoli, Milano trova due punti persi nell’ora di gioco precedente.