Mimmo Fusco> Frosinone ci prova, Casalmaggiore va in finale

Foto Fraioli

Marco Benedetti

IHF Volley Frosinone – Pomì Casalmaggiore 1-3  (22-25/20-25/25-22/15-25)
Frosinone: Monacelli, Kohler 5, Garcia Marquez 13, Palazzini 4, Zanin , Karalyus 2, Menghi 12, Giglio, Ginanneschi 8, Spataro, Gioia 3, Sammartano, Ruzzini (L). all.: Secchi –  Despaigne
Errori 14, Battute sbagliate 6, Muri 7 Aces 1
Casal Maggiore: Lugli, Olivotto 11, Nardini 13, Tomasevic 9, Trabucchi, Petrucci 5, Bertone, Zago 16, Kucerova 19, Masotti, Paris (L), Giorgi (L).  All.: Milano – Balzoni
Errori 21,  Battute sbagliate 12, Muri 15  Aces 3
Arbitri: Zavater – Pignataro

Esordio assoluto per Frosinone nel Coppa Città di Roma Trofeo Mimmo Fusco. Un battesimo che conferma le gerarchie evidenziate in campionato, con la vittoria del Casalmaggiore, ma che mette in mostra anche un buono stato di forma delle ciociare, brave a tenere il campo per oltre un’ora, senza troppi timori reverenziali.
Tutto rosa l’avvio dell’incontro, il muro di Casalmaggiore fa sentire centimetri e peso, elementi che valgono un istantaneo più quattro. Il parziale potrebbe chiudersi anzitempo, la ricezione delle ciociare va presto in affanno, offrendo su di un piatto d’argento la possibilità della fuga definitiva. Frosinone ha un sussulto a metà parziale, i punti della Garcia Marquez restituiscono fiducia, oltre a portare fieno in cascina. La Petrucci cerca con successo Nardini ed Olivotto, rispondono le ciociare con il doppio cambio. La Monacelli innesca meglio Ginanneschi e la nuova entrata Gioia, per Frosinone è lo svantaggio minimo proprio nella volata finale, lo sforzo non paga quanto sperato, la  Olivotto chiude i giochi. Leggero calo, almeno in avvio, per le ragazze in rosa; Frosinone trova spazi improvvisi  dove infilarsi e ne approfitta per cercare la fuga. Sono i muri della Zago e ed il peso tecnico della Nardini a sovvertire le gerarchie sul tabellone; Casalmaggiore rimette la testa avanti. Il parziale è in equilibrio, almeno sembra; Frosinone si scioglie inesorabilmente di fronte al maggior ordine ed alla maggiore efficienza delle avversarie, l’ace della Kucerova mette in cassaforte lo 0-2. Frosinone tenta una nuova partenza lanciata, ma ben presto torna ad essere preda delle maglie di Casalmaggiore; sono sempre le due centrali in rosa a fare la differenza, Olivotto e Nardini, ottimamente imbeccate dalla Petrucci, trovano sempre i giusti spazi. Frosinone lotta, rimanendo avvinghiata all’avversario, ed ogni tanto riesce a fare anche male. La fase centrale e tutte delle padrone di casa che riescono a tirare fuori la zampata vincente. E’ un allungo che vale il più sei, quasi senza reazione del Casalmaggiore. Le ragazze di Milano, quando si accorgono di essere vicine all’inevitabile, tirano fuori le unghie; la Tomasevic si risveglia dal letargo e mette giù in filotto che vale cinque punti. Secchi corre ai ripari, prima con la Karalyus, poi con Monacelli e Gioia; la mossa paga, la “russa” mette giù due punti pesantissimi, ci pensa poi Gioia a chiudere il parziale. E’ il canto del cigno per le ragazze di Secchi, la ripresa delle ostilità le trova molli e svuotate. Casalmaggiore ne approfitta mettendo in cascina un più cinque che vale oro. Il vantaggio è importante e per niente prematuro, le “rosee” lo gestiscono con freddezza e qualità. A turno, Zago, e Kucerova trovano gli spazi per non soffrire mai e per agguantare la finale del Mimmo Fusco.

Finale  tra Casalmaggiore e Giaveno, il terzo posto vedrà la sfida tra Frosinone e Santa Croce