Riccardo Fenili ricorda Vigor Bovolenta

Ufficio Stampa

Il mondo del volley piange un’altra stella: la morte improvvisa di Vigor Bovolenta, per tutti ‘Bovo’, colto da malore a soli 37 anni, sabato scorso in campo a Macerata, con la sua Volley Forlì impegnata contro la Lube nel campionato di serie B2, lascia tutti sconvolti e increduli.

Nelle fila blu-amaranto, lo schiacciatore Riccardo Fenili, che ben ha conosciuto l’ex azzurro Bovolenta, è il più colpito e lo ricorda così:
“ non è per me una giornata facile, quanto successo a Vigor ha qualcosa di incredibile. Lo conosco (usa ancora il presente il Conte viareggino ndr) da 20 anni, era il 1992 quando per la prima volta lo incontrai in junior league. In questa annata abbiamo perso due grandi giocatori così all’improvviso, grandi indipendentemente dal fatto che uno abbia ottenuto successi più locali e l’altro internazionali, prima Nanni Castelli (Giovanni Castelli, molto conosciuto anche in Versilia per aver vestito la maglia della Nuova Pallavolo Lido) ed ora Vigor Bovolenta” – inizia così, con commozione Riccardo Fenili, che vuole ricordare entrambi con un aneddoto importante per il mondo dello sport – Nanni e Vibo, sono due persone che hanno lasciato qualcosa di importante nella pallavolo ed anche a me personalmente. Ho avuto modo di apprezzare il loro modo di stare in campo e proprio per questo mi permetto di raccontare un aneddoto che è successo credo nel ’94-’95. Durante una partita dell’Italian Open con Ravenna opposta a Livorno, nella palestrina livornese dei Vigili del Fuoco, Ravenna stava nettamente vincendo, Vigor, in un momento di esultanza si permise, da ventenne quale era di fare un urlo contro Nanni, il quale immediatamente bloccò la partita e lo guardò come per dire ‘queste cose non si fanno’, ricordo che Vigor nonostante fosse già un giocatore di grande livello chiese scusa a Nanni ed a fine partita si abbracciarono. Era quello un abbraccio da grandi campioni, da persone che durante il gioco si possono anche guardare male e urlare, ma che finita la partita si abbracciano con reciproca stima. Dico questo – prosegue Riccardo Fenili – perché ricordo quell’episodio sempre con il sorriso. Da quando sono diventato grande vivo il lutto delle persone a me care in modo particolare, ogni volta che parlavo con amici di Nanni, lo ricordavo sempre con un sorriso, lo stesso sorriso che farò sicuramente tutte le volte che parlerò di Vigor, che con la sua scomparsa prematura e improvvisa, ha  lasciato tanti bellissimi ricordi sportivi del nostro sport e tutte le volte che penserò a lui così come ogni volta che penserò a Nanni, lo farò con un bellissimo sorriso, che è quello che sicuramente si meritano”.

Anche il tecnico blu-amaranto Luca Tazzini ha incrociato il cammino con il compianto campione Vigor Bovolenta “ Ci siamo incontrati ad un trofeo delle regioni e poi ai tempi della Maxicono Parma, in un campionato under 18, lui giocava a Ravenna, era il 90-92. Ricordo che Vigor era già un grande talento, fortissimo in attacco e a muro. Con grandi qualità da leader. – molto toccato da questa prematura quanto improvvisa scomparsa il mister del Camaiore esprime il suo pensiero – “ Colpisce come un campione dopo una carriera fantastica, continui a giocare in serie B. E’ questo un segno di passione e attaccamento per il nostro sport, un esempio da seguire non solo per ogni pallavolista, ma per ogni sportivo autentico. Cercherò di seguire il suo esempio e chiederò ai miei giocatori di farlo, in particolar modo ai più giovani. Solo attraverso la passione si può essere dei bravi sportivi a prescindere dalla categoria in cui si gioca. Penso che da questo lutto si possa e si debba trarre un messaggio ed un insegnamento sul giusto valore che ciascuno di noi sportivi, a partire dai più giovani, debba dare al nostro gioco con tutto quello che ci fa vivere.”