B2M> Genzano stoica, ora la finale dei play off

Danilo Mancini

La Libertas vince 17-15 al tie-break a Ferrara nel ritorno delle Semifinali. Sabato alla “Marchesi” l’andata dello scontro decisivo contro la Fenice Forlì

CARIFE VOLLEY FERRARA – LIBERTAS GENZANO        2-3
(20-25; 25-20; 20-25; 25-18; 15-17)
CARIFE VOLLEY FERRARA: Molezzi, Tosi (cap.), Agosti, Vaccari, Zambelli , Zanotto, Baraldi, Bergantino, Fratucelli, De Rosas, Smanio, Poli (libero) – 1°All.: Zambelli – 2° All.: Nobili
LIBERTAS GENZANO:  Roberti  21,  Renzetti  11, Ciccarelli (cap.), Sanfilippo 5,  Monti  8,  Marinelli  15, Conflitti  9, Di Caprio, Fattori, Cesa, D’Andrea (1° libero), Mitri (2° libero) –  1° All.: De Sisto – 2° All.: Emili
Arbitri: Alessio Fini di Novate Milanese ed Andrea Savino di Milano
Durata incontro:  2 ore e 30 minuti
Un incontro interminabile, stressante, giocato all’arma bianca da due formazioni che proprio non ne volevano sapere di cedere. Uno spettacolo agonistico incredibile, vietato ai malati di coronarie, davanti ad un pubblico numerosissimo e partecipante, con logica prevalenza di quello di casa con bandiere e tamburi. In numero nettamente minore, ma non per questo meno predisposto a sostenere i colori genzanesi quello giunto al seguito della squadra sino in Emilia, soprattutto con trombette e cori a sostegno. Al PalaSegest di Ferrara, capace di oltre mille spettatori,  sabato sera si è assistito ad un confronto duro, senza esclusione di colpi e sempre con  il coltello tra i denti ed il cuore in gola fino all’ultimissima palla. La Carife Ferrara aveva a disposizione l’opportunità, giocando in casa, di pareggiare le sorti numeriche della Semifinale e di giocarsi poi tutto nello scontro di spareggio; la Libertas invece le voleva provare tutte per uscire con la vittoria (con qualunque tipo di punteggio, non avendo rilievo il computo dei set) dall’impianto ferrarese, per conquistare la Finale e dunque poter fruire di un’intera settimana per preparare con tranquillità l’assalto decisivo alla Promozione.  Orbene, dopo 2 ore e 30 minuti di battaglia dura e leale sotto rete, l’hanno spuntata i ragazzi del Genzano, dopo uno spasimante tie-break con un 17-15 che la dice tutta sull’incertezza dell’esito finale del match. Dal punto di vista tecnico non è stata in verità una gara impeccabile. Specie da parte degli ospiti laziali gli errori e la cattiva interpretazione degli schemi, dei fondamentali  e delle giocate l’hanno fatta da padrone, tanto che chi li conosce per averli visti tutta la stagione e nell’occasione li stava osservando, stentava a credere che fossero gli stessi protagonisti di una fantastica galoppata che li aveva portati a sfiorare la Promozione diretta e solamente sabato scorso a schiantare gli avversari ferraresi. Le attenuanti è vero non mancavano: l’impianto di dimensioni nettamente più grandi e troppo diverse da quello proprio,tale da non confortare nei punti di riferimento,  il pallone da gioco che non era quello abituale, le ore di viaggio sul groppone (partenza dai Castelli alle ore 9.00 e 460 Km percorsi per arrivare a destinazione alle 16.30, pausa di pranzo compresa), non ultimo il valore degli avversari, ma troppe cose non avevano funzionato, con degli atleti lontani parenti da quelli ben noti. Nonostante la giornata storta di alcuni elementi fondamentali e le avversità palesatesi, capitan Ciccarelli  e soci son stati bravi e capaci a restare compatti e coesi ed a  superare anche le fasi più scure, resistendo con tenacia alla bufera che li stava spazzando, tirando poi fuori le unghie, aggrappandosi a tutto ciò che restava ed infine tale pervicacia è stata ricompensata dalla vittoria in extremis, non bella ma forse per questo più assaporata con gusto e soddisfazione. Genzano in questa gara è andata avanti, si è fatta riprendere per colpa di un secondo set scellerato, è tornata a rimettere la testa sopra gli antagonisti di casa, di nuovo si è persa nei meandri dei propri dubbi ed incertezze, ha rischiato di sprofondare nel tie-break, alla fine con un’estrema zampata ha sferrato il graffio letale, piazzato tre punti di fila e strappato il pass per la Finale dei Play Off, evitando la deleteria gara 3 che si sarebbe dovuta svolgere mercoledì 30 Maggio prossimo. Coach De Sisto iniziava con il consueto sestetto dell’ultima partita, con la sola variante di Di Caprio a banda. Inizio equilibrato, poi sul 13-12 Sanfilippo  (con due punti di sutura nella mano per l’infortunio nel match di andata) entrava sullo stesso Di Caprio e restava sino alla fine. L’incertezza nel punteggio restava sino al 19-19, poi gli ospiti allungavano e chiudevano sul 20-25 grazie ad un primo tempo a segno di Paolo Conflitti. Seconda frazione con il copione che non variava: equilibrio iniziale nel punteggio, poi Genzano a tentare la fuga. Sul 16-20 tutto sembrava sotto controllo da parte dei castellani, incluso il cambio Ciccarelli – Conflitti al centro.. Ma ecco l’imponderabile. All’improvviso la squadra si bloccava e subiva un incredibile parziale letale di 9-0, non trovando soluzioni per arginare la rimonta ferrarese. Fattori dentro in cabina di regia per Monti, due time-out chiamati, tentate altre soluzioni tattiche. Nulla da fare. 25-20, da 16-20 (!!) per la Carife e parità nei set. Si ripartiva e Genzano sembrava aver capito la lezione. 9-19, poi 12-23, si pensava già al prossimo set, quello (forse) decisivo a quel punto. Ehi, calma, calma. E riecco che la luce della ragione si fulminava ancora. Ferrara che tentava ancora l’impresa e cominciava a rosicchiare punto su punto. Uno scenario troppo recente per non essere ancora temuto. Si arrivava  incredibilmente sul 20-24, con tutti i fantasmi che cominciavano ad aleggiare nella mente dei giocatori e tifosi della Libertas. Ci pensava il “Prof. “ Roberti  a dare un sedativo a tutti e mettere giù il pallone vincente del 20-25. Terza frazione: le due contendenti a braccetto fino al 10 pari. Poi strappo Libertas che sfruttava una serie di battute corte, ordinate dalla panchina che davano il loro frutto e portavano il tabellone luminoso a segnare 10-14. Forse è il blitz decisivo si auspicava in tribuna nelle menti dei supporters biancazzurri. Ma va. 14-14, quindi 16-15 al 2° tempo tecnico e poi ploof, giù ancora nel profondo, con i motori spenti. 25-18 il parziale, 2-2 nel computo dei set e decisione affidata all’over-time. Epilogo per molti aspetti sconcertante, ma tant’è. Genzano ancora disorientata che tentava di ritrovare lucidità, Ferrara supergasata con la numerosa tifoseria a mille, tutta a spingere per l’impresa. Momenti psicologicamente difficilissimi da gestire. Padroni di casa che si portavano sul 7-4 sfruttando la battuta sbagliata di capitan Ciccarelli (l’unica nel match). Ma qui, sull’orlo del baratro, ecco che usciva fuori il carattere sanguigno del gruppo. Bisognava trovare tutte le (pochissime) risorse fisiche ma soprattutto mentali per tentare la difficile risalita. Ed il Gruppo ci riusciva, dando l’ennesima dimostrazione che quando si vuole, tutti uniti si può. Al cambio di campo, la Carife era ancora avanti 8-7. Poi l’adrenalina era oltre i limiti di sicurezza, il cellulare squillava, squillava ma chi lo sentiva più. Ogni pallone scottava tremendamente nelle mani di tutti i protagonisti. 13 pari. Sanfilippo tentava un pallonetto ma veniva murato. 14-13 prima palla match per Ferrara. Il Palasegest era una bolgia. Attacco vincente di Roberti, 14-14. Lo stesso opposto ospite sbagliava il pallone seguente, 15-14 e seconda palla – incontro per i locali. Turbinio di emozioni, sensazioni, con il cuore in gola. Poi tutto in un baleno: la folgore che illumina la scena, tre punti di fila per i biancazzurri. Marinelli mani e fuori, muro di Monti ed un attacco parallelo di Ferrara da posto 4 che esce di un niente proprio all’intersezione delle righe di posto 5 degli ospiti. Un attimo di dubbio, lungo una vita, dei due Direttori di gara, uno sguardo tra loro, un Palazzetto pieno tutto a pendere dal loro gesto ed infine la mano destra  del primo arbitro che assegna il punto al Genzano. 15-17, è finita. Palasegest ammutolito, sarabanda biancazzurra sul campo e degli “afficionados” sugli spalti. 150 minuti di tensione, ma è andata!  Poi lo scarico psicofisico ed il vuoto di energie. Si riaccendono i telefonini e si comunica la lieta novella. Il guado è superato. Ci siamo ancora, eccome, più determinati di prima. Si vola in Finale. C’è da lavorare molto in settimana, ma c’è un obiettivo importantissimo da cercare di raggiungere. L’occasione è di quelle ghiotte. Finale dunque tra Genzano e Fenice Forlì, formazione molto, ma molto forte, che si è sbarazzata di Firenze, soffrendo in gara 2 (3-2, come la Libertas) : partita di andata fissata per sabato prossimo 2 Giugno alla “Marchesi” che, si prevede, sarà palpitante di tifo, con inizio alle ore 18.00. Ritorno mercoledì 6 Giugno, alle ore 20.30 al Palapicci di Forlimpopoli ed eventuale “bella” sempre nei Castelli Romani sabato 9 Giugno al consueto orario interno delle 18.00 in virtù del miglior quoziente, a parità di piazzamento, ottenuto nella stagione regolare da Ciccarelli e compagni. Si spera, si lavora e si soffre. Chi vivrà, vedrà. Qualcuno, ci sembra, musicalmente parlando, l’ha già scritto.  
 
nella foto: la partita è finita, nella concitazione i biancazzurri festeggiano. Ora è Finale !!