Ad Alassio conferenza di Barbolini e presentazione della maglia olimpica

Fipav

Alassio. Si è svolta questa mattina, nella celebnre “città del muretto”, che accoglie tradizionalmente la nazionale azzurra femminile, l’annunciata conferenza stampa del tecnico azzurro Massimo Barbolini e la presentazione in anteprima delle maglie reliazzate da Asics Italia, che le nazionali di pallavolo indosseranno ai Giochi di Londra. Presenti il presidente federale Carlo Magri, il presidente di Asics Italia Franco Arese e in rappresentanza del Comune di Alassio, il delegato allo sport Matteo Monti.
Modelle d’eccezione per le nuove magliette tre delle azzurre selezionate per Londra 2012: la capitana Eleonora Lo Bianco, Simona Gioli e Lucia Bosetti, che indossavano le tre tenute da gioco: azzurra, bianca e blue navy.
Massimo Barbolini ha parlato della lunga attesa per il grande avvenimento e ha cercato di far capire come la sua squadra si sta preparando psicologicamente oltre che fisicamente e tecnicamente.
“Mancano ancora quindici giorni. Il tempo è ancora tanto prima dell’inizio dei giochi, ma anche poco. – ha detto il tecnico modenese – Tanto perchè vorremmo già essere a Londra alla vigilia delle partite, tanto perchè abbiamo ancora modo di migliorare e lavorare curando i particolari. infatti ogni giorno stiamo aggiungendo qualcosa. Nei prossimi giorni grazie al torneo qui ad Alassio avremo l’occasione di prendere il ritmo del gioco di alto livello. Affronteremo due squadre di altissima qualità come Russia e Turchia, che negli ultimi anni hanno fatto bene, compreso questa estate. Saranno il test migliore per capire in che direzione dobbiamo ancora lavorare e dove possiamo migliorare.”
Quindi giorni ai Giochi, un momento in cui inevitabilmente sale la pressione. Barbolini ha ostentato tranquillità: “Non ci sono antidoti contro la pressione che cresce con l’avvicinarsi del torneo olimpico. Hai voglia di fare sempre di più, di crescere, di dare il massimo. e questo inevitabilmente ti fa pensare frentemente alle partite. Io posso raccontare quello che ci siamo detti tra di noi: ognuno deve cercare di fare qualche cosa di più e di arrivare all’appuntamento convinti di averlo fatto. Dobbiamo farlo non solo perchè è una Olimpiade, ma perchè nel percorso di una squadra,  che come la nostra lo scorso anno ha concluso con la vittoria nella World Cup, se si vuole confermare e rimanere ad alti livelli deve riuscire ad imporsi di migliorare, un processo logico quando le cose sono andate male, meno quando si arriva da un grande successo. Noi stiamo lavorando con questo obiettivo.”