B2F> Ostia, il colpaccio è servito

foto Proietto

Marco Benedetti

Evoluzione Ostia Volley Club – Pol. Cisterna 88 3-2 (20-25/25-20/22-25/25-20/15-13)
Ostia: Bigioni, Cecchini, Culiani 13, Gianandrea, Giuli, Lugeri 9, Liguori 21, Quirinis, Rossi 12, Sabatini, Tarantino 10, Lamarte (L). All.: Cappelletti
Errori 19, Battute sbagliate 13, Muri 9, Aces 5
Cisterna 88: Andreani, Caporaso 14, De Angelis 8, Gasparotto, Marchionni 2, Negri 11, Orsi 19, Setini, Spinello, Tramontozzi 17, Scognamillo (L). All.: Droghei
Errori 26, Battute sbagliate 13, Muri 12, Aces 6
Arbitri: Campolongo – Esposito
Protocollo, protocollo, maledetto protocollo. Quello che cerchi di ripetere a memoria perché sai che sei sotto osservazione, quello che cerchi di ricordare nella sua totalità, ma che ti fa perdere contatto dalla realtà, tanto da voler assegnare la prima battuta dell’incontro a chi aveva perso il sorteggio iniziale. Quello che ti fa ripetere allo specchio migliaia di volte la gestualità di campo, ma che non ti permette di valutare correttamente gesti tecnici fondamentali e ti fa prendere lucciole per lanterne. Quello che ti imprime nella memoria la planimetria del campo, con tutte le posizioni delle figurine e che ti porta a far spostare di ben 5 centimetri un’atleta infortunata lontanissima dal rettangolo di gioco (abbiamo spesso temuto per il carrello dei palloni insensibile ai richiami e per nulla intenzionato a spostarsi dalla sua posizione). Quello che in virtù della tirannia delle parole marchiate a fuoco ti porta ad un atteggiamento borioso, saccente e presupponente nei confronti di tutti gli addetti in campo. La colpa, però, non è della coppia arbitrale campana Campolongo-Esposito, ai quali consigliamo domeniche piacevoli in famiglia e con gli amici, i veri responsabili sono coloro che promuovono con troppa sufficienza chi non ha le caratteristiche di poter indossare il fischietto con dignitosa autorevolezza tecnica. In questo panorama desolante vincitrici doppiamente le dodici in campo, che hanno pensato esclusivamente alla partita, mature a tal punto da esprimere una semplicissima considerazione: in una sfida potenzialmente tanto delicata non sarebbe servito alcun fischietto, tanta la capacità di autogestione e l’elevatissimo tasso di sportività delle giocatrici. Ed al campo torniamo per raccontare un incontro bellissimo ed incerto sino all’ultimo punto. Vince Ostia contro ogni previsione, rinviando la festa promozione del Cisterna e rimanendo attaccata con le unghie al carro play off. Una sfida che sembrava voler confermare le previsioni che la classifica autorizzava, con Cisterna che cerca il largo con determinazione e forza. La Marchionni coinvolge efficacemente tutto il fronte offensivo, ottenendo risposte positive da De Angelis, Orsi, Negri e Tramontozzi. Ostia fatica a trovare la propria dimensione, ad elastico tenta a rifarsi sotto, soprattutto grazie alla Liguori ed alla Rossi, ma l’azione è blanda e non sufficiente a contrastare la forza della capolista, che va a prendersi il primo set proprio con la Tramontozzi. La storia del secondo parziale è quella che ti fa capire che tutte le previsioni possono tranquillamente essere accantonate. Cisterna abbassa leggermente il ritmo, ma nella prima fase sembra essere più che sufficiente per gestire il ritorno delle padrone di casa. Il Secondo time out tecnico vede Negri e compagne avanti di quattro, un vantaggio razionalmente più che sufficiente a portare in porto il parziale, ma, si sa, nello sport la razionalità ha percorsi incomprensibili. La Rossi in battuta crea lo scompiglio nella ricezione avversaria, i reparti delle lidensi si compattano e trovano entusiasmo  e riescono nell’impresa di piazzare uno stupefacente 9-1. Sotto i colpi della Culiani e della Liguori il Cisterna alza bandiera bianca ed Ostia agguanta il pareggio. Tutto da rifare, le pontine ripartano a testa bassa nel terzo, ritrovando efficacia in tutti i reparti prendono immediatamente il largo con uno stentoreo più otto. La furia ha una pericolosa pausa nella fase intermedia, pausa che permette il ritorno di Ostia, Cisterna, però, non ripete l’errore del set precedente e lo scatto di reni porta al 1-2. Tanti i pensieri che si accavallano sui possibili imminenti scenari, la realtà del campo vede le due formazioni in sostanziale equilibrio per buona parte del parziale, con Caporaso protagonista da un lato ed il pacchetto difensivo dall’altro. Il punto 16 vede però l’ennesimo crollo delle pontine, Liguori sale in cattedra e trascina le compagne al primo importantissimo punto di giornata. Un entusiasmo vitale che regala energia positiva anche nel quinto; Ostia guida le danze nel  tie break, accumula con Rossi e Liguori quel vantaggio che permette di gestire l’inevitabile ritorno della capolista. Il muro Rossi-Lugeri fa scoppiare l’entusiasmo delle ragazze di Cappelletti, una vittoria che le mantiene saldamente in corsa play off nella giornata che avrebbe potuto estrometterle definitivamente.