A1M> Latina, esordio difficile. Nessun punto ma tante certezze

Foto Proietto

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Andreoli Latina- Lube Banca Marche Macerata 0-3 (26-28/20-25/30-32)
Latina:De Rocco, Candellaro, Rossini (L), Gitto, Sottile, Michalovic, Skrimov, Verhees, Tailli (L), Paris, Noda, Fragkos , Torres . All.: Santilli
Macerata: Lampariello, Henno (L), Parodi, Paparoni, Zaytsev, Stankovic, , Patriarca, Kovar, Monopoli, Giombini, Kurek, Baranowicz, Podrascanin. All.: Giuliani
Arbitri:1°arb. Omero Satanassi, 2°arb. Roberto Boris.
E’ esordio vero per l’Andreoli Latina; la prima rinviata, si parte dal Palabianchini contro Macerata. E’ la formazione di Giuliani a conquistare il bottino pieno, ma per i pontini una certezza, può giocare alla pari con chiunque. Capitan Zaytsev e compagni hanno dovuto sudare sette e più camice per aver ragione della banda di Sottile, sfrontata al punto giusto e, forse, ancora troppo precipitosa nei momenti che contano. Il campo dice Macerata a punteggio pieno e Latina ancora ferma al palo, mai freddi numeri non danno la portata piena della prestazione dell’Andreoli.
Nessuna timidezza per Latina in avvio, l’acceleratore è premuto ben forte per sorprendere Macerata; i marchigiani hanno carburazione lenta e fallosa, lasciano sfogare i pontini, limitando i danni. Il parziale non ha un padrone vero, unico ed indiscusso, le due formazioni si fronteggiano a viso aperto, con Latina che dimostra di essere un bel gruppo omogeneo, nel bene e nel male; Macerata, invece, deve far fronte sulle ali con i soli Zaytsev e Kurek, vista la latitanza di Kovar. Il testa a testa si protrae oltre i 25 da regolamento, ci vuole un doppio Zaytsev per piegare la resistenza pontina. Rotto il ghiaccio diventa tutto più semplice per gli ospiti, consapevolezza e continuità regalano certezze e fluidità al gioco dei marchigiani, consentendo la crescita anche di Jiri Kovar. A pagare dazio, invece, è Latina, il livello degli errori è in salita, soprattutto in battuta, in calo determinazione e fluidità di gioco, per Macerata agevole il raddoppio. Zaytsev e compagni, forti del doppio vantaggio, vogliono sferrare il colpo del ko, la partenza nel terzo è da fa tremare le gambe: tutto perfetto, battuta, ricezione, tutto gira a meraviglia, Latina sembra un pugile suonato all’angolo, chiuso cercando di limitare i danni. Uno spiraglio e viene fuori il colpo che rimette tutto in discussione; Sottile e compagni, sotto si sei, ribaltano completamente il trend di parziale volando a più due, togliendo sicurezze e certezze all’avversario. Lo schiaffo è imprevedibile e fa più male, ma non atterra; Macerata trova la forza di limitare i danni e tornare in equilibrio grazie alla solita coppia: Zaytsev-Kurek. Altro volatone entusiasmante e senza esclusione di colpi; si va lunghi nel punteggio, lunghissimi. Ironia dello sport, il muro che chiude la partita è proprio di quel Jiri Kovar, abulico e desaparecido per larghi tratti, killer di questo incontro.

Marco Benedetti