B2M> Tra Casal Bertone e Arvalia è sempre grande sfida

Pol. Casal Bertone – Pol. Arvalia 3 – 1 (25-19/22-25/25-22/25-22)
Casal Bertone: Alesci 1, Chiorri, Corinti 2, Gambassi 10, Giontella 4, Mussino 16, Nicosia, Russo 11, Scialanca, Speranza 14, Verri 7, Recupito (L). All.: Benedetti – Ciotoli
Errori 23, Battute sbagliate 10, Muri 13, Aces 1
Arvalia: Buffa 1, Cirillo 10, Giannini, Minciotti 4, Panici 2, Perugini 1, Pregnolato 2, Ricci 11, Russino 2, Salvucci 8, Virli 14, Arcangeli (L). All.: Vetrella – Giudice
Errori 28, Battute sbagliate 5, Muri 9, Aces 2
Arbitri: Petruccelli – Guglielmi
Vibrante, emozionante, nervosa, imprevedibile; la sfida tra il Casal Bertone ed Arvalia è sempre un appuntamento che conferma le attese, e lo spettacolo in campo regala adrenalina positiva. Vincono i padroni di casa un match tirato e sempre in equilibrio, abili a mantenere maggiormente la calma e cinici nei momenti decisivi dell’incontro. L’Arvalia parte fortissimo mettendo alle corde Verri e compagni, l’avvio rasenta la perfezione, errori ridotti al lumicino, grande ordine nel reparto difensivo ed il fronte offensivo puntuale sui colpi. Il Casal Bertone è costretto ad un’affannosa rincorsa, Speranza, Mussino, Russo e Gambassi, pur con qualche errore di troppo, mantengono a galla l’imbarcazione in attesa che la tempesta si plachi. Il vento cambia repentinamente e gonfia le vele dei padroni di casa che effettuano l’aggancio, per gli ospiti il nervosismo inutile ed inopportuno del regista Russino, che protesta in modo veemente ed inutile sulla chiamata corretta di fallo del primo arbitro. Petruccelli dimostra scarsa reattività e personalità, perdonando sul momento il capitano, salvo poi vendicarsi con gli interessi nel quarto parziale in preda ad un delirio allucinato. Il set è spaccato, l’Arvalia si perde e lascia strada ai padroni di casa che ringraziano e si vanno a prendere il primo vantaggio di giornata. Sull’onda dell’entusiasmo il secondo set in avvio ha un solo padrone: il Casal Bertone. 5-0, 7-1, 10-5, sono i parziali di un monologo che costringe Vetrella a far ricorso alle ali di riserva: Virli e Salvucci prendono il posto di Panici e Perugini. Il cambio regala gli effetti sperati, Virli è praticamente perfetto in posto quattro, Salvucci mette giù palloni importanti dopo qualche errore di riscaldamento. Il cambio tattico ed i troppi punti di vantaggio creano qualche amnesia ai ragazzi di Benedetti che si perdono in errori e disattenzioni. I Vetrella boys mettono la freccia in prossimità del traguardo proprio con Capitan Russino e perfezionano il miracolo capitalizzando l’errore finale di Speranza. Tutto ritorna in parità e così rimarrà a lungo nel corso del terzo parziale; un set senza esclusione di colpi, sempre in equilibrio, sempre imprevedibile. Dan un lato è Mussino a tirare i colpi migliori, dall’altro è ancora Virli a trovare gli spazi giusti. A spezzarlo, l’equilibrio, sul filo di lana prima un errore imperdonabile di Cririllo, poi ci pensa Alesci, appena entrato, a muro. La sfida prosegue anche nel quarto, con le due squadre sempre a testa alta, come si conviene ad un derby sentito e giocato al massimo; improvvisamente un fulmine si abbatte sugli 81 metri quadri dell’Arvalia. Il Sig. Petruccelli ha un sussulto spazio temporale, sembra ricordarsi improvvisamente quanto accaduto più di un ora prima e viene colto da un raptus da cartellini, prima il giallo a Russino, poi il malcapitato di turno è Mister Vetrella, reo di invitare tutti alla tranquillità. Tale colpa abnorme viene punita prima con il rosso, poi con il giallo-rosso e costringe il Tecnico ad anticipare la sigaretta di fine match. Ma non è finita, a finire sotto la scure colorata di rosso è Arcangeli, la colpa è ancora sconosciuta, forse vengono accollate al Libero colpe che potrebbero essere addebitate a Ricci, ma si sa l’opposto è molto più grosso. Esaurita la crisi nervosa del fischietto di Isernia si può finalmente tornare a giocare; l’Arvalia accusa inizialmente il colpo, ma riesce a reagire velocemente. Il finale vede protagonisti assoluti i due opposti, troppo a lungo segnalati ai margini dell’incontro. Ricci finalmente limita gli errori e mette a terra colpi pesanti, risponde bene Speranza, limitato dalle doti difensive di Arcangeli. E’ un testa a testa emozionante, ci pensa Mussino con l’ultima perla di giornata a mettere la parola fine all’incontro.

Marco Benedetti