Challenge> Latina, il miracolo per continuare a sognare

Andreoli Latina – Fenerbahce Istanbul 3-2 (30-32/18-25/26-24/25-21/16-14)
Latina: Candellaro 7, Rossini (L), Gitto, Sottile 2, Michalovic, Skrimov 21, Verhees 14, Tailli, Paris, Noda 13, Starovic 21, Fragkos 1. All.: Simoni
Fenerbahce: Dogan, Tendar, Basaran 1, Marshall 20, Gunes, Eksi 9, Marques 16, Gok 9, Miljkovic 26, Toy, Soares Alves, Kilic (L). All.: Castellani
Arbitri: Gerothodoros – Gaupp
Il miracolo si materializza al Palabianchini; Latina vince gara 1 della Finale. Sotto di due set l’Andreoli trova forza, entusiasmo ed un pizzico di follia per uscire dall’inferno e permettersi di continuare a sognare. Un avvio con Latina tarantolata che prende di sorpresa un Fenerbahce compassato sui i primi palloni; il doppio ace di Candellaro da fuoco alle polveri ed apre una voragine nella ricezione di Marques. Una fuga repentina che ha i volti di Verhees e Starovic e che lancia i pontini sul 9-2; troppo bello ber durare a lungo. Gli ospiti si risvegliano dal letargo, partendo dal muro, fondamentale pesante ed efficace che da solo azzera il gap e dà il via ad un altro incontro. Le due formazioni si legano in un testa a testa infinito che andrà ben oltre il limite da regolamento. In casa Latina Sottile cerca tutte le soluzioni offensive, gli ospiti si affidano all’esperienza di Miljkovic e Marshall. Una volata senza fine, ci vuole il primo fischietto a rompere l’equilibrio, contraddicendo i giudici di linea e regalando un ace pesantissimo a Gok, il muro di Basaran mette la parola fine al set infinito. Non lo vuole dare a vedere, ma Latina accusa il colpo, al rientro in campo i pontini peccano di quel furore agonistico che tanto aveva pagato nel primo parziale. Per il Fenerbahce tutto si semplifica; con tranquillità d’animo e, soprattutto, con Miljkovic e Marshall la barca turca prende il largo agevolmente. E’ una navigazione tranquilla, senza sorprese che porta agevolmente allo 0-2 firmato ancora dall’ace di Gok. Il set di pausa sembra ricaricare le batterie nervose dei pontini, Skrimov bombarda dai nove metri e fa subito 4-0, in un lampo il patrimonio viene dilapidato e la colpa è principalmente di Miljkovic: praticamente inarrestabile ed il 4-5 passa dalle sue fiondate. Si apre una nuova stagione di equilibrio a referto e di nervosismo dovuto all’atteggiamento spocchioso ed arrogante del primo fischietto, che arriva anche a scendere dal “seggiolone”, ipotizzando così interruzioni e sanzioni. Il pubblico urla tutto il proprio malcontento nei confronti della direzione di gara, ma non riesce ad elettrizzare i propri giocatori; Latina si dibatte nella palude e sembra affondare, poi il miracolo. Un vero e proprio incantesimo che porta i pontini a giocarsi la volata finale da protagonista; Skrimov è la discriminante, dai nove metri trasforma il brutto anatroccolo. Latina ritrova le energie per tentare la rimonta nel quarto, l’avvio mette in evidenza il momento esaltante di Skrimov e la carica agonistica di tutta la squadra. Il Fenerbahce si trova improvvisamente senza armi, spuntato, disattento, falloso ed anche con un rosso sulle spalle: Castellani paga il disaccordo con il permaloso Gerothodoros. E’ il momento di Latina, si può e di deve volare, Sottile e compagni aprono le ali che portano al pareggio, ancora con Skrimov che chiude il suo personale set perfetto. Il letargo per Istanbul è terminato, al rientro in campo decide di mostrare i muscoli, forse come non mai nel corso dell’intero incontro. Latina prende atto, sembra subire per poi reagire con Skrimov e Starovic, soffre, torna sotto e poi il miracolo firmato Fragkos

Marco Benedetti