Superlega> Perugia vuole Milano più di Verona

Quarti di Finale Del Monte Coppa Italia
Sir Safety Conad Perugia – Calzedonia Verona 3-1 (25-15/25-20/19-25/25-10)
Perugia: Buti 6, Fromm , Holt, De Cecco 4 , Kaliberda 10, Giovi (L), Russel 16, Dimitrov, Tzioumakas, Elia, Atanasijevic 21, Fanuli 1 , Birarelli 10. All.: Kovac – Fontana
Verona: Zingel 6, Kovacevic 1, Pesaresi (L), Gitto, Lecat 12, Spirito, Frigo, (L), Baranowicz 1, Starovic 12, Bellei, Sander 15, Anzani 6, Bucko. All.: Giani – De Cecco
Arbitri: Pasquali – Cipolla
Missione compiuta, la qualificazione alla Final Four di Milano è cosa fatta per la Sir Safety Perugia. Una prestazione convincente, a tratti straripante; per Verona nulla da fare, grande impegno, il giusto cinismo quando gli avversari hanno tirato i fiato, ma di fronte ad una formazione che ha giocato a livelli altissimi nulla ha potuto per evitare la sconfitta.
Prepotente e straripante Perugia nel primo parziale, tutti i meccanismi funzionano a meraviglia, la determinazione è quella giusta delle grande occasioni e per Verona si fa buio sin dal primo pallone. Muro, difesa, attacco e battuta rasentano la perfezione per la formazione di casa, e Giani è costretto a predicare molta calma e pazienza; lavorare il triplo per ottenere la metà, ma continuare a lavorare. Il divario in campo è enorme e non basta la buona volontà, la Sir chiude agevolmente il primo set con Birarelli. Nel secondo Perugia diventa più umana, o forse è Verona ad essere più efficace, a referto i numeri parlano di un maggiore equilibrio nel punteggio nella prima fase; di fatto, però, la lepre continuano a farla i padroni di casa. Una pressione lenta ma inesorabile che amplifica il gap tra le due formazioni, Verona si ferma sotto i colpi di Kaliberda ed Atanasijevic e la firma del 2-0 è ancora di Birarelli. Due set in apnea, e quando Perugia prova ad ossigenarsi, Verona e lì ad approfittarne; l’avvio del terzo parziale è tutto di marca scaligera che sorprende ripetutamente gli avversari e va a prendersi un più cinque corroborante. La Sir fatica a reagire al torpore che l’attanaglia, subisce soprattutto a muro, vero punto di forza nei parziali precedenti, e lascia troppo spazio alla vena di Lecat e Sander. Il cammino degli ospiti non presenta particolari difficoltà, una gestione lineare è sufficiente a portare a casa il parziale. Finita la ricreazione Perugia riparte a testa bassa; la battuta torna a funzionare mettendo in grossa difficoltà la ricezione avversaria, la fase offensiva lavora i palloni senza sbavature ed il muro ha i giusti tempi. La Sir vola a più dieci e per Verona si fa buio pesto. Kaliberda chiama il proprio cambio ed entra Fromm, nella formazione umbra non vi sono contraccolpi, si va a Milano.

Marco Benedetti