I volti delle protagoniste sono note; il lungo commino della fase regionale, tra gironi vincenti e perdenti, ha decretato che Volleyrò, Tor Sapienza, Virtus Roma e Civitavecchia si contenderanno il titolo del Lazio. La location è tutta da conoscere, così come la data che ufficiosamente dovrebbe essere il 2 giugno. Se così fosse la Festa della Repubblica rischierebbe di essere macchiata da polemiche che avrebbero potuto essere evitate ab origine. Non si capisce perché, in fase di programmazione dei campionati, l’Under 13 femminile sia la sola categoria giovanile che vede l’assegnazione del titolo in concomitanza dello svolgimento di finali nazionali. I pari età al maschile hanno già assegnato lo scudetto in quel di Caorle, mentre a Roma ancora non si conosce la squadra più forte a livello regionale. Un errore grossolano dei vertici locali, che va a penalizzare o favorire, a seconda dei casi, le formazioni in lizza. Visto la topica sarebbe opportuno fare un passo indietro, ascoltare le Società e le loro esigenze e concordare insieme una nuova data che permetta a tutti di schierare tutti gli effettivi a disposizione, senza defezioni dovute ad impegni di valenza nazionale. In alternativa giochiamo senza i fenomeni, tutte le squadre senza le loro punte di diamante che partecipano a finali nazionali di altre categorie; forse è la soluzione migliore per mettere in risalto chi ha lavorato meglio nella stagione sul gruppo, insegnando volley ad una squadra senza contare esclusivamente sulle doti naturali di un singolo. Qualunque sia la scelta, visto l’errore di partenza, occorre prendere velocemente una decisione che offra le pari opportunità a tutti, evitando il solito cattivo pensiero che le attenzioni istituzionali siano riservate solo ed esclusivamente ad una contendente. Come diceva Giulio Andreotti “A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina”.
Marco Benedetti