Alessandra Mattioni, mental coach: “Una buona cura della mente migliora i risultati”

AL VOLLEYRÒ CDP L’ALLENAMENTO DELLA TESTA CONTA ECCOME
ROMA, 27 maggio 2016 – Quando ci riferiamo a una squadra o a un campione sportivo, lo facciamo sempre considerando le sue gesta atletiche, le sue movenze eleganti e le sue capacità energetiche. Sappiamo tutto di ciò che riguarda i suoi muscoli e la sua preparazione fisica, ma ci dimentichiamo di considerare o tendiamo a sottovalutare ciò che si cela all’interno della sua testa, nella sua mente. Perché gambe, cuore e motivazioni sono elementi imprescindibili e di pari dignità che trasformano un giocatore in un campione, una buona squadra in una grande squadra. Fortunatamente negli ultimi anni la scienza ha cominciato a interessarsi anche della psiche dell’atleta, attribuendole la sua giusta importanza e conferendole il legittimo merito nel raggiungimento di una vittoria, di un record o nel compimento di un’impresa. Alessandra Mattioni, mental coach di professione, da due anni segue le formazioni del Volleyrò Casal de’ Pazzi aiutando a migliorare le performance delle atlete dal punto di vista mentale, perché proprio nulla venga lasciato al caso. “Il mondo dello sport mi ha sempre affascinato, perché considero gli atleti dei grandi sognatori che impiegano tutte le loro energie verso il raggiungimento del risultato”.
In che cosa consiste la sua attività?
“Il mio contributo deve servire di rinforzo al tecnico. Aiuto le squadre e gli atleti a gestire le motivazioni e le loro attività mentali in modo da migliorare le loro performance agonistiche. Spesso collaboro con gli allenatori stessi per insegnare loro il modo giusto di motivare e spingere i propri atleti verso il raggiungimento del risultato voluto. Cerco di aiutare gli sportivi ad affrontare, per esempio, i momenti di difficoltà, come il recupero da un infortunio, la gestione della stanchezza o più banalmente l’attimo in cui si va in battuta prima di un match point o come focalizzare l’attenzione sulla buona riuscita di un gesto tecnico che può essere anche un semplice bagher di ricezione. Tutto questo e molto altro ancora può essere allenato”.
Da quanto tempo collabora con il Volleyrò e cosa significa lavorare con delle ragazze così giovani che devono affrontare sacrifici così grandi già alla loro età?
“Lavorare con il Volleyrò è un piacere e un onore. Provare a dare un contributo al raggiungimento dei risultati delle squadre è qualcosa di fantastico. Questo è il secondo anno che collaboro con la società. La stagione scorsa seguivo i gruppi Under 16 e 18, quest’anno invece i gruppi Under 14 e 16. L’aspetto che mi ha colpito di più delle ragazze del Volleyrò è il grande entusiasmo che trasmettono, nonostante i grandi sacrifici che sono tenute a sopportare. Il bello è che lo fanno con la massima semplicità, come se fosse qualcosa che non le distingue affatto dalle loro coetanee. Uno degli aspetti principali della mia attività è quella di aiutare le ragazze a gestire le proprie emozioni non soltanto sul campo da gioco ma anche nella vita privata. Allenandosi per così tante ore, tutti i giorni, è importante riuscire a ottimizzare il tempo a disposizione per concentrarsi anche sullo studio, migliorando il rendimento scolastico. Poi per forza di cose parte delle loro vita privata deve essere sacrificata”.
Le ragazze del Volleyrò stanno giocando i playoff di Serie B1 e B2 da outsider mentre, fra pochi giorni, cominceranno le Finali Nazionali Under 16 e Under 18 in cui saranno le favorite perché campionesse in carica. Come vanno affrontati questi due importanti appuntamenti?
“Bisogna innanzitutto saper gestire le pressioni. Durante le prestazioni sono le emozioni che condizionano le performance. Per fare questo è necessario rimanere focalizzati su ciò che si vuole raggiungere e non su ciò che invece ti preoccupa. Ecco perché importante allenare la mente. È chiaro che tutto ciò è facile da dire, ma poi sul campo è un discorso molto più complicato da mettere in pratica. Ci vuole molta allenamento. È per questo che alle ragazze consegno anche degli esercizi da fare a casa”.
Allenare gambe e mente dà quindi la garanzie della vittoria?
“Sul risultato incidono tanti fattori: la preparazione fisica e tecnica, gli stati d’animo e il gioco di squadra. Personalmente lavoro prima di tutto sulla definizione degli obiettivi della squadra, poi aiuto i singoli atleti e alcuni allenatori a convergere verso l’obiettivo comune, lavorando insieme a loro per elaborare le giuste strategie mentali. Fortunatamente le ragazze hanno subito compreso l’importanza dell’allenamento mentale, anche perché sono molto pratica e con degli esercizi specifici faccio capire immediatamente quanto sia fondamentale questo tipo di attività. Un atleta che oggiAggiungi un appuntamento per oggi comprende quanto sia fondamentale tenere allenati il fisico e la mente sarà l’atleta del futuro”.

Marco Tavani
Ufficio Stampa