Rio 2016. Beach Volley: per Nicolai/Lupo c’è la medaglia d’argento

Nicolai/Lupo – Alison/Bruno (BRA) 0-2 (19-21, 17-21)
Arbitri: Personeni (SUI), Apol (USA)
Durata Set: 22’, 23’
Spettatori: 8199
Alison/Bruno a 2 bs 4 mv 5 et 8
Nicolai/Lupo a 2 bs 4 mv 6 et 8

Rio de Janeiro. La corsa di Paolo Nicolai e Daniele Lupo nel torneo olimpico si ferma a un passo dal traguardo: i due ragazzi, questa sera, sono stati battuti 2-0 (21-19, 21-17) dai campioni del mondo Alison/Bruno chiudendo così la loro fantastica Olimpiade con una medaglia d’argento.
Immediatamente dopo la gara l’amarezza sui volti dei due primi avieri è visibile, ma è chiaro che questo secondo posto rappresenta comunque un risultato eccellente per una formazione che ha migliorato la sua prestazione rispetto a quattro anni fa a Londra e che continua a confermarsi come una delle migliori del panorama internazionale.
Quella disputata questa notte è stata una gara difficile, giocata sotto una pioggia battente, al termine della quale i beniamini di casa hanno saputo approfittare della grande carica emotiva garantita dalla Beach Volley Arena. Dal canto loro i due azzurri hanno giocato per lunghi tratti alla pari ed è tanto il rammarico soprattutto per quel primo set deciso solo da due errori nel finale quando le due squadre si trovavano in parità (19-19) dopo che Paolo e Daniele erano riusciti a partire molto bene accumulando anche quattro lunghezze (5-1), vantaggio però dilapidato durante il gioco. Dopo una serie di ribaltamenti di fronte, però, proprio nel momento di massimo equilibrio sono due errori in attacco a condannare gli avieri: 21-19 per i padroni di casa.
Il secondo parziale è stato ancora molto equilibrato, con i campioni del mondo che dopo un avvio stentato non hanno permesso agli azzurri di scappare via, riuscendo anzi a portarsi in vantaggio a metà del set (15-17, 15-18, 15-19). Sul 19-15, con i ragazzi di Varnier un po’ in confusione, un muro di Alison ha regalato ai padroni di casa la palla del match ball, annullata però da un errore dello stesso “Mammuth”. Sul 19-16 animi concitati e brasiliani che alla fine hanno chiuso 21-17.
Ritorno – La coppia azzurra domani si separerà con Paolo Nicolai che rientrerà in Italia con un volo diretto a Roma Fiumicino che atterrerà sabato 20 alle 7 del mattino. Daniele Lupo rientrerà invece nei prossimi giorni.
Finali
18/8: 3°-4° posto: Krasilnikov/Semenov (RUS) – Brouwer/Meeuwsen (NED) 0-2 (21-23, 20-22)
18/8: 1°-2° posto: Nicolai/Lupo – Alison/Bruno (BRA) 0-2 (19-21, 17-21)
Le partite di Nicolai/Lupo ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro
Pool C Virgen/Ontiveros (MEX) 1-2 (21-14, 14-21, 11-15)
Pool C Naceur/Belhaj (TUN) 2-0 (21-17, 21-13)
Pool C Dalhausser/Lucena (USA) 1-2 (13-21, 21-17,22-24)
Spareggio: Losiak/Kantor (POL) 2-1 (21-12, 15-21, 15-13)
Ottavi di finale: Ranghieri/Carambula (ITA) 2-0 (21-12, 23-21)
Quarti di finale: Liamin/Barsouk (RUS) 2-1 (21-18, 20-22, 15-11)
Semifinali: Semenov/Krasilnikov (RUS) 2-1 (15-21, 21-16, 15-13)
Finale: Alison/Bruno (BRA) Alison/Bruno (BRA) 0-2 (19-21, 17-21)

Giochi Olimpici: Albo d’oro maschile
1996 Atlanta – Oro: Kiraly/Steffes (USA); Argento: Dodd/Whitmarsh (USA); Bronzo: Child/Heese (CAN).
Gli italiani – Andrea Ghiurgi e Nicola Grigolo: 13° posto.
2000 Sydney – Oro: Blanton/Fonoimoana (USA); Argento: Melo/Santos (BRA); Bronzo: Hager/Ahmann (GER).
Gli italiani – Maurizio Pimponi e Andrea Raffaelli: 19° posto.
2004 Atene – Oro: Emanuel/Santos (BRA); Argento: Bosma/Herrera (ESP); Bronzo: Heuscher/Kobel (SUI).
2008 Pechino – Oro: Dalhausser/Rogers (USA); Argento: Araujo/Magalhaes(BRA); Bronzo: Santos/Rego (BRA).
Gli italiani – Riccardo Lione ed Eugenio Amore: 19°posto.
2012 Londra – Oro: Brink/Reckermann (GER); Argento: Emanuel/Alison (BRA); Bronzo: Plavins/Smedins (LAT)
Gli italiani – Daniele Lupo e Paolo Nicolai: 5° posto.
2016 Rio de Janeiro – Oro: Alison/Bruno; Argento: Nicolai/Lupo; Bronzo: Brouwer/Meeuwsen (NED)

i commenti dopo la vittoria della medaglia d’argento

A fine match con la prima storica medaglia del beach volley azzurro al collo, Paolo Nicolai e Daniele Lupo si sono sottoposti al fuoco di fila delle domande dei tantissimi cronisti intervenuti per vivere una gara che sarà una pagina di storia di questa disciplina.
Paolo Nicolai: “Siamo venuti qui ai Giochi sperando e sognando di arrivare ad una medaglia: ma quando ti qualifichi per la finale logicamente cerchi in tutti i modi di vincere. Non ci siamo riuscito perché i brasiliani hanno giocato molto bene. Siamo partiti forte, abbiamo provato a metterli sotto pressione e l’unico modo per farlo è cercare di invertire la situazione. Giocare in casa è un grosso vantaggio, ma se le cose vanno male ti crea tante pressioni, amplifica le emozioni. Noi abbiamo provato a metterli sotto, ma loro ne sono usciti come i grandi campioni che sono. Il campo, come la pioggia, non influisce più di tanto sulla partita, le condizioni sono uguali per tutti i giocatori. Giochiamo a beach volley e sappiamo che situazioni di questo tipo capitano e quindi bisogna sfruttarle al meglio. Una finale se la sogni speri di vincerla, però mi sono goduto ogni cosa, ogni momento: l’ingresso in campo, il riscaldamento, la preparazione della partita, l’attesa della gara. Logicamente sognavo un epilogo diverso, però va bene così. Come festeggerò la medaglia proprio non lo so, finché non me l’hanno messa al collo non credevo di averla, avevo paura che accadesse qualcosa che potesse togliermela”.
​Daniele Lupo: “C’è un po’ di delusione per aver perso la finale, ma sono molto felice di aver vinto questa medaglia. Era importante per l’Italia e per il beach volley italiano. Devo dire che sono contento così. Credo che il nostro torneo e questa finale siano stati un grande spot per il beach volley. Speriamo di aver fatto divertire chi ci ha visto da casa, tra cui mio padre e mio nonno. Peccato non aver vinto, ma ci rifaremo a Tokio. Non posso dire che loro sono più forti in assoluto, sono stati più forti oggi, hanno sentito poco la pressione. Abbiamo avuto poche occasioni e non le abbiamo sfruttate al meglio come quell’attacco che poteva darci il 20 pari. Sono molto contento di questa medaglia e voglio dedicarla a tutti i tifosi italiani che si sono svegliati all’alba per vederci in tv.”
​Matteo Varnier: “In questo momento non riesco a nascondere l’amarezza per non essere riusciti a conquistare la medaglia d’oro, ma domani sarà tutto diverso, ne sono certo. Siamo consapevoli di aver fatto qualcosa di straordinario e ne siamo felici”.
Il presidente federale Carlo Magri ha voluto esprimere subito la sua soddisfazione per il primo grande risultato olimpico raggiunto dal beach volley: “E’ stata una gara storica e sono sicuro sarà foriera di altre anche perché i ragazzi sono giovani e hanno ancora una lunga carriera davanti a loro. Ovviamente una sconfitta in finale non fa mai piacere, ma oggi il beach volley italiano ha ottenuto uno straordinario risultato, dal quale ripartire per fare sempre meglio. I ragazzi questa sera hanno davvero scritto la storia della disciplina nel nostro Paese”.

I protagonisti della storica medaglia d’argento

Daniele Lupo
È nato a Roma il 6 maggio 1991
Altezza: 194 cm
Stato civile: celibe
Prima società: Beachers
Società attuale: Aeronautica Militare
Esordio nel World Tour: Grand Slam di Roma 2009
Medaglie vinte:
2012
2° posto Grand Slam Pechino (World Tour)
3° posto Grand Slam Gstaad (World Tour)
2013
2° posto Open Fuzhou (World Tour)
3° posto Grand Slam Corrientes (World Tour)
3° posto Grand Slam Long Beach (World Tour)
3° posto Grand Slam Xiamen (World Tour)
2014
1° posto Open Fuzhou (World Tour)
1° posto Grand Slam Shanghai (World Tour)
1° posto Campionati Europei Cagliari (CEV)
2015
3° posto Open Sochi (World Tour)
2016
2° posto Open Vitoria (World Tour)
2° posto Open Fuzhou (World Tour)
1° posto Open Sochi (World Tour)
1° posto Campionati Europei Biel (CEV)
2° posto Giochi Olimpici
Partecipazioni Olimpiche precedenti: Londra 2012, 5° posto
Ranking Olimpico: 10° posto (ultimo aggiornamento 12 giugno)

Paolo Nicolai
È nato a Ortona (CH) il 6 agosto 1988
Altezza: 205 cm
Stato civile: celibe
Prima società: Pallavolo Impavida Ortona
Società attuale: Aeronautica Militare
Esordio nel World Tour: Open di Roseto degli Abruzzi 2009
Medaglie vinte:
2012
2° posto Grand Slam Pechino (World Tour)
3° posto Grand Slam Gstaad (World Tour)
2013
2° posto Open Fuzhou (World Tour)
3° posto Grand Slam Corrientes (World Tour)
3° posto Grand Slam Long Beach (World Tour)
3° posto Grand Slam Xiamen (World Tour)
2014
1° posto Open Fuzhou (World Tour)
1° posto Grand Slam Shanghai (World Tour)
1° posto Campionati Europei Cagliari (CEV)
2015
3° posto Open Sochi (World Tour)
2016
2° posto Open Vitoria (World Tour)
2° posto Open Fuzhou (World Tour)
1° posto Open Sochi (World Tour)
1° posto Campionati Europei Biel (CEV)
2° posto Giochi Olimpici
Partecipazioni Olimpiche precedenti: Londra 2012, 5° posto
Ranking Olimpico: 10° posto (ultimo aggiornamento 12 giugno)

Lo staff
Tecnico: Matteo Varnier
Assistente: Ettore Marcovecchio
Preparatore Atletico: Alberto Di Mario
Fisioterapista: Leonardo D’Amico
Medico: Sergio Cameli

Il tecnico Matteo Varnier
Matteo Varnier è stato nominato tecnico della coppia Lupo-Nicolai all’inizio del 2016 dopo essere stato assistente prima di Mike Dodd e successivamente di Paulao. Nato ad Arma di Taggia (IM) il 16 ottobre 1979 ha alle spalle una carriera di atleta che gli ha permesso di maturare importanti esperienze a livello internazionale per più di dieci anni.
Ha giocato in tutti i principali tornei del World Tour. Nel 2008 ha sfiorato il sogno olimpico svanito a causa di un infortunio alla spalla (il suo compagno Riccardo Lione giocò in coppia con Eugenio Amore), ma ora, otto anni dopo, ha la possibilità di vivere anche se da allenatore l’avventura a cinque cerchi. Negli anni da atleta ha giocato con diversi compagni tra i quali Paolo Nicolai con il quale è sceso in campo dal 2009 fino al termine della sua carriera. Sotto la sua guida Daniele Lupo e Paolo Nicolai avevano già conquistato la qualificazione ai Giochi Olimpici grazie al decimo posto nel ranking olimpico, il titolo continentale e tre medaglie nel World Tour.
Da tecnico (in veste di primo allenatore) si è trattato dunque della sua prima partecipazione ai Giochi Olimpici.