Superlega> Perugia di forza e personalità

Sir Safety Conad Perugia – Diatec Trentino 3-0 (25-21/26-24/30-28)
Perugia: Ricci, Cesarini (L), Shaw, Russel 15, Zaytsev 11, Della Lunga 2, Siirila, Berger, Colaci (L), Atanasijevic 12, De Cecco 3, Andric, Anzani 7, Podrascanin 7. All.: Bernardi – Fontana
Trento: Hoag 13, Kozamernik 1, Cavuto, Vettori 15, Chiappa (L), Giannelli 1, Lanza 9, Zingel 4, Teppan, Partenio, Carbonera 5, De Pandis (L). All.: Lorenzetti – Petrella
Arbitri: Cesare – Puecher
MVP Colaci
Non era facile, il campo ha dimostrato che era oggettivamente difficile. Perugia mantiene la vetta con il più rotondo dei risultati, ma deve tirare fuori tutte le sue risorse per avere la meglio della miglior Diatec di stagione. Un match mai scontato che ha dimostrato il grande momento della Sir, ma che ha anche evidenziato la crescita della truppa di Lorenzetti, mai doma, capace di sfiorare a più riprese il colpaccio. Gli schieramenti iniziali vedono i padroni di casa con Atanasijevic in diagonale a De Cecco, Russel e Zaytsev a banda, Podrascanin e Anzani al centro. Trento presenta Vettori opposto a Giannelli, Lanza e Hoag in posto quattro, Zingel e Kozamernik in tre.
Avvio al ritmo dei tamburi dei Sirmaniaci, Perugia “stampa” un perentorio 4-0 a base di muro ed ace; la Diatec non affonda, prende atto, rielabora e recupera. Il set trova in tempi brevi un equilibrio nella fase intermedia, con la Sir che prova continui strappi, utilizza bene il muro, ma spreca molto in difesa; Trento contiene, nei limiti del possibile, e si fa trovare pronto quando bisogna ribaltare il fronte. E’ Della Lunga a ritagliarsi il ruolo da protagonista nella volata finale; Bernardi lo butta nella mischia e Dore lo ripaga con due aces che valgono il primo vantaggio di serata, autenticato dalla firma di Zaytsev. E’ una firma lunga quella dello Zar, che travalica il cambio campo e mette a referto due aces che stordiscono la ricezione trentina. Perugia mette costante pressione su tutti i colpi offensivi, è come un onda che copre il bagnasciuga; nel momento di risacca, però, la Diatec si rifà costantemente sotto dimostrando reattività e carattere. Equilibrio e disordine, spettacolo ed improvvisazione, il palcoscenico del campo offre tutti i condimenti fondamentali di una sfida che tiene tutti col fiato sospeso. Accade anche che Trento, in costante rincorsa, trovi il pertugio giusto per mettere la testa avanti nell’ultima curva, che provi a difendere la volata anche con i gomiti alti, ma che debba soccombere per lo sprint ancora di Dore Della Lunga, sempre dai nove metri. Non molla la Diatec, malgrado i colpi subiti non si dà per vinta e rimane avvinghiata all’avversario; le folate di Perugia sono devastanti, ma perdono di intensità e continuità, tutto rimane in equilibrio, con l’ago della bilancia, però, che punta su Trento. Ci vogliono ancora gli straordinari per trovare il padrone del parziale, lunghi, emozionanti e che premiano ancora una volta la capolista.

Marco Benedetti