Giovanile> Finali Nazionali U18: Volleyrò CDP e Treviso Volley si cuciono il tricolore

Ultimo atto delle finali nazionali con verdetti che non regalano grandi sorprese. Tra le donne la Volleyrò CDP si ripete per la sesta volta, non scuce il tricolore malgrado i grandi sforzi della Igor Volley Novara. Nessuno nella storia ha messo in fila un serie come quella della formazione romana, un successo che assume un valore ancor più grande considerate le qualità tecniche e caratteriali dell’avversaria in finale. Tra i ragazzi torna sul gradino più alto Treviso; accantonate le velleità ed i costi eccessivi della massima serie senior, il sodalizio trevigiano continua a lavorare con grande impegno e con ottimi risultati solo al giovanile. Una finale vinta con merito e carattere con un 3-0 sulla Cucine Lube Civitanova che evidenziano le grandi doti caratteriali dei neo Campioni d’Italia.
A livello nazionale il ranking finale conferma il predominio delle formazioni del nord e mediamente un livello basso di quelle del centro e sud dello stivale, tanto da porsi delle domande sulla necessità ed utilità della partecipazione a manifestazioni con un livello tecnico così alto.
Il Lazio non può esimersi da tali valutazioni; tra le ragazze, escluso il grande e magnifico lavoro del Volleyrò CDP, perla rara in ambito regionale e nazionale, l’allargamento a due altre formazioni non porta benefici e risultati. Il Volley Friends non riesce mai a superare la fase di qualificazione, tornando a casa sempre di giovedì; malgrado un girone all’apparenza molto semplice si deve accontentare di un malinconico diciottesimo posto. Persino la sfida con una regione molto più piccola risulta perdente e nemmeno le sapienti mani del nuovo allenatore, Luca Oggioni, sono riuscite a dare quell’impulso utile a scavallare la prima fase . Segno evidente di un livello qualitativo molto basso. Ben più arduo il compito della Futura Terracina; nel girone si è dovuta confrontare con la Moma Anderlini Modena, quarta alla fine dei giochi, il ventiduesimo posto deve essere considerato un grande successo considerato il bacino limitato da cui attinge. Paradossalmente in campo maschile motivi di soddisfazione maggiori; un bacino di atleti notevolmente inferiore e le formazioni laziali hanno venduto cara la pelle in ogni sfida. La Fenice, dodicesima, ha affrontato formazioni di altissimo calibro e con storie decennali alle spalle sempre con grande carattere e senza timori reverenziali, dimostrando qualità apprezzabili. Stesso discorso per il Sempione; Padova, quarta nel tabellone finale, riesce a spuntarla solo al tie-break, rimandando a casa i ragazzi di Barillari autori di un percorso interessantissimo.
Marco Benedetti