SuperLega> Cucine Lube e Pallavolo Padova lottano per oltre due ore! I biancorossi mettono in cascina un punto

Il tappeto tricolore dell’Eurosuole Forum di Civitanova Marche (1730 spettatori questa sera) non spaventa la Pallavolo Padova, che dopo l’exploit di domenica scorsa con Modena si guadagna la certificazione di ammazza-grandi di questo avvio di campionato battendo al tie break anche i campioni d’Italia della Cucine Lube (23-25, 25-20, 20-25, 25-16, 12-15), a conclusione di una partita lunghissima e ricca di errori, che alla fine premia la squadra più tenace e sfrontata. Il giapponese Takahashi, autore di 22 punti (54% in attacco, 2 muri) è incoronato MVP della partita.

Padova sorprende la Lube già in avvio, con il belga Desmet che sfodera un gran turno al servizio (3 ace) spingendo i suoi sul +5 (8-13), un gap che i veneti terranno fino al 12-17 grazie all’efficacia di Petkovic (5 punti) e Takahashi (5 anche per lui, col 62% di positività) nella fase di cambio palla innescata da Saitta. La reazione dei campioni d’Italia non si fa attendere e arriva anche in questo caso dai nove metri, grazie all’inserimento del giovanissimo Nikolov, che mette in difficoltà la ricezione ospite, consentendo ai suoi di accorciare a -2 (11-13). Poi il pareggio a quota 19, con i marchigiani trascinati da Zaytsev (riproposto nella diagonale di posto 4 con Bottolo) sia al servizio che in fase di contrattacco. Il punto a punto finale premia la tenacia degli uomini di Cuttini, decisivi che dal 23-22 in favore della Lube, arrivato con un muro di Bottolo su Pekotivc, firmano un parziale di 3-0 grazie all’ottimo lavoro in difesa, che viene capitalizzato sul tabellone segnapunti dalle schiacciate di Takahashi (23-25).

Il secondo parziale inizia nel segno del grande ex di giornata Mattia Bottolo (7 punti, 83% in attacco, 1 ace e 1 muro vincente), protagonista assoluto in attacco ed a muro nello strappo che vede i padroni di casa balzare sul 12-7, spianandosi la strada verso la parità nella situazione set, che di fatto viene sancita anticipatamente dall’ace di Zaytsev che scrive il momentaneo 18-13. La Cucine Lube chiuderà poi 25-20, con i veneti che giocano con Zoppellari al palleggio per Saitta, e Blengini che prova invece Nikolov nell’inedito (per lui) ruolo di opposto, visto l’andamento troppo altalenante di Gabi Garcia.

Il diciottenne martello bulgaro resta in campo anche nel terzo parziale, in cui comunque è nuovamente Padova a fare per prima la voce grossa, stavolta con i turni in battuta di Asparuhov (0-5) e Petkovic (2-8). Gioca in maniera nettamente più fluida la squadra di Cuttini, al cospetto di una Lube che invece balbetta in tutti in fondamentali. Sul 16-10 Blengini prova allora il convalescente Yant per Bottolo, ma il cambio palla di Padova scatta puntuale come un orologio svizzero, grazie all’ottimo lavoro in ricezione di Zenger e Asparuhov, e alla fantasia in attacco di un Takahashi a tratti inarrestabile (7 punti, 78% sulle schiacciate). Così i veneti chiudono 22-25 con il primo tempo di Crosato.

I marchigiani risorgono nel quarto set, dominato salendo di tono sia in attacco (46% di squadra contro il 32% degli ospiti) che al servizio (due ace di fila di Zaytsev che scrivono il momentaneo 22-15), ma anche grazie ai 9 errori punto degli avversari.

Il tie break è un monologo dei padovani, bravi a guadagnarsi l’allungo decisivo pungendo con costanza la ricezione di casa. Strappo sul 5-9 con i contrattacchi vincenti dell’inesauribile Takahashi e di Saitta (di seconda), quindi il fallo di seconda linea rilevato a Nikolov, che successivamente spara out il contrattacco del possibile -1. Finisce 12-15.

Il tabellino

CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez 6, Sottile n.e., D’Amico, Balaso (L), Zaytsev 17, Chinenyeze 13, Nikolov 12, Diamantini, Gottardo, Ambrose n.e., De Cecco, Anzani 5, Bottolo 19, Yant 1. All. Blengini

PALLAVOLO PADOVA: Gardini, Canella 8, Cengia n.e., Zoppellari, Saitta 3, Guzzo n.e., Volpato 1, Petkovic 21, Zenger (L), Takahashi 22, Desmet 8, Lelli (L) n.e., Crosato 7, Asparuhov 8. All. Cuttini.

ARBITRI: Zavater (RM) – Verrascina (RM).

PARZIALI: 23-25 (30’), 25-20 (28’), 21-25 (30’), 25-16 (28’), 12-15 (18’). Tot. 2h 14’.

NOTE: Spettatori 1730, incasso 19.771,25 Euro. Lube battute sbagliate 11, ace 5, attacco 49%, ricezione 57% (26% perfette) muri vincenti 8. Padova battute sbagliate 17, ace 7, attacco 49%, ricezione 54% (23% perfette) muri vincenti 9. MVP: Takahashi.

LUCIANO DE CECCO: “Troppi errori? Il nostro è un percorso, un inizio, una squadra nuova con tanti ragazzi giovani. Quindi dobbiamo imparare da queste partite, fare autocritica e continuare a lavorare. Quando commetti tanti errori è difficile giocare. Loro si sono espressi bene, sono stati costanti. Noi abbiamo vinto due set giocando forte, ma in altri frangenti siamo stati fallosi. Non dobbiamo sottovalutare la sconfitta. Questa gara va analizzata per correggere gli sbagli. Lo scorso anno non siamo stati perfetti all’inizio, ma abbiamo finito nel migliore dei modi. Siamo consapevoli di dover migliorare di volta in volta. Dobbiamo andare avanti con pazienza e i risultati arriveranno, così come il bel gioco”.

ALEX NIKOLOV: “C’è da lavorare! Gioco opposto da una settimana e mezzo, quindi devo migliorare i miei colpi. C’è tempo e saliremo tutti di livello! Sono ottimista per la sfida di domenica contro Modena! Ci rifaremo!”.

GIANLORENZO BLENGINI (allenatore): “Ha vinto chi ha sbagliato meno. Noi abbiamo fatto diversi errori in attacco in alcuni momenti, però anche l’andamento dei set, diciamo la forbice, si è aperta per dei turni di battuta in cui loro sono stati superiori. Le situazioni vanno un po’ viste set per set, noi siamo in una fase di costruzione, serve pazienza. Peccato perché, anche nelle difficoltà, siamo riusciti a rientrare nel quarto set, e nel quinto stavamo gestendo abbastanza bene l’inizio, poi alcuni errori in attacco e sulle loro offensive ci sono costate la sconfitta nel tie break. Vista la situazione sto chiedendo di fare ai ragazzi anche cose che non abbiamo provato, perché c’è poco tempo per creare nuovi meccanismi. I ragazzi si adattano, si danno da fare e cercano di dare il loro contributo anche fuori ruolo, ma ci serve tempo. Non sempre la mobilità, la duttilità, gli esperimenti rappresentano una virtù, bisogna saper gestire bene la situazione e io devo essere bravo a non pasticciare troppo. Noi dobbiamo crescere nel gioco, è la priorità”

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