BM> Bologna: A tu per tu con Leonardo Bandieri

Ormai da 3 anni ti sei trasferito da Rimini per studiare, ma la pallavolo bolognese ti ha sempre accompagnato. Quanto è importante per un ragazzo vivere contemporaneamente due realtà completamente diverse ed entrambe complesse come l’università e lo sport agonistico?

“I benefici penso siano innumerevoli, basti solo pensare all’attività fisica, alla socialità… Ma credo che la cosa più importante, per lo meno per me, sia avere una valvola di sfogo, che permetta di staccare la testa dai problemi che derivano dall’Università, che è sicuramente la priorità. Senza pallavolo e hobby renderei sicuramente meno anche nello studio. Qualunque facoltà o lavoro, sono percorsi difficili nei quali i problemi sono all’ordine del giorno. Avere dunque la possibilità di distrarsi completamente, nel mio caso avere anche la fortuna di potersi confrontare con dei fantastici compagni di squadra e in primis amici, permette di ricevere punti di vista e pareri completamente diversi dal mio, così da poter tornare sul problema e vederlo con occhi diversi, e chissà, magari trovare anche una soluzione senza dover cliccare sull’opzione ‘rinuncia agli studi’ ”.

In quanto studente di Medicina, come riesci a conciliare studio e sport, quali consigli daresti?

“Come per qualunque cosa penso sia necessaria un minimo di organizzazione, nonostante sia il primo a cui servirebbero ripetizioni in materia. Fortunatamente avendo allenamenti serali c’è abbastanza libertà duramente il giorno per dedicarsi allo studio. Capire il proprio metodo di studio è la cosa più difficile da fare, non credo molto nei tutorial o nei video che spiegano come studiare, però possono darti una base da cui partire. Penso che ognuno abbia bisogno di un metodo suo personale che troverà col tempo andando anche un po’ per tentativi e sperimentando tantissimo e una volta capito questo, avendo bene in mente gli impegni e le cose da fare, può aiutare molto creare un piano giornaliero in vista dell’esame: scriverlo su carta per me lo rende più efficace.

Regolarmente dopo il primo giorno di studio mi trovo già in ritardo di almeno due giorni sulla tabella di marcia, per cui ho imparato che il programma subisce SEMPRE dei ritardi, meglio stare larghi con il tempo considerato, io ho iniziato a prendermi almeno una settimana in più.”

Pensando agli studi e alle tue passioni, tra 5 anni dove ti vedi?

“Sinceramente non lo so, spero di riuscire a continuare a portare avanti tutto ciò che più mi piace fare, per cui spero di essere da qualche prete in giro per l’Italia o per il mondo a conseguire una specializzazione medica che ancora devo decidere. L’importante è che mi stia divertendo, ovunque io sia.”

La giornata perfetta da passare in Riviera Romagnola:

“Beh gioco in casa! Chiaramente deve essere una giornata estiva, direi una domenica con gli amici. Colazione al Bar, per poi piazzarsi sulla sabbia e andare via a notte fonda, passando dal giocare a carte, al beach volley, ai bagni nelle bellissime acque dell’Adriatico…, ai giochi di società, e per concludere, una serata al Chiringuito 44. Il tutto deve essere rigorosamente accompagnato da musica da spiaggia, una piadina della Lella, uno spaghettino allo scoglio vista mare e un numero indefinito di birre, altrimenti non vale.”

Intervista di Rebecca Laporta

Pallavolo Bologna