BM> Bologna: A tu per tu con Riccardo Tito

Facendo il punto il punto della situazione, terzi dietro a Mirandola e Villadoro siete ad un soffio dal sogno playoff, come vivi questo momento?

“Sinceramente un po’ di pressione si percepisce, ma è naturale che sia così. Ad inizio anno eravamo una sorpresa per tutti e inevitabilmente il gioco era più spensierato, ora abbiamo coscienza dei nostri mezzi e per primi ci sentiamo in dovere di dimostrare che non è stato un caso che a Natale fossimo primi in classifica.
Nell’ultimo periodo tra infortuni e la doppia pausa di campionato forse abbiamo un po’ perso ritmo ma confido nei prossimi allenamenti per arrivare carichi sabato e ritrovare le nostre certezze”.

In quanto amante della cucina e fuori sede, prima di una partita cosa prevede il menù dello sportivo?

“Da questo punto di vista abbiamo uno staff sempre pronto a darci consigli, cosa che ritengo utile vista la giovane età di alcuni miei compagni; io per primo sono molto felice di riuscire a dare qualche dritta. Ti direi che la cosa più importante è una bella dose di carboidrati, pasta o riso vanno benissimo, ovviamente senza andarci pesanti con il condimento.
Inoltre se c’è abbastanza tempo tra il pasto e la partita sì può tranquillamente inserire anche una fonte proteica sempre a patto di non appesantirsi troppo.
Se invece c’è poco tempo va bene anche prendere un po’ di zuccheri extra attraverso la frutta che insieme alla verdura non dovrebbe mai mancare nella dieta”.

Dovessi organizzare invece una cena tra compagni di squadra, cosa ti piacerebbe cucinare?

“Cucinare per tante persone è abbastanza difficile, molto più di quanto si possa pensare, ma per non sbagliare andrei su un risotto, magari zucca salsiccia e rosmarino che è tra i miei cavalli di battaglia. Poi visto che siamo a Bologna direi che si può aggiungere qualche bottiglia di lambrusco. Altrimenti se c’è la disponibilità logistica farei volentieri una bella grigliata, a proposito questa estate tutti invitati a Fano!”.

Tra le tue passioni quella di voler diventare imprenditore, hai già un piano in mente, o un sogno da realizzare?

“Ancora il percorso non è troppo definito, avendo tanti interessi faccio fatica a prendere una direzione netta per cui ho scelto ingegneria energetica in modo da conciliare l’ingegneria con un tema caldo della geopolitica ovvero l’energia, che per la direzione in cui l’umanità sta andando sarà sempre più richiesta e fondamentale.
Nonostante il tempo che avanza tra lezioni e allenamenti sia poco provo a rimediare per conto mio, avrei un po’ di libri di filosofia ma per il momento sono in pausa sul comodino.
Il sogno nel cassetto da imprenditore è quello di rimettere a posto la casa in campagna e portare avanti un agriturismo immerso nel verde in modo da poter unire la passione per la cucina all’amore per la natura.”

Intervista di Rebecca Laporta

Pallavolo Bologna