Nonostante la giovane età, come alcuni tuoi compagni hai avuto l’opportunità di vestire i colori della nazionale e come loro hai fatto un’esperienza carica di emozioni e responsabilità: quale insegnamento ricevuto in quella occasione pensi sia il più utile per la tua carriera?
“Ci tengo a dire che più grandi insegnamenti che ho ricevuto l’anno scorso li ho acquisiti durante l’anno a pallavolo Bologna con la serie C, dove c’era un ambiente adatto per crescere sia come giocatori che come persone.
Per quanto riguarda la nazionale forse l’insegnamento che più cerco di tenermi stretto è che tutti siamo molto diversi. Per questo è fondamentale essere flessibili in modo da poter creare comunicazione anche con persone che si comportano in maniera molto diversa dalla tua. Ma che allo stesso tempo bisogna sempre rimanere se stessi.
Questa è una cosa che purtroppo non sono bravo a fare per questo penso che questa nuova squadra in serie B possa essere un utile stimolo per allenare la mia capacità di adattamento”.
Classe 2007 sei agli sgoccioli della fine delle superiori, frequenti il quarto anno e l’anno prossimo quindi sosterrai l’esame di maturità. Hai già in mente cosa vorrai fare in futuro?
“Di sicuro voglio continuare gli studi. Come molti ragazzi della mia età però non so cosa scegliere. Molte idee e molto confuse, però in linea generale ho 3 idee.
Da una parte mi piacerebbe provare a lavorare nel mondo cinematografico, perché ho fatto alcune esperienze e mi sono divertito molto. Dall’altra parte invece mi piacerebbe studiare i comportamenti umani, come viviamo nella società.
Come ultima ma non per importanza, mi piacerebbe fare il DAMS”.
Da grande tifoso del basket bolognese, Virtus o Fortitudo?
“Chiaramente non posso che scegliere Fortitudo. Questa passione me l’ha trasmessa il mio insegnate di batteria, e da quel momento son sempre stato molto legato alla Effe”.
Oltre allo sport sei un grande appassionato di letteratura, prediligi qualche autore in particolare?
“In verità non sono un lettore così appassionato, leggo volentieri qualche libro ma senza grande costanza.
Quest’anno ho letto un libro che mi ha particolarmente colpito: Jack frusciante è uscito dal gruppo. Penso che sia un bellissimo dipinto di cosa è l’adolescenza, per questo penso sia molto interessante da leggere, sopratutto per noi ragazzi che ci troviamo nel cuore di essa”.
Intervista di Rebecca Laporta
Pallavolo Bologna