1DF> Dream Team, finisce il campionato

Giacomo Giusti 
Addetto Stampa Dream Team Roma

La formazione di Verderocca cede nuovamente le armi al Giulio Verne Palocco e si ferma alle porte della finale promozione
“This is the end, beautiful friend. This is the end, my only friend, the end”. Inizia così una delle più celebri canzoni della storia della musica contemporanea a firma The Doors che venne pubblicata nell’omonimo album del 1967. Un brano che secondo il suo autore Jim Morrison “cominciava come una canzone d’addio per una ragazza, ma che potrebbe essere vista come un addio a un tipo d’infanzia. Sinceramente non lo so. Io penso che sia sufficientemente complesso e universale nella sua immaginazione che possa essere quasi qualcosa che si vuole”. Ed è appellandoci a questa ultima considerazione del leggendario cantante e poeta statunitense che prendiamo questo brano come introduzione per la descrizione degli eventi e situazioni della gara di ritorno del primo turno dei play-off promozione del campionato di Prima Divisione Femminile fra Dream Team Roma e Giulio Verne Palocco che ha visto le ospiti uscire vincitrici dal Pallone Mancini34 con il punteggio di 0-3 che abbinato al 3-1 maturato nella gara di andata ha sancito la contestuale qualificazione delle esponenti di Casal Palocco alla finale promozione (ove incontreranno la Pallavolo Nettuno che ha eliminato la Nuova Montello) e la fine dell’avventura stagionale della compagine di patron Anna Di Ludovico nel campionato interprovinciale. Un verdetto che visto nell’ottica di quelli che nel calcio verrebbero definiti 180 minuti non fa una piega. Se infatti la gara di andata poteva lasciare qualche rammarico alla formazione di Verderocca soprattutto per come era andato il primo tempo, la gara del Pallone Mancini34 è stata una ideale continuazione degli ultimi due tempi andati in scena la scorsa settimana e hanno visto un dominio pressoché totale delle ospiti che va anche al di la del punteggio con cui si conclusi i tre tempi disputati. Dream Team Roma che nel pomeriggio di Cinecittà ha pagato un cattivo approccio alla gara che come vedremo tra un poco ha subito indirizzato la contesa verso la Via Cristoforo Colombo nonostante i generosi tentativi di rientro delle padrone di casa. L’inizio di gara si caratterizzava particolarmente denso di sorprese non tanto in campo quanto nel prepartita Il tecnico Liguori infatti rivedeva profondamente le scelte di formazione iniziale operate fino a qui nel corso di questa stagione ed estrometteva dalla formazione iniziale sia la regista Straini che il libero Lamanna per dare spazio rispettivamente a Taccari e Carrieri a cui il mister tiburtino affiancava capitan Morrocchi e Misercola come bande, Goubrial opposto, Valentini e Paglione centrali. E se la scelta di Carrieri è stata mantenuta per tutta la gara, quella di Taccari si è limitata alla sola primissima parte di gara rivelatasi disastrosa per la formazione di casa (per demerito beninteso di tutte le protagoniste). Il pronti via somigliava infatti ad uno dei tanti match del pugile Mike Tyson con le padrone di casa a recitare le parti dell’avversario di turno del pugile di New York. Le ragazze di Casalpalocco approfittando della totale confusione che attanagliava la squadra di Verderocca piazzavano due break di cinque e otto punti consecutivi intervallati da due sole annotazioni a referto della Dream Team che segnavano irrimediabilmente il set. Gli innesti di Straini e Lucarini (quest’ultimo in luogo di Morrocchi) e il grande apporto dato da Paglione non riuscivano a produrre il miracolo del rovesciamento del risultato anche se va dato atto che superate le difficoltà iniziali, le ragazze di casa cominciavano a riprendere quel minimo di mordente che le consentiva di rifarsi sotto fino quasi ad arrivare a realizzare un miracoloso aggancio che però non veniva portato a termine fermandosi per ben tre volte a due punti di divario, l’ultima delle quali in corrispondenza di un primo set point annullato a cui però non si riusciva a dare seguito con chiusura di tempo che giungeva sul 22-25. Le giallo-blu a questo punto erano con le spalle al muro visto che la qualificazione passava per la conquista di quattro set consecutivi. E chiaramente questo stato di cose unito alla mancata rimonta della prima frazione si faceva sentire sulla formazione tiburtina che dopo un inizio di seconda frazione equilibrato che si protraeva fino al 6-6 subiva un break di 0-5 che si sarebbe rivelato di fatto incolmabile anche perché poi seguito da una fase di costante progressione che portava lo score sul 10-19. E, in analogia a quanto visto una ventina di minuti prima, le giallo-blu avevano un moto di orgoglio derivante più che altro dalla situazione disperata che dalla lucidità e che portava a riaprire parzialmente la gara sul 16-20. Ma oltre questo non si riusciva ad andare e il Giulio Verne Palocco riusciva a gestire la situazione chiudendo 21-25 sempre alla seconda occasione utile. Il terzo set come è facilmente intuibile è configurabile in quello che gli appassionati di sport a stelle e strisce chiamerebbero “garbage time”. Le giallo-blu libere da tutti gli assilli e le ospiti oramai rilassate per la qualificazione ottenute davano vita ad una fase di gara dai contenuti agonistici magari non particolarmente accesi ma piuttosto interessante con le due formazioni a rincorrersi continuamente con la Dream Team Roma a lasciarsi preferire nel suo complesso e che poteva anche rimpiangere su due set ball sciupati (sul 24-23 e sul 26-25) prima della fine del tempo arrivata sul 26-28 dopo che anche le ospiti avevano già sciupato un’occasione per chiudere il confronto sul 24-25. La fine del campionato in genere coincide con il tempo dei bilanci. Conclusioni che però è forse bene rimandare per due ordini di motivi. Il primo è che in questo momento forse prevarrebbero maggiormente gli aspetti negativi su quelli positivi in quanto condizionati dalla delusione derivante dall’esito negativo di questo doppio confronto. Il secondo è invece di natura decisamente più pratica. Il campionato sarà anche finito ma non di certo la stagione. C’è ancora da onorare la partecipazione nel Torneo Roma che potrà in questo momento suonare come una sorta di contentino ma che in realtà è una competizione di assoluto spessore vista anche la qualità delle formazioni partecipanti, molte delle quali hanno o vinto il proprio campionato o hanno raggiunto i play-off e quindi di indubbia appetibilità. Tutti quindi concentrati su questo torneo che vivrà in corrispondenza del Giovedì Santo un appuntamento particolarmente significativo visto che la compagine tiburtina sarà chiamata a disputare il ritorno dei quarti di finale in quel di Cerveteri. Ad attendere Morrocchi e C ci sarà una formazione che ha appena ottenuto la promozione diretta in Serie D vincendo il girone viterbese di Prima Divisione con diciotto successi in altrettante gare e che vorrà vendicare la sconfitta patita al Pallone Mancini34 per 3-1 arrivata nello scorso mese di gennaio. Appuntamento fissato come già detto per giovedì 21 aprile 2011 alle ore 21.00 presso la Palestra “Basket Cerveteri” di Via Claudio Graziosi, 7 nella cittadina tirrenica. In virtù del successo maturato nella gara di andata, alle ragazze giallo-blu sarà sufficiente strappare due set per arrivare al penultimo atto della manifestazione e che le vedrebbe affrontare la vincente del confronto fra Aurelio e Piva il cui primo atto si è concluso con il successo delle prime al tie-break.

Dream Team Roma-Giulio Verne Palocco 0-3
(22-25, 21-25, 26-28)
Dream Team Roma: 8 (K) Elena Morrocchi 6 p.ti; 9 Valentini 6 p.ti; 5 Goubrial 8 p.ti; 6 Paglione 10 p.ti; 12 Taccari; 10 Misercola 4 p.ti; 3 Lucarini 1 p.to; 11 Straini 2 p.ti; 7 Cancro NE; 14 Caldarelli NE; 18 Neri NE; 78 (L1) Carrieri; 1 (L2) Lamanna NE. Allenatore Liguori. Secondo Allenatore: Dalla Libera. Team Manager: De Leo

Durata set: 26’, 23’, 26’. Durata complessiva incontro 1h 15’