A1M> M.Roma-Cisolla: “Ecco come sfidare il gruppo di testa”

Ufficio Stampa
M. Roma Volley

“Un’altra sfida? Sono pronto. Il mio passato da sportivo è zeppo di inconvenienti e di ostacoli superati. Direi anche alla grande, se guardate le coppe e le medaglie per vincere le quali c’è stato anche il mio contributo”. Alberto Cisolla inizia la sua seconda giovinezza con la maglia della M. Roma. Smaltiti i guai col polpaccio che gli hanno “allungato” di un anno la carriera, lo schiacciatore nero verde è tirato a lucido per la nuova battaglia. Cisolla vuole mostrare di non essere finito, di non essere appagato dai successi di Treviso, di essere grato a Mezzaroma e Giani che lo hanno voluto e confermato nel volley della Capitale e, soprattutto, di sentirsi ancora titolare nel ruolo del “martello”, nonostante la concorrenza di Maruotti.
“Gabriele _ spiega Alberto _ è bravo. E’ destinato ad una gloriosa carriera, ma può aspettare, anche perché io non ho alcuna intenzione di farmi da parte, ed anzi è bene che si sappia: farò di tutto per mettere in difficoltà Giani che, credo, almeno all’inizio punterà su Zaytsev, come è giusto che sia, e sul mio più giovane collega”.
L’estate vissuta a Salò, a casa, gli ha ridato energie e vigore. La gamba è guarita. Dei vecchi impicci soltanto scomodi ricordi. “Ora sto davvero bene. Pensate che l’ultima ecografia l’ho fatta nell’inverno scorso. Ho lavorato molto in palestra, continua Cisolla, ed ho giocato a beach a bordo del lago. Niente di agonisticamente ufficiale, ma se non altro mi sono tenuto in forma. Lo vedo in questi primi giorni in cui abbiamo ripreso ad allenarci. Quell’attività mi è stata utile. Ho paura a dirlo, ma sono già in buone condizioni”.
Ciso ha un debito di riconoscenza verso la società e, soprattutto verso Roma. “Non pensavo di trovare tanto affetto. Roma è una città stupenda che dedica allo sport il suo tempo migliore. A Treviso _ ricorda Alberto _ sono più freddi. Finita la partita si pensa ad altro. Qui è diverso, gli strascichi di un successo te li porti appresso almeno per una settimana. Lo si vede di più nel calcio, certo, ma anche negli altri sport sei seguito con attenzione ed affetto. Anche un campionato regionale, una corsa di quartiere diventano motivo per una sana discussione e per sfottersi, ma senza superare certi limiti. A causa dell’infortunio ho giocato poco, credevo , che la gente non sapesse neppure chi fossi. L’altra sera sono andato a cena al Centro, c’erano molti ragazzi, un paio si sono avvicinati e mi hanno chiesto l’autografo condendo col loro classico “me raccomanno” che a Roma diventa un ammonimento, ma soprattutto la richiesta di un appuntamento col successo”.
La M. Roma, secondo lo schiacciatore, è ancora tutta da decifrare. “Mi hanno detto che la società sta cercando un paio di buoni giocatori. Quelli che sono arrivati _ spiega l’atleta _ sono già di ottimo livello, giovani ma sufficientemente preparati ad inserirsi nel vecchio gruppo. Noi dovremmo dare una mano, perché ciò avvenga il più presto possibile, anche se dobbiamo aspettare che tornino i nazionali. Il gruppo dovrebbe “collaudarsi” in poco tempo. L’errore che non dobbiamo commettere è quello di caricare di eccessive responsabilità Sabbi, il ragazzo opposto che non ha maturato l’esperienza in A1, ma che grazie alla A2 ha addirittura conquistato la Nazionale. Con lui e Bencz il reparto è a posto, come offre ampie garanzie il blocco degli schiacciatori. Che gli altri siano di valore, beh è davanti agli occhi, per quello che hanno vinto e per le prestazioni offerte nei campionati passati”.
M. Roma nel gruppo di prima fascia? Cisolla ammicca e sorride: “Perché no. Trento, Cuneo, Macerata sono sempre lì, bisognerà vedere Modena che ha rivoluzionato l’organico, poi ci sono Vibo, Monza, Verona, Piacenza e Perugia che hanno fatto tanto movimento di mercato: il gap con le prime sembra essersi ridotto. Noi? Potremmo essere con loro. Il lavoro di Giani sarà duro e attento, soprattutto per evitare che l’inizio, visto il calendario, possa rivelarsi amaro. Se superiamo indenni il ciclo terribile possiamo davvero tagliare i traguardi che, giustamente, la società s’è prefissi: play off scudetto e finali di Coppa Italia, visto che le giochiamo a Roma”. Con un Cisolla motivato l’impossibile non esiste.