Ivan saluta, ringrazia e se ne va a Macerata

Foto Fraioli

Marco Benedetti

Ultimo atto dello zar di Roma, al termine degli impegni agonistici Ivan Zaytsev ci tiene a mandare un messaggio personale di addio alla Capitale. Le ultime ore, prima di intraprendere l’avventura azzurra per il sogno olimpico, sono dedicate a ripercorrere cinque anni in maglia nero verde “Prima di tutto devo ringraziare chi mi ha portato qui da bambino e mi ha permesso di diventare quello che sono adesso, in particolar modo Vittorio Sacripanti, passando, da Piacentini, che ha trasformato il mio ruolo, per arrivare a Giani che mi ha permesso di crescere come uomo e come atleta.” Ringraziamenti sinceri di chi ha all’orizzonte un futuro roseo, con le emozioni della grande occasione,  che annulla tutti gli aspetti negativi di una stagione tormentata. “Potevo scegliere Trento, l’offerta era equiparabile, un mese fa ho deciso per Macerata che mi ha maggiormente coccolato e mi ha fatto partecipe di un progetto che punta alla vittoria, ed io rappresento un tassello importante.” Non lo preoccupa nulla, nemmeno la possibilità di cambiare ruolo :”Io, pur di stare in campo, farei anche il libero. Per me è importante giocare e mi considero un’atleta duttile, capace di fare diverse cose. Non so se farò il martello o altro, io non mi impunto e non mi preoccupo, questa per me è l’occasione della vita e mi impegnerò sempre al massimo  per rendere al meglio.” Forse è il momento più importante della sua vita, dal punto di vista professionale ed economico, non vuole rovinarla con sassolini che spuntano fuori dalle scarpe “E’ stata una stagione positiva, abbiamo dimostrato di essere un gruppo unito. Certo abbiamo incontrato delle difficoltà di varia natura, ma siamo stati bravi a superarle insieme. Per quanto mi riguarda non posso che essere soddisfatto di quanto fatto in campo e voglio ringraziare il Presidente Mezzaroma che ha capito il mio momento e mi ha lasciato andare per questa avventura. Aveva investito molto su di me e questa soluzione è utile anche alla Società.” Al momento dei saluti c’è, però, un piccolo cruccio. “Mi dispiace non aver vinto a Roma, da romano, qualcosa di grande e di importante. Ci siamo tolti qualche soddisfazione come il Campionato di A2 e la Coppa Italia, ma mi rendo conto che non può essere sufficiente. La Società si è data come obiettivo principale la crescita dei giovani  ed io posso essere un esempio che giocando con assiduità si può avere un percorso di formazione di grande spessore. Senza la M.Roma non avrei potuto maturare e raggiungere la Nazionale.” Se ne va Ivan da gran signore, dimostrando che la crescita non è solo dal punto di vista tecnico o fisico, ma soprattutto umano e caratteriale. La M.Roma fa cassa, ma sul tappeto persistono tutti i dubbi: ci sarà un’altra stagione? Se si, chi sarà il nuovo Direttore Sportivo, l’Allenatore, tutto lo staff tecnico? Quale la squadra ai nastri di partenza? Quali gli obiettivi? Dubbi che necessitano di una risposta, urge quindi che il Presidente Mezzaroma si manifesti finalmente e ci faccia capire se il domani è costellato dei  tanti piccoli insuccessi figli di obiettivi mediocri, oppure se l’avventura del grande Volley capitolino ha scritto definitivamente la parola fine.