Pallate a stelle e strisce, ma un allenamento anche per i tecnici televisivi?

Marco Benedetti

Comprendiamo che un concetto metafisico non è alla portata di tutti, anzi poche menti elette riescono a compenetrare totalmente gli assiomi, ma qui si esagera. La rete di riferimento ha un altro palinsesto, le notizie quotidiane hanno la priorità, ma con due eventi in contemporanea possibile che con  due canali tematici a disposizione non si riesca ad accontentare tutti i tifosi italiani. E poi, pur volendo rimanere colpevolmente su un solo canale, possibile che non si sappia che le due discipline hanno tempi differenti? Niente di tutto ciò, il Beach Volley inquadrato a mozzichi e bocconi, spazio maggiore per la pallanuoto con un solo risultato: le formazioni a stelle e strisce ci hanno preso a pallate, ma per poco meno di 60 minuti anche noi siamo stati presi a pallate dalla televisione di stato. Gli atleti pagheranno un obiettivo mancato in termini economici, in termini di lavoro, in termini di futuro, purtroppo nella logica della spartizione dei posti, delle poltrone e per l’immunità sindacale nessuna ripercussione per tutti quei tecnici televisivi che ci hanno propinato un servizio professionale impresentabile. Grazie per non averci fatto capire nulla, lo sport italiano, il Volley, per quanto ci riguarda, non può che essere grato, soprattutto nella speranza che qualcuno di questi personaggi, almeno loro, riesca a raggiungere una serena pensione a carico di tutti i contribuenti italiani prima delle prossime Olimpiadi