Settembre, si riprende a correre ….. anche per le poltrone

Marco Benedetti

Dopo ben sette anticicloni che hanno caratterizzato la nostra estate rendendola rovente come non mai, ecco settembre, con le prime piogge ed i primi allenamenti della stagione agonistica alle porte. Chi prima, chi dopo, ormai tutti i sodalizi hanno dato il via alle operazioni,  si suda in tutte la palestre per arrivare pronti alle sfide di campionato. Il dopo Olimpiade segna anche il momento fondamentale per il futuro del sport italiano: tutte le federazioni ed il Coni sono chiamate al rinnovamento dei vertici per il prossimo quadriennio. Una scelta, quindi, importantissima, una condivisione di un programma che ci porterà fino alla prossima Olimpiade. Durante i Giochi di Londra le prime avvisaglie, con polemiche roventi in quelle discipline che non hanno raggiunto l’obiettivo prefissato, toni che potrebbero addirittura innalzarsi con il passare dei giorni. Il Volley  non può ritenersi esente da questi percorsi politici; tante le scelte non condivise, molti gli errori strategici che non possono essere mitigati da un bronzo olimpico, e dalle medaglie europee delle Nazionali Juniores, troppe le defezioni in tutte le categorie. Visto che il futuro è in ballo, vorremmo sapere con congruo anticipo se la dinastia continua e su quali basi. Una volta nella vita ci piacerebbe che il candidato/i renda/no pubblico il proprio programma in modo analitico, in modo tale che tutte le componenti  siano messi a conoscenza e che il voto non sia un salto nel buio, frutto solo di accordi perfezionati nelle segrete stanze. E tale presupposto vale ancor di più per gli organi territoriali. I fatti di questa fine legislatura sono sotto gli occhi di tutti, con cadute di stile e scelte oltremodo discutibili, ma questo fa ormai parte del passato. Il punto vero è:  le Società  sono pronte ad un cambiamento generazionale o si limiteranno a subire una scelta univoca imposta dall’alto? Girando per palestre, parlando con gli addetti ai lavori il malcontento è quasi totalitario, ma manca sempre il dirigente che voglia e possa prendersi gli onori ed oneri derivanti dalla presidenza. Si parla sempre di catene opprimenti, ma manca sempre chi decide di spezzarle. In vista della tornata elettorale ci auspichiamo candidature che cancellino il solito richiamo alla Bulgaria. Ci aspettiamo proposte, opinioni, suggerimenti che possano migliorare un trend all’apparenza stantio ed insipido. Le nostre pagine saranno a disposizione di tutti coloro che abbiano voglia, in maniera civile e democratica, di dare il loro contributo intellettuale per il bene della cosa comune. Per tutti gli eventuali candidati varrà, comunque, un solo principio: vogliamo sapere tutto in anticipo, programmi e soluzioni attuabili. Non si può più comprare a scatola chiusa!