B2F> Ostia, una fatica che vale due punti all’esordio

Marco Benedetti

Ostia Volley Club – Comal Civitavecchia 3-2 (17-25/25-12/25-18/23-25/15-12)
Ostia: Bigioni 8, Cecchini 2, Culiani 18, Ercolani, Gianandrea, Giuli 1, Lugeri, Quirinis 10, Rossi 22, Sabatini 7, Tarantino 3, Lamarte (L). All.: Cappelletti
Errori 20, Battute sbagliate 14, Muri 7, Aces 8
Civitavecchia: Sava, Trezza 2, Forcella 11, Pepi 4, Rinaldi, Bigini 9, Valentini, Grassi 11, Miccarelli 3, Corallo 15, Gorgoglione, Del Rosso (L), Scognamiglio (L2).
Errori 23, Battute sbagliate 10, Muri 8, Aces 9
Arbitri: Bianchini – Savina
Si inizia con una maratona. Due formazione completamente cambiate, alto il tasso di gioventù tra tutti gli effettivi, impensabile aver trovato la continuità di gioco e di meccanismi; inevitabile, quindi, una sfida con molti alti e bassi. Ostia sfrutta il fattore campo ed incamera due punti beneauguranti per una stagione irta di ostacoli.
Partono bene le padrone di casa, la battuta trova spazi non opportunamente presidiati, illudendosi in pochi punti di aver trovato la chiave di volta. Niente di più falso, quando il pallino dai nove metri  passa in mano civitavecchiese lo scenario si ribalta diametralmente. Le ragazze di Cappelletti si trovano improvvisamente disarmate, con la sola Rossi in posto due a trovare qualche soluzione offensiva, troppo poco per resistere ai colpi di Corallo, Bigini e Torcella. Le giovanissime di casa hanno il merito di non abbattersi, dimenticare quanto di brutto mostrato e concentrarsi sull’obiettivo pareggio. E’ l’attaccante di maggior esperienza a suonare la carica; Michela Culiani trova, al cambio di campo, gli spazi che fanno male, infondendo coraggio e sicurezza alle compagne più giovani. Le padrone di casa non ripetono  l’errore del primo set, il vantaggio conquistato non viene dilapidato, questa volta è Civitavecchia a soffrire maledettamente in ricezione ed attacco, subendo quasi passivamente le folate lidensi di Bigioni, Rossi e Culiani. Terzo set con l’unica novità della Tarantino dal primo pallone al posto della Lugeri. Non cambia l’andamento in campo. Dopo una prima fase di relativo equilibrio, la Giuli serve al meglio le proprie ali, prima la Bigioni colpisce con continuità, poi è il turno della Rossi, a chiudere la Culiani a rimpinguare il proprio bottino personale e di squadra. Civitavecchia continua a navigare tra acque agitate, colpevole una ricezione che non permette un’azione offensiva efficace e continua, per Ostia si aprono le porte del vantaggio firmato dalla Sabatini. Anche in questo caso il cambio di campo sovverte lo scenario e le gerarchie; le padrone di casa si sgonfiano, Civitavecchia cresce prepotentemente. E’ un avvio di marca ospite con Ostia che traballa paurosamente in ricezione, Civitavecchia prende il largo, commettendo un errore che rischia di pagare salato. Troppi i palloni dilapidati in battuta che tengono miracolosamente a galla le ragazze di Cappelletti. Ostia esce inaspettatamente dal baratro in cui si era cacciata, è una serie di battute della Tarantino a favorire l’aggancio e la speranza della chiusura al quarto. Lo sforzo non mette le ali a Giuli e compagne, la paura fa miracoli lato Civitavecchia, un “tris d’assi” della Grassi torna a far mettere la testa avanti alle ospiti, il sigillo al pareggio lo mette la Mencarelli, subentrata alla Trezza in cabina di regia.  E praticamente l’ultima spallata delle ospiti, il tie-break è patrimonio dell’Ostia. Rossi e Culiani scavano il vantaggio necessario che mette al sicuro le padrone di casa, quello che le difende dallo sforzo avversario e dalle proprie amnesia. E’ della Rossi il colpo che scaccia definitivamente paure e tentennamenti, autorizzando maggiore ottimismo per il futuro.