A1M> Latina si gode la vittoria su Macerata nella stagione dei record

Ufficio Stampa

I molti che hanno potuto emozionarsi mercoledì alla vittoria dell’Andreoli sui campioni d’Italia di Macerata, ricorderanno a lungo la serata. Ma alcuni di loro erano presenti anche alla gara di domenica con San Giustino e a quei golden set da cardiopalma in Coppa Cev. Tutto si può dire meno che l’Andreoli quest’anno non ha dispensato emozioni. E la stagione ancora non è terminata, mercoledì prossimo ritornerà la Lube Macerata per gara-4 dei Playoff targati Linkem.
Potremo dire un’Andreoli concertista, con il gruppo (orchestra) il suo fattore vincente, del resto è uno sport di squadra, dove ogn’uno è chiamato al suo ruolo (strumento) e lo fa nell’armonia generale, il tutto orchestrato in maniera sublime da Silvano Prandi. Ogni componente si assume le proprie responsabilità senza mai ricorrere alla “cultura dell’alibi”, e gli altri lo aiutano nel proprio compito, senza mai giudicare se è stato positivo o negativo, ma con ottimismo… come a dire: “se sbagli non fa niente ci sarà un’altra possibilità e tutti siamo fiduciosi di nuovo in te”. Una lezione che andrebbe diffusa nel nostro Paese. Ma non ci dobbiamo meravigliare perché questo è lo sport di squadra, molte volte si osannano gli assoli, ma si vince sempre con il gruppo.
Torniamo indietro al 2003 quando per la prima volta nella sua storia Latina raggiunse i playoff scudetto. Di fronte la stessa Macerata negli stessi quarti di finale: la Lube si aggiudicò sul campo gara-1 espugnando il PalaBianchini 1-3 e poi vinse in casa 3-0, Latina allungò la serie con il 3-2 per poi essere eliminata 0-3 a PalaFontescodella. Ci riprovò l’anno dopo con la Sisley Treviso: 3-0 in Veneto, 3-0 a Latina, uno pari, quindi 3-0 al PalaVerde e 2-3 a Latina. Cambiano le formule e lo scorso anno è di nuovo Playoff per i pontini, questa volta un girone a tre giocato a Belluno: esordio con lo 0-3 alla Sisley in attesa di Modena, battuta per 3-1 e passaggio in semifinale con la sicurezza di un posto in Europa, poi l’eliminazione da parte dei campioni del mondo di Trento con un doppio 3-0 l’ultimo a Frosinone. Regole di nuovo cambiate, si parte dagli ottavi con Latina che elimina San Giustino dopo il 3-0 in casa con due tiebreak (perso in Umbria e vinto nel Lazio). Quindi Macerata che si aggiudica a tavolino la prima gara, con Latina che impatta la serie al tiebreak… 1-1 e la storia continua.
Sarà la stagione dei record, il primo sicuramente nelle gare disputate, per ora siamo a quota 39 già svolte (altre due sono in calendario), il precedente era di 32 nelle stagioni 2002-03 e 2003-04; di gare vinte ben 21 disintegrando le 16 delle annate già citate; ma quel che più conta di percentuale di gare vinte, oggiAggiungi un appuntamento per oggi Latina è al 54% contro il 50% del suo precedente record. A questi numeri si deve aggiunge la finale in Coppa Cev conquistata al primo tentativo. Ma anche la stagione dei record per “Il Professore” Silvano Prandi, ieri la sua vittoria numero 1000 in carriera, a San Giustino aveva festeggiato la sua 1500ma panchina, nella stagione numero 37 (record imbattibile) e il suo 30mo playoff (il secondo in classifica è Daniele Bagnoli a 16).
Analizziamo le statistiche delle quattro gare di quest’anno tra Latina e Macerata. Nei 17 set giocati (due vittorie per parte, tutte in casa), l’Andreoli è avanti in battuta con 26 ace contro 19 e un minor numero di errori 58 a 71, in attacco con il 46.5% di positività contro il 45.5% e negli errori (punti regalati agli avversari): 93 a 101. I fondamentali a favore di Macerata sono la ricezione 24.2% di perfetta contro 21.3% e il muro 56 a 26.
Luigi Goldner: “Siamo una squadra che ha un potenziale che può vincere con tutti e soprattutto non temiamo nessuno. Lo abbiamo dimostrato più volte sia in campionato che in Coppa Cev. Se giochiamo con la stessa carica agonistica di mercoledì e con il giusto approccio psicologico, sono certo che metteremo ancora una volta in difficoltà Macerata. Quest’anno abbiamo fatto il salto di qualità, nessuno ci può più dire che siamo delle comparse. Stiamo disputando una stagione da veri e propri protagonisti. E dopo quarant’anni di pallavolo, riesco ancora ad emozionarmi”.