B2M> Arvalia, tutte le novità

Mister Vetrella , quali Sono i cambiamenti e i progetti della società?

Quest’anno abbiamo cambiato un po’ di cose anche se dall’esterno tutto sembra abbastanza simile. Diciamo che sia io sia altri personaggi “storici” della squadra abbiamo iniziato a lavorare anche con la società e non solo per la società sperando di riuscire a dare una mano sempre più concreta a coloro che quest’anno hanno festeggiato il trentennale della Polisportiva Arvalia portandola da una minuscola realtà che giocava in un campo all’aperto, ad una società che milita con onore nei campionati nazionali. Sarà dura essere all’altezza ma, grazie al loro esempio e alla loro guida, ci sono ancora loro per fortuna a dirigere il tutto, proveremo ad aiutarli sempre di più per ripagare i loro sforzi e dare continuità all’attività sociale e sportiva di questa piccola grande famiglia. Piccoli cambiamenti si dovrebbero già notare da queste iniziative che stiamo portando avanti grazie al contributo di alcuni ragazzi, (sito web, pagina internet, schede giocatori) che ammodernano lo stile e l’immagine della società.
Oltre a queste novità societarie, che poi grandi novità non sono, è cambiato anche lo staff tecnico con l’arrivo di Rocco Giudice (Ronny) come secondo allenatore della prima squadra e primo allenatore dell’under 17 e seconda divisione, con Flavio Russino che fa da responsabile di tutto il giovanile e il suo secondo allenatore. È arrivato anche Filippo Nuovo, ex grande giocatore della nostra società che ora ha iniziato a collaborare fuori dal campo e fa il team manager e lo scoutman della serie B2. Per il resto abbiamo cercato di non toccare troppo una formula che spesso vincente nel campo, i risultati sportivi sono chiari e sotto l’occhio di tutti, è soprattutto e deve essere sempre di più vincente sul piano umano e sociale. Noi siamo e vogliamo rimanere un modello di gestione societaria basato sul volontariato, l’amicizia, lo spirito di appartenenza e il grande impegno di tutti.
Con questi presupposti e questa solidissima base umana, abbiamo deciso di provare a crescere e cambiare mentalità anche dal punto di vista dell’approccio allo sport giocato, ritenendo che con maggior impegno e maggior coscienza dei propri mezzi potremmo fare ancora qualche passo in alto dal punto di vista dei risultati. Quindi abbiamo chiesto maggior “professionalità” , meno improvvisazione, maggior abnegazione, più allenamenti etc etc. Insomma abbiamo cercato, e speriamo di riuscirci a evitare che i consueti “imprevisti dell’ultimo momento” rovinino annate che magari iniziano bene ma poi per impegni sopravvenuti dei ragazzi non si riescono a portare a termine con successo o continuità emotiva. L’anno scorso per fare un esempio, dopo la vittoria a punteggio pieno della serie C, siamo partiti sull’entusiasmo e siamo stati tra i primissimi sino a metà anno. Poi qualche piccolo inconveniente ha fatto cadere l’impegno e la motivazione ed abbiamo chiuso solo ottavi ma a pochi punti dal terzo posto. Da neopromossi poteva anche essere un buon risultato, ma forse bastava un minimo di impegno “professionale” o di amor proprio in più per raggiungere risultati ancora migliori. Questo deve cambiare: vivere la pallavolo come un impegno prioritario, per ripagare i grandi sforzi economici e di impegno che la società fa. Visto questo approccio abbiamo iniziato a ragionare con i ragazzi, cercato di capire gli impegni e egli obbiettivi sportivi, ed abbiamo apportato dei cambiamenti anche rilevanti sia al gruppo della prima squadra che a quello della giovanile.
Ciò a causato ovviamente dei sacrifici, perché persone a cui dobbiamo tanto hanno dovuto lasciare il gruppo o ritagliarsi un ruolo molto minore di 13esimo o 14esimo, ma purtroppo la vita è fatta anche e soprattutto di altre cose e capiamo che il lavoro, lo studio e la famiglia devono essere prima di tutto, e se lo sport, soprattutto a livello nazionale, se si deve fare va fatto bene e non nei ritagli di tempo.

Ufficio Stampa